Taehyung
Taehyung si stava facendo strada verso la sua prima lezione che era arte. Sebbene non gli piaceva molto, sceglierla era l'unica cosa che gli permetteva di essere affabile e rilassato. Preferiva la fotografia.
"Hyung!" una voce familiare lo chiamò da dietro. Taehyung si girò verso Jungkook. Era calmo e controllato come Taehyung, ma con un po' più emozioni. Un sorriso si formò sulle sue labbra mentre stava stringendo il suo raccoglitore di arte. Erano amici dal liceo, ma sembrava che si conoscessero da una vita. "Ah, Kook." Taehyung allungò il braccio per scompigliare i capelli del giovane ragazzo. Lui lo colpì con un piccolo ringhio.
"Smettila di chiamarmi così, ho 20 anni. E' infantile." ribatté Jungkook con una faccia imbarazza.
"L'età è solo un numero." Taehyung scosse le spalle con un tono piatto. Strinse la porta ed entrò nello studio d'arte accanto al Maknae.
"Sì e apparentemente hyung è solo una parola." il Maknae testardo saltò indietro trionfante, ma tutto quello che fece Taehyung su sospirare. Presto il resto della classe iniziò a riempirsi e Taehyung si accigliò di nuovo. Jungkook era l'unica persona con cui poteva parlare senza sentirsi a disagio.
"Avete una settimana per finire il vostro progetto! Ricordate il vostro argomento perché sarà presentato alla classe. Se non lo consegnerete in tempo i vostri voti scenderanno e io vi darò il progetto da fare per le vacanze estive. Avrete 3 mesi quindi non ci saranno scuse." sbuffò Mr Nim sconfitto, scannerizzando la classe che si stavano già preparando con i loro progetti di arte.
"E se la mia casa brucia?"
Il commento improvviso fece ridere la classe. Tutto quello che fece Mr Nim fu guardarlo con un'occhiata alla sai cosa intendo.
Taehyung guardò il ragazzo che fece il commento, era basso, ma non troppo. Capelli castani e circondato da persone sorridenti. Facendo scendere i suoi occhi di nuovo sul sio lavoro di arte, Taehyung sospirò. Jungkook si spostò più vicino al ragazzo turbato.
"Qual è il tuo argomento?" chiese con un sorriso caldo. Taehyung guardò la sua tela disordinata. Non riusciva a vedere una storia dietro di esso, quindi dov'era l'argomento? Non aveva un argomento.
"Non lo so." fu tutto quello che disse.
Jimin
Anche Jimin si stava facendo strada verso la sua classe successiva, arte. Aveva sempre considerato questa materia come una materia secondaria. Qualcosa che era un passa tempo, finire un progetto per divertimento invece di finirlo per aumentare i suoi voti.
"Oi! Jiminie!" qualcuno urlò il suo nome, e lui si girò con un sorriso.
"Hobi hyung!" i due si scontrarono in un abbraccio e risero.
"Pronto per arte?" rimurginò Hoseok con una luce splendente nei suoi occhi. Jimin annuì e camminarono attraverso le porte.
"Avete una settimana per finire il vostro progetto! Ricordate il vostro argomento perché sarà presentato alla classe. Se non lo consegnerete in tempo i vostri voti scenderanno e io vi darò il progetto da fare per le vacanze estive. Avrete 3 mesi quindi non ci saranno scuse." dichiarò Mr Nim il secondo in cui entrarono nella stanza e si incamminarono verso il loro laboratorio.
"E se la mia casa brucia?" sorrise Jimin alla stupida risposta. Ricevendo un'occhiata dal professore stressato e delle risate dalla classe.
Eccetto per uno. Era alla fine dello studio, con una smorfia, con una faccia molto familiare. Guardò Jimin per una frazione di secondo poi riportò il suo sguardo sulla sua tela. Ma Jimin non poté scostare gli occhi da lui. Io ti conosco... provò a convincersi del fatto che aveva visto quella faccia da qualche parte, ma il nome si rifiutò di apparire.
"Terra chiama Jimin?" Hoseok schioccò le sue dita davanti alla faccia del ragazzo, riportandolo alla realtà.
quei capelli castani soffici, espressione pallida e labbra fini. Occhi cauti e postura fiera. Era il ragazzo del giardino dell'altra volta? Quello con quella polaroid verde menta-
"Sto bene." Jimin mostrò ad Hoseok il suo miglior sorriso e sospirò. La sua tela era vuota, ma sapeva il suo argomento. Ma dubitava delle sue capacità.
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sacred simplicity + vmin (ita) ✓
Fiksi Penggemar+ TRADUZIONE "Piangi quanto cazzo vuoi. Non tornerà indietro." × Taehyung non sapeva in cosa si stava cacciando. Pensava che l'amore potesse aggiustare tutto. Ma alla fine, l'amore ha rovinato tutto. 15/10/2017 > 03/12/2017 © cutiekyun & 95xLiner (2...