I would run under the tree

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STEP 3
Confidenza

Entrai in camera che erano già le otto e mezzo di mattino. Mi sdraiai sul letto e mi addormentai, distrutto, in un secondo.
Addormentarsi in giardino per tutta la notte, mi appuntai mentalmente, non era l'idea migliore.
La sera prima, speranzoso che Harry mi raggiungesse come aveva promesso di provare a fare, lo avevo aspettato sveglio sotto il nostro albero, sperando di vederlo comparire davanti a me anche se in ritardo.
Ma di lui nessuna traccia!
Mi ero addormentato a terra e mi ero svegliato solo alle otto di mattina, con il morale e la schiena a pezzi.
Non so se facesse male più la delusione o la schiena..
Rimasi a letto anche quando Rob mi venne a svegliare ed anche quando Ernest, Doris, Phoebe e Daisy mi piombarono addosso per stare con me.
"Non sei sceso a colazione così siamo saliti noi a darti il buongiorno!" Mi informò mia sorella Phoebe abbracciandomi la schiena.
Il mio letto era abbastanza grande da poter ospitare tutti loro, così abbracciai qualcuno che avevo più vicino e mi feci abbracciare dagli altri due che erano rimasti senza il mio calore.
Penso riposammo un bel po così!
Era rilassante.
Liam e Zayn fecero capolino dalla porta verso le undici e si misero seduti alla mia scrivania, parlandomi in generale di cavolate.
La mia schiena stava notevolmente meglio dopo un anti dolorifico e del riposo ma i loro discorsi noiosi su film e serie Tv che odiavo mi facevano tornare la voglia di dormire!

Daisy e Phoebe, seguendo i gemellini, furono le seconde ad andare via dalla mia stanza.
Diedero un bacio a Liam e poi uno a Zayn, dopo di che se ne andarono arrossendo davanti al mio amico pakistano.
-Le tue sorelle hanno degli ottimi gusti.- mi disse Zayn, quando uscirono, solo per scherzare.
-Oh, certo!- commentò Liam.
-Zayn, primo, sono le mie sorelle e pretendono il massimo perché io sono il massimo e sono abituate alla mia bellezza, quindi non possono chiedere di meno.- risposi modestamente scatenando le sue risate -Secondo, non dire più una cosa simile di loro altrimenti ti spezzo le gambe!- lo minacciai aprendo un occhio per essere più minaccioso.
-E cosa ho detto di male?- domandò aprendo le braccia e sorridendo malizioso. -Ho solo constatato un dato di fatto. Io- si indicò -sono stupendo!
E poi ero io quello che credeva di essere modesto.
Liam non disse nulla, si limitò a storcere il naso.
-Finiscila Zayn! Non sei nulla di tutto ciò! -lo provai a calmare, lanciandogli un cuscino. -Chi mai potrebbe trovarti anche solo decente?- domandai sapendo che stessi dicendo una bugia. Tutti pensavano che Zayn fosse bello!
Sarebbe stato da sciocchi pensare il contrario!

Zayn si ammutolì e ridacchiò solo, nervoso, con tono e sguardo basso.
Lo guardai bene.
Ma cosa gli prendeva?
Perché non mi stava uccidendo con qualche risposta delle sue?
Perché sembrava in imbarazzo?
Perché guardava Liam?
E perché Liam non ci stava fissando affatto?

Per una volta ringraziai la porta che venne aperta, interrompendo quel silenzio sordo e imbarazzante, ed entrò qualcuno.
-Louis, c'è una visita per te, di sotto! -disse Niall sedendosi sul mio letto senza permesso. -É il tuo insegnante privato!- continuò a dire.

"Finalmente!" Pensai alzandomi di scatto e vestendomi.
Non badai a nessuno e scesi di sotto.
Finalmente lo avrei rivisto!

Harry era, come sempre, al centro del salone e, non appena mi vide, si inchinò ed incontrò con il suo sguardo il mio. Non mi inchinai ma mi avvicinai direttamente a lui.
-Louis, volevo dirti -cominciò venendomi incontro -che ieri ho finito tardi e, volevo venire, ma mi hanno trattenuto. Davvero!- si affrettò ad aggiungere mortificato -Mi dispiace tanto, volevo avvisarti ma non sapevo come.- disse torcendosi le dita.
Mi avvicinai, presi i suoi polsi con le mie mani, sentendo subito il calore della sua pelle fondersi con la mia e spandersi in tutto il corpo.
Mi invase completamente!
-Ei! Non fa nulla. L'importante è che ora sei qui, no?-domandai cercando di alleviare il suo avvilimento con un sorriso e con il mio tocco sul suo.
La mia vicinanza sembrò calmarlo perché sorrise subito e le sue dolci fossette spuntarono fuori. Era così tenero, sopratutto da vicino. Non che fossimo così vicini, solo che lo eravamo più di quanto non fossimo mai stati!
-Allora che si fa oggi? -chiesi sorridendogli smagliante.

I will always be myselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora