Cap.17

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*Giorni seguenti*

Ero seduta con le ragazze a terra quando sento chiamarmi.
<Oh Emma! Sali in bici dai>
Mi dice Dimitri mentre si avvicina con Roberto. Mi giro e noto Spita nella bici
<Guarda, te l'ha parcheggiata davanti>
Continua Dimitri.
<No raga>
<Dai forza>
Mi dice Roberto e dopo varie supplicazzioni, accetto di salire in bici.
<E va bene>
Mi alzo e vado verso Spita e salgo sulla bici.
<Basta che non mi fai cadere>
Dico a Spita.
<Grande Emma>
Dice Dimitri.
<Dove sono i pedali>
Dice il ragazzo dietro di me facendomi scoppiare a ridere. Appena parte
<Ciao! Addio!>
Dice agli altri partendo.
<Ciao>
Li saluto sorridendo e comincia a farmi fare un giro in bici.
<Mi spieghi una cosa?>
Mi chiede mentre facciamo il giro in bici
<Ma i ragazzi, quando tu ti innamoravi e ti dicevano che non gli piacevi, ma dove avevano gli occhi?>
Mi chiede facendomi scoppiare a ridere.
<Non lo so, forse in un posto>
Dico guardandolo e lui scoppia a ridere
<Comunque dai puoi dirmelo se ci vuoi provare con me>
Gli dico tornando seria.
<Veramente ci voglio provare con Maddalena>
Dice lui.
<Ah...>
Dico abbassando lo sguardo.
<Beh adesso è meglio finire questo giro>
Gli dico poi triste.
<Perché?>
Mi chiede lui.
<Voglio stare da sola>
Lui si fermò e scesi dalla bici e andai nella sala svago, fu li che scoppiai.
Ero una ragazza troppo sensibile, mi ferivano?piangevo
Qualcuno per me importante mi lasciava sola?Piangevo
Risolvevo tutto piangendo.
Adesso che ho scoperto che vuole provarci con Maddalena come farò a guardarlo in faccia? Mi sono illusa.
Sento dei passi.
<Chiunque tu sia...Vai via perfavore>
Dico con la voce spezzata dal pianto.
Man mano a mano i passi diventano sempre più vicini. Mi giro.
<Ma non hai capito?>
Gli chiedo scoprendo la figura del signor Spitaleri. Lui si siede accanto a me
<Perché piangi?>
Mi chiede guardandomi.
<Niente di che>
Dico asciugandomi le lacrime.
<Perché sei qui?>
Gli chiedo poi.
<Sei scappata in quel modo e ci siamo preoccupati tutti e hanno mandato qualcuno a vedere dov'eri>
<E quel qualcuno sei tu?>
<In carne ed ossa>
<Perché piangevi?>
Mi chiede poi di punto in bianco.
<La famiglia...>
Dico io mentendo spudoratamente.
<Non sai mentire>
Mi dice lui.
<Non sto mentendo>
Gli dico io abbassando lo sguardo.
<E invece si, l'ho capito da un tuo gesto>
<Cioè?>
<Abbassi lo sguardo. Quando menti abbassi lo sguardo>
<Non c'entra niente>
<Che palle però, minchia. Poi tu quand'è che ti fai vedere?>
Mi chiede cambiando discorso e toccandomi i capelli.
<Intendi quando finirà tutto questo?>
Gli chiedo e lui annuisce.
<Presto dai>
Dico giocando con i miei capelli.
Poi si avvicina a me e mi sussurra qualcosa all'orecchio.
<Sei carina quando ti senti in imbarazzo>
Mi sussurra e a quel punto il mio viso diventa rosso.
<E anche quando arrossisci>
Mi dice tornando alla sua posizione di prima
Poi accendono la luce.
<Perché la luce?>
Chiede alzandosi per vedere chi sta per arrivare.
<Ma la finite di fare i piccioncini daii!>
Dice Dimitri. Gli lancio un cuscino.
<Sei un cretino>
Dico ridendo. Mi alzo dal divano e prendo la mia giacca e lui prende la sua mentre entrano gli altri con la sorvegliante.
Si siedono tutti nei vari divanetti e sedie.
<Sei rimasta senza sedia>
Mi fa notare Brunella.
<Lo vedo>
Le rispondo ironica.
<Dovrai sederti su qualcuno>
Mi dice Noa con un sorrisetto sulla faccia, giuro che l'ammazzo.
<Giuro che vi ammazzo a tutte>
Mimo a tutte le ragazze che scoppiano a ridere.
<Vieni>
Dice Giuseppe prendendomi dai fianchi e facendomi sedere su di lui. Mette le sue mani intorno ai miei fianchi ed io appoggio la mia schiena al suo petto.
<Stasera, solo stasera ci sono le celebrazioni del centenario dell'Unita d'Italia>
Ci spiega la sorvegliante.
<Maa>
Dice Giuseppe ironico.
<E c'è il discorso del presidente Gronchi>
Dice e poi dopo aver aperto la tv piccolina se ne va e iniziamo a guardare quel coso.
Tanto che poi mi addormento per la troppa noia.

<Ma mettete un cartone Animato, pure le barbie>
Sento dire e mi sveglio di soprassalto.
<Ma dai l'hai svegliata, cucciola>
Dice Nagga vedendo che mi ero svegliata.
<Scusami, cucciola>
Dice dandomi un bacio sulla guancia. Mi giro verso la televisione
<Ancora parla sto coso? Ma lo spaccate in due?>
Chiedo mentre gli altri scoppiano a ridere.

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