Capitolo 15 - Primo incontro {RufyXHancock}

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NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Rieccomi con una nuova coppia, chiesta da Giosi05 ^^ Questa volta mi sembra un po' lunghina, scusate ma mi sono fatta trasportare dall'ispirazione *^* Spero che vi piaccia! Ringrazio tutti coloro che leggono la storia e l'hanno votata <3 <3


PRIMO INCONTRO

Boa Hancock, studentessa modello del terzo anno, era la presidentessa del consiglio scolastico. Tutti la lodavano, anche se lei era molto fredda e acida, per la sua bellezza e forza, infatti eccelleva in ogni sport. Era l'idolo delle ragazze e il sogno dei ragazzi. Tuttavia nessuno eccetto le sue sorelle minori Marigold e Sandersonia era mai andato oltre alle apparenze.

Quella mattina stava davanti al cancello della scuola a controllare l'ingresso degli studenti e verificare che le loro uniformi fossero indossate correttamente. Di solito lasciava il compito alle sue sorelle, anche loro membri del consiglio studentesco, ma quel giorno aveva deciso di affiancarle.

Andava tutto bene, rimproverava solo qualche ragazzo per la cravatta troppo larga, per il resto regnava l'ordine.

"Largo, fatemi passare!" gridò una voce.

Hancock dischiuse gli occhi per capire a chi appartenesse e vide un ragazzino che non aveva mai visto prima.

"È di nuovo quella matricola combina guai, Monkey D Rufy" disse Sandersonia.

Hancock non lo aveva mai visto ma ne aveva sentito parlare.

Il ragazzo era nuovamente in ritardo e stava cercando di oltrepassare la soglia scolastica per non ricevere una punizione.

"Fermo dove sei!"Hancock gli si piazzò davanti con una mano tesa verso di lui e l'altra appoggiata al fianco prima che potesse superare il cancello.

"E tu chi cavolo sei?" domandò chinando la testa di lato.

"Lei è Boa Hancock, la presidentessa del consiglio studentesco, vedi di portarle rispetto novellino" lo rimproverò Marigold.

"Lasciami passare o faccio tardi" si lamentò il moro non ascoltandola.

"Scordatelo, guarda come sei conciato!" rispose la mora.

Rufy aveva tutta la camicia sbottonata e la cravatta che penzolava dal collo.

"Shishishi non è suonata la sveglia e ho fatto tutto di corsa, anche la colazione purtroppo ..." spiegò prima divertito e poi sconsolato per non aver mangiato abbastanza.

"Non mi importa, non ti farò passare finché non sarai in perfetto ordine, chiaro?" sentenziò ritraendo indietro la testa come un serpente boa e puntandogli il dito contro.

"Lo farò dopo, spostati!"

"Oh - la ragazza si portò la mano al volto in un lamento - come puoi essere così scortese con me?"

"Come ti permetti?"

"Chiedi subito scusa e datti una sistemata!" intervennero le due sorelle in sostegno della maggiore.

"Quante storie che fate voi ragazze, ma come devo dirvelo che ho fretta?!"

Il ragazzo fu costretto a obbedire ma quando terminò la campanella era già suonata.

"Accidenti non ce l'ho fatta!" si lamentò scocciato.

"Ben ti sta, ora che sei in ordine puoi passare" affermò Hancock spostandosi di lato.

"Sei davvero antipatica, se non ti fossi messa in mezzo non sarei in ritardo" esclamò Rufy correndo in classe.

"Oh! Come si permette a trattarmi in questo modo? Non rimane incantato dalla mia bellezza?" chiese melodrammatica.

Perchè stare da solo quando puoi avere qualcuno al tuo fianco?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora