Compleanno

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Compleanno



Sfortunatamente, dopo poco io e Andrea dobbiamo rallentare.

Immagino che la vita ci abbia raggiunti e improvvisamente abbiamo amici invitati a casa nostra, famiglie che ci chiamano e serate a lavoro fino a tardi per recuperare alcune cose che potremmo aver lasciato indietro.

Quindi passiamo tre giorni senza vederci e sono terrificato nel dover ammettere quanto Andrea mi stia mantenendo fluttuante in aria.

In soli tre giorni il mio umore ricade completamente piatto, di nuovo.

Mi sento perso e annoiato, esattamente dove mi trovavo prima di incontrare lui. Conosco Andrea da solo una settimana ed è già riuscito a migliorare la mia vita così tanto da non poter sopportare tre giorni della mia vecchia routine.

Neanche visitare i miei amici riesce a sollevare il mio spirito come era solito fare. Mi spaventa perché è molto probabile che tutto questo dovrà finire.

Dovrò rinunciare ad Andrea o saremo scoperti.

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Questa settimana vado a cena da Giorgio e Pietro e non riesco a non guardarli in modo diverso ora. Sono così immensamente curioso.

Sono veramente felici? Hanno seriamente accettato le loro vite, le regole secondo le quali dobbiamo vivere? Sono sempre stati una coppia grandiosa nella mia testa, ma se mi fossi sbagliato? E se avessero semplicemente costruito una facciata credibile?

Non posso non chiedermi se sono realmente perfetti l'uno per l'altro.

Prima di cena, io e Giorgio siamo in cucina, chiacchierando come sempre.

-Allora, come va il lavoro?- mi chiede mentre prepara un piatto di formaggi. Ne prendo un pezzo prima di rispondere.

-Bene, un po' agitato ultimamente- gli dico.

-Ah, sì, perché?-

-Sono rimasto un po' indietro. Sono stanco ultimamente-

Non è una vera e propria bugia.

Sono sempre stanco dopo aver visto Andrea. Voglio dire, una stanchezza meravigliosamente soddisfacente, ma pur sempre... stanchezza.

-Oh, stai bene?- mi chiede.

-Sì, abbastanza bene- commento blandamente.

-Sai, Giovanni, a volte sono un po' preoccupato per te-

-Perché?-

-E' solo che ultimamente non sei più te stesso. Non sei più allegro come eri solito essere- condivide con me.

Sono sorpreso che l'abbia ammesso.

Di solito non si dice niente se si pensa che qualcuno possa essere infelice o depresso, perché comunque non c'è molto che si potrebbe cambiare delle loro vite.

Ma Giorgio è sempre stato un vero amico per me. Sono cresciuto con lui, ho condiviso tutto con lui... fino ad ora. In nessun modo potrei dirgli cosa sto facendo con la mia vita e cosa sto facendo con Andrea.

Eppure, mi sento in colpa a non potergli parlare, ma ora è tutto così diverso.

Ho parlato ad Andrea di così tante cose di cui non ho mai parlato con nessuno, di così tante cose cui non ci è concesso parlare.

Oltre il limite// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora