Epilogo

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"Papà!! Ho fameeee!"

La voce di Lily Potter/Malfoy si faceva sentire per tutta la casa.

"Sì, Lily, ma intendi me o l'altro papà?", sorrise Harry retorico. Era bellissimo poter dire quella frase. Mentre stava preparando il pranzo ridendo tra sé e sé, due braccia forti gli cinsero i fianchi:

"Hey, amore mio.", gli sussurrò Draco nell'orecchio con voce sensuale, "Cosa stai preparando di buono?", proseguì, intervallando ogni parola con dei piccoli baci sul collo.

"Cosa stavo preparando semmai. Tu sei alquanto distraente", mugugnò Harry, beandosi della dolce tortura che suo marito gli stava infliggendo.

Ebbene sì; i due si erano sposati due anni prima. Appena ebbero risolto il "caso Malfoy", si misero insieme, contro il parere dei genitori di Draco. Avevano continuato ad uscire per un po' di tempo, ma Harry non aveva voluto aspettare molto e aveva chiesto a Draco di sposarlo.

Era stato bellissimo: il Grifondoro aveva invitato il Serpeverde ai Tre Manici di Scopa da Madama Rosmerta, lo stesso luogo dove si era svolto il loro primo (e più bello) appuntamento. Ad un certo punto della cena, Harry si era messo in ginocchio e aveva posto a Draco la fatidica domanda, al quale quest'ultimo aveva risposto subito di sì mentre le lacrime gli rigavano il viso.

Lucius Malfoy non era d'accordo sulla loro unione, ma non si poté intromettere granché: dopo la disfatta del Signore Oscuro, non era più così potente in famiglia. Infatti, dato che Narcissa era favorevole al matrimonio, anche suo padre dovette accettarlo.

Scorpius Malfoy fu felicissimo di diventare fratello dei Potter e loro lo furono di lui. Stavano tutti insieme dalla mattina alla sera, ed erano sempre felici.

Ron e Hermione erano molto contenti per Harry; il loro desiderio era che il loro migliore amico riuscisse a vivere una vita felice anche dopo la morte di Ginny.

La voce del biondo lo fece ritornare di colpo alla realtà:

"Sì, lo so che sono troppo bello.", si pavoneggiò, come faceva sempre. Harry alzò gli occhi al cielo sbuffando, ma sorridendo subito dopo. Draco ne approfittò per girarlo e lasciargli un dolcissimo e delicatissimo bacio sulle labbra:

"Mi dispiace, Harry, ma quando sorridi sei dannatamente figo. Non riesco a resistere", gli disse, alzando le mani in alto in segno di resa, facendolo arrossire.

"Comunque il riso si sta bruciando.", mormorò con lo stesso tono seducente. Appena il moro si accorse del cambio di argomento e della frase detta dal ragazzo, la sua espressione mutò da felice/imbarazzata a spaventata:

"ODDIO, IL RISO! NOOOOO!"

Si girò subito verso i fornelli cercando di riparare i danni, con la risata di Malfoy come unico sottofondo:

"È. TUTTA. COLPA. TUA!", lo sgridò Harry, colpendogli il petto con l'indice.

"Dai Harry... è perfetto su! Mettilo in tavola che è pronto."

In quel momento il campanello di casa Potter/Malfoy suonò:

"Vado io.", disse Draco.

Aprì la porta e si ritrovò davanti Ron, Hermione e i loro figli che gli sorridevano.
A Harry premeva molto il fatto che i suoi migliori amici e suo marito andassero d'accordo, per questo Draco aveva iniziato a diventare più affabile e aperto verso di loro, scoprendone tantissimi lati positivi.

Ormai erano praticamente migliori amici anche suoi:

"Hey Ron! Ciao Hermione! Ciao ragazzi!", li salutò, accompagnando le parole con una pacca sulla spalla a Ron e un abbraccio a Hermione.

"Ciao Draco, come stai?", chiese la ragazza.

"Mah, tutto bene! Certo che però il vostro amico è un vero rompiscatole.", aggiunse scherzando, ma Harry lo sentì dalla cucina:

"PROVA A RIPETERLO, FURETTO!", strillò il ragazzo.

Iniziarono tutti a ridere, in ricordo dei tempi passati che la parola "furetto" aveva scatenato. Draco li condusse in salotto, dove i loro ragazzi avevano apparecchiato secondo la loro fantasia.

Il biondino fece accomodare la famiglia Weasley alla tavolata, mentre Harry, Lily, Scorpius, Albus e James entrarono con una pentola di riso fumante.

Quella sera fu perfetta: quattro amici che si divertivano mangiando insieme. Scherzavano sui ricordi di Hogwarts passati ("Ti ricordi quando avevi aperto la campagna contro di me durante il Torneo Tre Maghi?" "E quella volta dove io e Harry ci siamo trasformati in Tiger e Goyle per vedere se eri l'Erede di Serpeverde?") e ascoltavano le testimonianze dei loro figli.

Purtroppo, però, come tutti i begli eventi, anche quella cena era destinata a finire.

"Grazie mille, ragazzi. Questa serata è stata bellissima!". Harry stava salutando i suoi migliori amici sulla soglia della porta, con il braccio di Draco attorno al fianco.

"Anche per noi! Ciao Harry, ciao Draco!", dissero Ron e Hermione, agitando le mani.

Appena gli amici se ne furono andati, i due ragazzi rientrarono, un po' infreddoliti dalla rugiada serale:

"Io vado matto questo tipo di serate!", sospirò Harry con gli occhi smeraldini che gli brillavano dalla felicità.
Draco lo guardò e sorrise: adorava quando il suo amato era contento e adorava guardarlo quando lo era. Era una fonte di piacere immensa.

"Beh... insomma... diciamo che è stato veloce e indolore.", disse il biondino, scherzando.

"Lo dici come se fosse una tortura."

"Lo è! Harry, tu non capisci: Io. E tre Grifondoro. A CENA NELLO STESSO TAVOLO?!", esclamò il biondino con voce stridula.

Harry rise e gli schiaffeggiò il braccio, come per punirlo di quello che aveva detto.

"Tanto lo so che non lo dici sul serio!"

"Tanto lo so che mi ami da morire!", riprese Draco, afferrando il viso di Harry.

"Direi che sai bene, Malfoy."

E si baciarono, con la consapevolezza che di quei baci ce ne sarebbe stato un altro, poi un'altro e poi un'altro ancora.

Con la consapevolezza di essere saliti e scesi dall'altra parte.

Insieme.

THE END

I've fallen for you || Like the BeginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora