Cap.27

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<Ragazze>
Dico entrando in camerata e richiamandole.
<Hai ragazzi hanno trovato decine di caricatori e senza telefono. Io ho paura che se entrano e trovano qualcosa e veramente qua va a finire male>
<No ditemi voi lo devo dare?>
Chiede Noa guardandoci.
<Gli diamo solo il mio>
Dice Gaia venendoci incontro.
<No raga date. Dategli tutto basta. Dategli tutto raga>
Dice Brunella ormai esasperata della situazione.
<Allora secondo me conviene darlo>
Dice Ginevra.
<Allora ditemelo tutte, lo devo dare o no>
Dice Noa.
<Per me si>
Dicono alcune ragazze.
<Io non lo so>
Dice Maddalena.
<No basta daglielo>
Dice Brunella. Andiamo così in bagno.
<Ma qua non c'è l'avrebbero mai beccato>
Ci dice Noa prendendo il telefono.
<No raga dai veramente, uno teniamolo cavolo>
Dice Maddalena.
<Dai raga perfavore, non voglio finire nei guai>
Dico io guardandole.
<Ci conviene tenerlo>
Dice Maddalena.
<No raga dai>
Dicono alcune.
<Abbiamo preso tutto?>
Chiedo mentre torniamo in camerata.
<Vado io>
Dice Arianna prendendo i due telefoni e va fuori in cortile
<Raga anch'io sto male. Ma dovevamo farlo>
Dico alle ragazze.
Poi ci ritroviamo in bagno con i ragazzi a consolare Michelle.
<Ragazze, abbiamo fatto bene>
Dice Brunella.
<Appunto. Vi prego basta>
Dico mentre mi siedo su Spita che è seduto anche lui a terra.
Facciamo i compiti ed inizio a scrivere la lettera per i compagni.
<Smettila di mangiare quella povera matita>
Dico a Spita ridendo. Lui la toglie dalla bocca
<Chiedigli scusa>
Dico continuando a ridere.
<Scusa>
Dice lui alla matita.
<Okay basta>
Dico ridendo.
Lui mette un braccio intorno alle mie spalle e mi attira a lui ridendo.
<Ma secondo voi cos'è casa?>
Chiede Gabrielle agli altri, noto la faccia di Roberto tipo: Ma che stai dicendo.
<No aspettate prima di rispondere>
Dico a quegli altri.
<La faccia di Roberto. Guardatela>
Dico continuando a ridere. Loro scoppiano a ridere appena lo guardano.
<Okay Signor Sarmiento continui prego>
Dico a Gabrielle.
<Grazie Signorina Abruzzese>
Dice lui.
<Cioè voi ritenete casa pure se state in mezzo agli amici?>
Chiede a loro che subito rispondono di si.
Appena finisco di scrivere la lettera, mi alzo per sistemare tutto.
Metto la lettera dentro il libro di italiano e poi mi dirigo verso la camerata.
<Ehi ehi, Federicone>
Lo richiamo vedendolo davanti a me. Lui si gira e abbozza un sorriso. Si ferma e mi aspetta.
Appena lo affianco, riprendiamo a camminare insieme.
<Dove vai?>
<A posare i libri. Mi fai compagnia?>
Lui annuisce e insieme ci dirigiamo in camerata femminile.
<Ancora scosso per il palo?>
Chiedo andando verso il mio comodino.
<Non ho preso il palo. Lei non sa che mi piaceva>
Risponde lui mentre poso tutto.
<Quindi l'hai dimenticata?>
<Non proprio>
Ridacchio per poi girarmi a guardarlo.
<Comunque, stai meglio così. Non mi piacevi riccio>
Ammetto mentre ci dirigiamo insieme verso la porta per uscire.
<Si?>
Mi chiede lui sorridendo e facendo sorridere anche me.
<Si>
Rispondo saltandogli sulle spalle e insieme ci dirigiamo di nuovo in sala svago.

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