Malfoy era sbucato dalla porta di casa sua, dove il ragazzo aveva suonato.
La giornata al Ministero era stata pesantissima: avevano analizzato il caso di Draco e avevano deciso che lui, Ron e altri due Auror avrebbero dovuto condurre il caso.
"Potter, mi necessita una piccola investigazione privata da Malfoy. Tu sei quello che è in migliori rapporti con lui fra di voi.
Non deludermi.", gli aveva detto il Capo Auror.E quindi, eccolo lì.
Senza sapere da dove cominciare.
"Hey Potter. Ci rivediamo finalmente.", ammiccò Draco.
Harry entrò di scatto in casa:
"Senti, Malfoy, io non so da dove partire per spiegarti questa cosa. Il punto è che è stato aperto un caso su di te: credono che tu abbia ucciso Astoria e noi Auror dobbiamo investigare. Comunque devi sapere che io non credo che tu-"
"Per Salazar, Potter, calmati e siediti! So già tutto."
Harry gli rivolse un'espressione esterrefatta,
mentre si accomodava su una delle sedie disposte attorno al tavolo del soggiorno:"Ah. Davvero?"
Il biondo annuì:
"Certo che so già tutto. È stato mio padre ad andare da quella cretina della Skeeter per raccontarle i fatti miei!", ribatté, quasi urlando le ultime tre parole.Fecero una pausa, nella quale nessuno dei due riusciva a guardare in faccia l'altro.
Il silenzio fu spezzato dalla voce di Draco:"Spiegami una cosa: che senso ha tutto questo?". Il suo tono di voce rasentava l'isteria, talmente tanta era la disperazione.
Harry lo osservò comprensivo.
Non voleva che lo spedissero ad Azkaban.Era innocente.
E lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per provarlo.
"Beh... diciamo che, sempre a causa degli errori di tuo padre, tu sei diventato un Mangiamorte. Ecco... questa cosa al Ministero non piace molto, ma non possono dirti nulla perché hai già scontato la tua pena...".
La spiegazione del ragazzo gli fece affiorare i ricordi: dopo la guerra, infatti, era stato condannato, insieme alla sua famiglia agli arresti domiciliari per sei mesi.
"Fatto sta che vorrebbero averti come impiegato, ma non hanno scuse per licenziarti. La dichiarazione di tuo padre è stata l'occasione per buttare sporcizia su di te."
Malfoy lo scrutava, cercando di capire. Ma c'era qualcosa che ancora non quadrava:
"Va bene, ma quello che non capisco è: perché mio padre ha fatto questa mossa? Non ha avuto molto senso, d'altronde, dato che sono suo figlio!", esclamò disperato, mentre scuoteva le braccia per poi farle ricadere molli sulle gambe.
L'espressione di Harry si fece corrucciata:
"Scusami se te lo dico Malfoy, ma una delle caratteristiche più tipiche di tuo padre è l'egocentrismo. Lui farebbe qualsiasi cosa per il suo onore, e tu lo sai. Dopo ciò, non ti viene da pensare che potrebbe averti "denunciato" per permettere a se stesso di riacquistare rispetto?"Il ragionamento non faceva una grinza:
"Sai, Potter, ti credevo più stupido.", rise Draco.
Per un attimo le labbra del moro si allargarono in un sorriso, mentre le sue gote si tingevano di una sfumatura rosea. Poi però si ricompose:
"Lo devo prendere come un complimento?", scherzò.
"Se preferisci.".
Risero insieme, come non avevano mai fatto.
Fu un bellissimo momento per tutti e due.
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I've fallen for you || Like the Beginning
Fanfiction[[ SEQUEL DI "I've fallen for you || Drarry"]] Dove Harry si ritrova a fronteggiare un lutto e Draco a risolvere uno scandalo... Cosa succederà se decideranno di aiutarsi? [⚠️ATTENZIONE⚠️: Se siete contro gli omosessuali, non leggete. Non voglio co...