Lei
Il treno parte lentamente, sembra quasi fermo mentre si lascia porta Garibaldi alle spalle per imboccare vie buie e a me ignote. Subito metto le cuffie e premo play per immergermi nella mia testa, nel foglio bianco tra le mani. Ho scritto tanto stanotte e dormito poco. Il treno mi aiuterà pure, ma la mia schiena non ringrazia mai. Siamo quasi a Roma. E così ripenso a tutte le serate nella capitale. A quanto mi sono divertita per i vicoli pieni zeppi di gente ubriaca che come me non era cosciente del momento ma lo viveva comunque appieno.
Prendo il telefono e compongo il numero di Ennio, il compagno di sventure. 《 Sei a Roma? 》risponde sempre, anche alle 5 del mattino. 《Ei Lie, tutto ok? Si sono a casa che dormo, è notte fonda》mi ammonisce 《 hai ragione dai, ti porto la colazione. A dopo》 provo a farmi perdonare e credo di esserci riuscita poiché lo sento ridere al telefono《 Va bene Lie preparo il caffè》controbbatte e subito riaggancia.
Ennio è la mia costante, l’Amico di infanzia, il compagno di scemenze. Quello a cui puoi dire tutto, perché sai che non ti volterà mai le spalle. Ed era un bel po’ che non lo vivevo, ho colto il momento, preso la valigia e ho scelto di scendere.
STAI LEGGENDO
Se Ti Avessi Ora
RomanceLei delusa dalla vita, arranca a fatica. Delusa dagli uomini,dall'amore,da se stessa. Torna a casa prima delle feste natalizie. Vuole staccare da quella città dove il sole è malato , Milano le è sempre stata stretta soprattutto dopo aver vissuto in...