Capitolo 29 - Parco {FrankyXRobin}

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NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Eccomi qui con questa Frobin richesta da Fra3398 ^^ Devo dire che ultimamente Robin la vedo benissimo con Franky *^* Spero vi piaccia! Ringrazio tutti coloro che leggono la storia e chi l'ha votata! <3
A presto!
Monkey D Akiko <3



PARCO

Il sole splendeva tra le foglie degli alberi creando giochi di luce mentre gli uccellini cinguettavano tra i rami, le cicale frinivano nascoste nell'erba del prato, le libellule ronzavano sulla riva dello stagno e le farfalle si rincorrevano danzando tra i fiori. Era una di quelle giornate d'estate in cui per ripararsi dal caldo opprimente ci si rifugia nei parchi e questa era l'atmosfera che si respirava nel parco storico disperso nella campagna, lontano dall'inquinamento e dalle intromissioni degli uomini.

La natura regnava sovrana, gli unici segni di civiltà erano i resti di una piccola fortezza vecchia di tre o quattro secoli e un piccolo chiosco che accoglieva i visitatori. La gente però è sempre troppo impegnata per potersi beare della magia di quel posto, ma questo contribuisce a renderlo più tranquillo e piacevole ai pochi visitatori.

Quel giorno Franky aveva deciso di portare Robin a fare un pic-nic proprio in questo parco perché conosceva bene l'amore della ragazza per la storia e la natura, infatti era una bravissima archeologa. A lui non interessavano molto queste cose, ma gli piaceva Robin e questo bastava, inoltre alla ragazza serviva spesso il suo aiuto in ambito meccanico e lui era più che felice di darle una mano.

"Allora Robin, ti piace il parco? Non lo trovi super?!" chiese allegro.

"Sì è davvero bellissimo, come hai fatto a trovarlo?" chiese a sua volta.

"Me ne hanno parlato degli amici e ho subito pensato che era il posto perfetto per te"

"Sei stato davvero molto gentile a portarmici, grazie" rispose sorridendo teneramente.

Franky non sapeva resistere a quel sorriso, o alla sua voce melodiosa, o ai suoi occhi color cielo, insomma, non sapeva resistere a lei.

Una farfalla volò davanti a loro e pian piano si allontanò verso un mucchietto di margherite. Robin si perse ad osservarla. Bastava poco per renderla felice, pensò l'uomo, anche se era ormai una donna si rallegrava per le piccole cose proprio come una bambina. Lui ne sapeva il motivo, la sua infanzia e parte dell'adolescenza erano state molto difficili, era caduta in depressione, ma per fortuna lui e i loro amici erano riusciti a farla rivivere. Solo ora poteva riscoprire il mondo sotto occhi diversi, nuovi come quelli di un bambino. Franky si era ripromesso che non avrebbe mai permesso a nessuno di farla soffrire ancora e avrebbe mantenuto la promessa.

"Ti va di fare una passeggiata?" gli chiese Robin, distogliendolo così dai suoi pensieri.

"Ma certo, sono Super pronto!" affermò mettendosi nella sua tipica posa.

Così raccolsero i loro zaini e si incamminarono sul sentiero.

"Che pace che si respira qui. Si potrebbe fare un bel sonnellino all'ombra!" disse Franky mentre si stiracchiava.

"Hai ragione, l'unico problema sarebbero gli insetti che ci zampetterebbero addosso" rispose sorridente.

"Ma perché devi dire queste cose?" domandò turbato.

Robin non rispose, ma si limitò a ridere. Era fatta così: a volte aveva un lato allegro e subito dopo diceva cose macabre.

"Oh guarda Franky, c'è una specie di torretta lì avanti"

Perchè stare da solo quando puoi avere qualcuno al tuo fianco?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora