«Ma Lorenzo che fine ha fatto?» chiese Fede a Michele mentre si aggiustava per l'ultima volta il papillon.
«Boh» fu la risposta evasiva e non curante dell'altro che continuava a tenere gli occhi sul telefono.
«Doveva essere già qui» continuò Fede prendendo il suo telefono e controllando se ci fossero o meno messaggi. «Nulla»
Alzò lo sguardo su Michele che lo stava ancora ignorando.
«Si può sapere che stai facendo?»
Finalmente il moro alzò lo sguardo. «Scusa hai detto qualcosa?»
Federico alzò gli occhi al cielo. «Cos'è che ti sta prendendo così tanto?»
«Guarda» iniziò Michele sistemandosi meglio sul letto di Fede per far vedere anche a lui.
«Giulio ha messo questa instagram story, quel cancello mi sembra famigliare, ma non riesco a capire dove l'ho già visto»
Fede guardò il telefono, poi Michele e poi ancora il telefono. «Ma sei scemo?» continuò riportando un'ultima volta lo sguardo su di lui. «Quello è il cancello di casa mia»
Le parole caddero tra i due che rimasero in silenzio per alcuni istanti, per poi iniziare a parlare insieme non ascoltando nulla di quello che aveva da dire l'altro.
«Cheee? È Quiiii? Ma è stasera. Oddio e adesso come faccio? Fede caaazzoo come faccio?»
«A casa mia? Che ci fa questo a casa mia? Ma è di stasera la story?»Fede tirò un sospiro e cercò di calmare Michele in evidente stato di confusione e agitazione.
«Michè stai calmo! Che vuoi mai che succederà? Ci hai solo scopato una volta, non fa niente»
Michele lo guardava con gli occhi da cucciolo.
«Magari neanche si ricorda di te» tentò, sbagliando clamorosamente perché Michele si ributtò indietro sul letto lamentandosi.
«Ho detto la cosa sbagliata. Si ricorderà sicuro di te» tentò di riprendere «Ma questo non vuol dire che tu sei obbligato a fare qualcosa con lui stasera, lo saluti e basta. Stai con noi. Ci facciamo una serata tra amici. Dammi il tempo di fare la presentazione, ballare con qualche ragazza e poi ce ne andiamo in giardino, al solito posto, dove Bastien ci avrà lasciato le cose che gli abbiamo detto.»
Michele si risollevò dal letto e si mise seduto, sembrava essere più calmo.
«Hai ragione. Non devo parlarci o altro, non c'è scritto da nessuna parte. Lo saluto e finisce lì.»
«Esatto» acconsentì Federico.
«Andrà tutto bene»
In quel momento i cellulari di entrambi si illuminarono. Era Alessio che diceva loro di raggiungerli in sala il più presto possibile perché c'era un'emergenza.
"Questa serata neanche è cominciata e già mi sta stressando", pensò Fede mentre si infilava la giacca ed usciva dalla sua stanza seguito da un preoccupatissimo Michele.La sala era gremita di persone, parecchi già lo conoscevano e lo salutarono allegri, altri gli sorrisero e quasi tutte le ragazze risero tra di loro non appena lanciò loro uno sguardo o un cenno della mano.
«Sono molto carine alcune non è vero?» disse a Michele subito dietro di lui, che si guardava attentato.
«Sì..sì molto»
Palesemente non lo stava ascoltando.
Finalmente vide Lorenzo e Alessio in mezzo alla folla e si diresse rapido verso di loro.
«Ehi eccoci! Che è successo?» chiese non appena fu abbastanza vicino.
«Fede! Finalmente sei arrivato! Non puoi capire chi c'è stasera» Alessio era in fibrillazione, ma non riusciva a capire se era felice o meno di ciò che gli stava dicendo.
«Avete visto anche voi Giulio?»
«DOVE LO AVETE VISTO?» si intromise Michele.
«Giulio?» chiese Lorenzo confuso.
«Quello che Michele si è fatto qualche sera fa»
«Ah il regista»
Fede annuì.
«Ma perché pure Giulio è qua?» chiese Alessio rimanendo a bocca aperta.
«Ma perché chi altro c'è?»
«Luiii» rispose Alessio indicandosi il collo.
«Quello che gli ha fatto il succhiotto» spiegò Lorenzo a beneficio di tutti.
«Ah, ok» rispose Fede «Anche lui è qui?» chiese subito dopo averci pensato un attimo. «Ma che cazzo stanno tutti...»
Le parole gli morirono in gola quando, muovendosi per dare enfasi a ciò che stava dicendo, si girò verso uno dei tavoli degli alcolici e vide due occhi chiari famigliari.
«Fede che c'è?» chiese Lorenzo preoccupato.
«È Giulio?»
«È quello del succhiotto?»
Fede sgranò prima gli occhi e poi li alzò al cielo.
«Vi ricordate che vi avevo detto che davanti alla sartoria uno mi ha dato una spinta che mi stava per smontare una spalla?»
Alessio e Lorenzo annuirono, Michele ancora si guardava intorno.
«Ecco, adesso è lì a bere beatamente in casa mia. Questo è perché faccio fare gli inviti a mia madre, poi ci ritroviamo mezza città in casa.»
«Ma chi è?» chiese Lorenzo.
«Quello con il vestito nero»
«Non mi aiuti, Fè. Metà della sala ha il vestito nero, noi tutti abbiamo il vestito nero» l'ultima frase gli uscì un po' più acuta, come faceva sempre quando lo portavano all'esasperazione.
«Quello con i capelli corti e gli occhi chiarissimi e quel piercing stra figo vicino al labbro inferiore»
Lorenzo lo guardò strano dal momento in cui la voce di Federico si era fatta strana a sua volta, ma non disse nulla.
«Ma chi il nipote del vecchio Nick?»
«Quello è il nipote del vecchio Nick?»
«Sì è lui»
«È impossibile, il vecchio Nick era una grande, quello... quello è solo uno con il piercing che si crede figo»
«Non è così male sai?»
«Ci hai parlato?»
«Sì prima. Tuo padre lo stava presentando a tutti in sala»
Fede prese un grande respiro. Doveva stare calmo.
«Oh cazzo» l'imprecazione di Michele li riscosse entrambi. «Se svengo riprendetemi»
«E se vieni, invece?» sogghignò Alessio, come faceva sempre quando pensava di aver fatto la battuta del secolo.
«Deficiente non fare queste...»
«Ciao Michele» un ragazzo bassino con le labbra carnose e un piercing al naso si era avvicinato con un largo sorriso.
Michele era andato in apnea e Fede temette sul serio che non riuscisse a rispondere.
«Ehi, Giulio» riuscì a dire in fine.
«Come mai anche tu qui?» chiese l'altro.
«Lui è mio amico» riuscì solo a dire indicando Federico che si ritrovò all'improvviso al centro dell'attenzione.
«Ciao. Io sono Federico» disse dando la mano al ragazzo «Io e Michele siamo amici di vecchia data e la festa è per presentarmi in società e farmi conoscere la mia muove moglie»
«Piacere mio.» Rispose Giulio e poi aggiunse «Ancora si fanno queste cose?»
«È una scusa per far festa e continuare la tradizione più che altro. Non siamo più costretti a sposarci»
rise Federico «La nobiltà si è adeguata ai tempi» continuò facendo ridere sommessamente anche Giulio, causando un nuovo stato di apnea in Michele.
«Meglio così allora. Quindi se in pista da ballo si vedessero anche due ragazzi non sarebbe un problema, giusto?»
Federico buttò un'occhiata a Michele, visto che la frase di Giulio era stata detta con uno scopo preciso e vedendolo arrossire e irrigidirsi di nuovo, sorrise.
«Nessun problema»
«Perfetto. Non è vero Miky?»
Alessio rise del nomignolo, Michele lo odiava, ma detto da Giulio sembrò non dargli troppo fastidio.
«Sì, sì certo.»
Giulio alzò un angolo della bocca. «Ci vediamo dopo allora» e li salutò congedandosi.
Finalmente Michele tornò a respirare normalmente e si diresse deciso verso il tavolo degli alcolici.
Lui invece raggiunse i genitori, la sua presentazione doveva iniziare.*******
Avete capito chi sono gli amici di Fede e gli altri ragazzi coinvolti?Spero vi diverta almeno un po', se volete dirmi qualcosa non esitate a scrivermi sia qui che in dm.
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My ♡ prince || Fenji
FanficDi quando Fede è il rampollo di una facoltosa e antica famiglia e Benji un ragazzo da poco arricchitosi.