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Lui
Mi sento diverso stasera, oserei dire eccitato. Ho mollato i pantaloni della tuta dopo 3 settimane, ho messo il Wax con i jeans neri e le gazzelle rosse per rimanere casual. Le ragazze alla fine non vengono perché devono preparare un esame. Per me è meglio cosi, non vedevo l’ora di passare una serata con Vito. Voglio spaccarmi stasera, devo sfogare tutta questa cazzo di delusione. Non posso più vivere cercando e non sono fatto per restare depresso. Per prepararci decidiamo di scendere prima e bere un po'. Verso l’1 già brilli arriviamo alla festa ed è pieno di gente già mezza sbronza. Individuo subito l’angolo bar e  iniziamo a bere. Il dj gioca facile e punta sul bar della rabbia di Mannarino, la sala inizia a scatenarsi ed io e Vito ci buttiamo nella mischia. Nota una bionda sulla trentina già in esubero di alcol che si scatena, ed inizia a ballare con lei. Io stasera voglio socializzare con tutti, fare amicizia ma ho deciso che non mi porterò a letto nessuno.
Mi divertirò senza le donne, tanto Lei non è qui sicuramente.
Mi guardo intorno un’ultima volta speranzoso,senza notare niente di interessante così decido di andare a prendere altro da bere . Mi posiziono dietro una coppia che sta ordinando due sex on the bitch all’angolo bar, mi giro per vedere se becco Vito e noto una ragazza vicino al vino, al tavolo accanto.  Mi guarda anche lei per un attimo poi torna a frugare tra le bottiglie.
Mi sento strano, oserei dire eccitato, come prima. Sento lo stomaco brontolare eppure ho mangiato da poco. La osservo meglio e mi rendo conto che è di una bellezza disarmante. Capelli lunghi e ricci che scendono fino al sedere, formosa e mediterranea, con occhi grandi e labbra carnose. Non riesco a muovermi, non so se andare da lei o fare finta di nulla,  mi guarda di nuovo e  sembra voglia venirmi incontro. 
Afferra una bottiglia e viene verso il bancone.
Mi riprendo rendendomi conto di aver perso la fila ma riesco ad imbucarmi. 《Ciao ero qui in fila》provo ad urlare per farmi sentire dal barman. 《Si lo so, hai fatto la coda fratè》ha un forte accento campano, mi sorride e con un cenno della mano mi invita ad ordinare. 《Hai ragione》ricambio il sorriso.《 Fai tu ti dico solo che deve essere forte.》 Fa un cenno del capo e inizia a mischiare liquori. 
《 Wow non solo mi fissi così per alcun motivo, senza che io ti conosca, sei pure uno che non sa nemmeno scegliere un cocktail. E poi il cocktail? Ma dai!! Non hai più 20 anni fratè . 》mi giro ed è lì con una bottiglia di vino in mano, accanto a me.
Ha una pelle splendida, senza imperfezioni. Mi guarda con un sorriso malizioso sulle labbra. Non posso rimanere imbambolato.
《 Bhe anche tu non ne hai più 20 e sei qui, quindi non fare tanto la figa.》 Non riesco a credere alla mia risposta, mi sento un genio del male.

Quando torno alla realtà il suo viso è ormai a pochi millimetri dal mio. Cosa è successo? Perché mi sono incantato di nuovo? Mi rendo conto di aver perso la mia lucidità quando il cuore impazzito mi imperla la fronte di sudore. Si ferma lì , a sfiorarmi le labbra. Cosa vuole fare? Chi è? 《Tesoro io almeno so cosa voglio.  E non è un cocktail 》socchiude quegli occhi immensi mentre mi guarda dentro. Non ci sto e decido di baciarla ma ecco che mi precede. Si allontana con uno scatto troppo veloce e si rivolge al barista che mi sta porgendo il cocktail.
《 Scusa ma il vino è finito?  》 anche lei ha una forte cadenza campana. La sua voce è profonda, seria, rassicurante. È bello ascoltarla.
《Il rosso? Forse è da caricare bella ma sono occupato e ora nessuno vuole del vino tranne te.》 Il barista non la degna di uno sguardo, non so come ci riesce.
《 Hmm… e se tipo tu mi dicessi dove lo trovo ed io mi servissi da sola? Dai Vittò sai che non faccio danni. Prendo il vino  e spicco il volo.》lo guarda con un sorriso fantastico sul volto.
《 Va bene,sta dietro al frigo. Piuttosto tu come stai? Non ti trovo cambiata molto. 》quindi si conoscono. 
《 Sono qui per colpa di Ennio, questo non è cambiato.》Boom, anche lui colpito dalla sua acidità assurda.
《 Comunque grazie, ci vediamo dopo.》 Senza neanche guardarmi si gira e se ne va.

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