Fede - l'effetto che mi fai

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Federico era sempre stato bravo ad ammaliare le persone, gli veniva naturale. Lorenzo una volta gli aveva detto che era per il suo sorriso, ma lui non pensava di farlo in modo particolare.
La ragazza tra le sue braccia, della quale a stento ricordava il nome, lo stava iniziando a guardare con occhi languidi e si avvicinava sempre di più a lui. Non che non fosse carina ma non aveva nessun interesse a conoscerla meglio, in più quella serata voleva passarla con i suoi amici.
Le fece fare una giravolta e poi l'accompagnò nel punto in cui le aveva preso la mano la prima volta.
«Grazie per aver aperto le danze con me, sei un'eccellente ballerina» le disse con un leggero inchino.
«Anche tu» squittì la ragazza.
Lui le rivolse un ultimo sorriso e si girò verso un'altra ragazza con gli occhi segnati da un trucco pesante e il fisico longilineo.
«Posso chiederti di ballare con me?»
«perché no? Almeno questa serata avrà un senso» rispose quella.
Fede sorrise a mezza bocca, non era la prima volta che incontrava una ragazza così. Facevano finta che non gli importasse di ricevere le sue attenzioni, ma c'era sempre qualcosa che le tradiva. Il tono della voce incerto, una risata imbarazzata, lo sguardo supplicante. In quel caso specifico Fede se ne accorse dalla mano che tremolante afferrò la sua.
Prese a volteggiare per la sala esattamente come aveva fatto prima.
Quando si accorse che Michele stava ballando con Giulio perse completamente interesse per la ragazza che gli stava di fronte. Fede in modo di avvicinarsi e farsi vedere dal moro.
Non appena furono di fronte gli rivolse uno sguardo stupito e un sorriso sincero e Michele lo ricambiò con uno incerto e preoccupato.
Fede gli fece un cenno di incoraggiamento e poi riportò la ragazza al suo posto.
La ringraziò velocemente per il ballo e si mise a cercare Lorenzo.

Lo trovò qualche minuto dopo. Gli andò incontro per parlare entusiasta della conquista di Michele.
«Oh, Lo' ma hai vist...» le parole gli morirono in gola non appena so rese conto di chi c'era vicino al suo amico.
Avrebbe riconosciuto quei due occhi color ghiaccio ovunque, anche se li aveva visto per pochissimi istanti.
«Che ci fai tu qui?» chiese scorbutico al ragazzo che si trovava vicino al suo amico. Anche se sapeva perfettamente perché era lì. Era il nipote, nonché erede, del vecchio Nick.
L'altro alzò un sopracciglio. «Mi avevano detto che eri simpatico, ma si devono essere sbagliati» gli rispose a tono.
Lorenzo intervenne prima che lui potesse dire nulla.
«Fede lui è Benjamin, il ragazzo di cui ti parlavo prima...»
«So perfettamente chi è. Mi ha smontato una spalla davanti la sartoria e non mi ha neanche chiedo scusa»
Il viso di Benjamin assunse un'espressione stupita. «Eri tu il coglione che mi è venuto addosso?»
Fede sgranò gli occhi. Come si permetteva a rivolgersi a lui in quel modo, per giunta in casa sua.
«Ma come cazzo...?»
Lorenzo si mise in mezzo, era di poco più basso di lui, così dovette abbassare gli occhi per guardarlo. «Fede, ne vale davvero la pena? Vi siete appena conosciuti»
Federico si impose calma. «Tsk. Hai ragione. Non ne vale la pena.»
E così dicendo si girò su sé stesso e andò via.

Lorenzo ci mise qualche minuto a raggiungerlo.
«Ma si può sapere che t'è preso? Perché lo hai aggredito così?» Lorenzo era furibondo.
«Io l'ho aggredito? Io? Lui mi ha insultato in casa mia»
«Solo perché tu prima ti sei rivolto a lui in maniera scortese»
«Mi ha dato del coglione!! O te lo sei scordato? Da che parte stai?» gli chiese stravolto. Si era innervosito davvero tanto. Era raro che si innervosisse così per qualcuno.
Ma gli occhi di Benjamin erano affilati e sbeffeggianti e Fede poteva giurare di averci letto del sincero disgusto attraverso. Non gli era mai successo. Tutti erano sempre gentili con lui, tutti gli rivolgevano parole cordiali. Quel ragazzo invece... sembrava odiarlo davvero.
Vide Lorenzo prendere un respiro profondo. «Scusa se ho alzato la voce»
Fede scosse la testa. «No scusa tu, mi sono innervosito con quello e me la stavo per riprendere con te. Mi dispiace»
«Non preoccuparti» gli sorrise Lorenzo. «mi volevi dire qualcosa prima?»
Fede si ricordò improvvisamente il motivo per cui era andato a cercare Lorenzo.
«Certo che volevo dirti qualcosa! Hai visto Michele? Sta ballando con Giulio e non è svenuto!!»
Lorenzo rise. «L'ho visto. Spero che vada tutto bene e inizino a uscire sul serio, l'ultima volta è stato sfiancante cercare di recuperare Michele dal baratro di tristezza nel quale era caduto»
Fede rabbrividì appena al ricordo. Michele era stato ingestibile per giorni. Non voleva mangiare né parlare e rispondeva male a tutti. E tutto ciò perché credeva che Giulio avesse solo voluto fare sesso con lui. La cosa più difficile era che non riusciva ad ammettere neanche a sé stesso che il motivo era che Giulio gli piaceva davvero e non solo per farci sesso.
«Speriamo che vada tutto bene» aggiunse infine. «E Alessio invece?»
Lorenzo indicò con un cenno della testa una colonna dove Alessio e quello che Fede ricollegò essere il ragazzo del succhiotto si stavano navigando in maniera appassionata.
Di sicuro l'amico sarebbe tornato con molti più succhiotti di prima.
Lanciò un'occhiata complice a Lorenzo, che lo ricambiò e poi lo guardò strano.
«Che c'è?»
«Mi dispiace che tu e Ben vi siate conosciuti così la prima volta. In fondo tu eri quello legato al vecchio Nick. Non hai voglia di vedere se Ben è come lui?»
«Tsk. Lo conosci da neanche due ore e già lo chiami "Ben"»
«Fede» lo rimproverò Lorenzo.
Alzò gli occhi al cielo. Effettivamente il vecchio Nick era stato un punto fermo della sua infanzia e quando era venuto a mancare era stato davvero male.
Gli occhi di Benjamin accompagnati dalle sue parole scortesi gli tornarono in mente e Fede decise che No, non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
Non così facilmente almeno.


My ♡ prince || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora