Epilogo// Rivolta
Fisso Matteo.
Nessuno dei due si muove o dice una parola. Mi sembra che sia il secondo più lungo della mia vita.
Finalmente si muove cautamente e afferra il telecomando senza togliere i suoi occhi traumatizzati da me. Spegne la TV e rimaniamo nel silenzio totale.
Un altro lungo minuto passa.
-Ciao- dico finalmente con la voce spezzata.
Lui si prende un altro secondo per elaborare.
-Giovanni?- sussurra, incredulo.
Io annuisco e cerco di sorridere, ma mi sento troppo in colpa.
Finalmente Matteo inizia ad alzarsi dal letto.
-Com'è possibile?- chiede.
-Cosa vuoi dire?- gli rispondo con un'altra domanda, preoccupato.
-Come fai a essere tornato?-
-Pensavi che fossi morto? Cosa ti hanno detto?- chiedo, immaginandomi milioni di cose.
-Mi hanno detto che eri stato arruolato per la guerra e che non ne avrei mai dovuto parlare per il bene del nostro paese- mi spiega.
Scuoto la testa, incredulo.
E' con questo che si coprono? Come può essere una scusa credibile?
-E tu ci hai creduto?- faccio la domanda più stupida. -Non importa, ovviamente l'hai fatto. Anche se dovrai ammettere che è un po' tirata, non credi? Improvvisamente c'è un arruolamento e solo due di noi vengono scelti? E io sarei stato scelto prima te, che sei il capo famiglia?- cerco di far capire, con la rabbia che cresce di nuovo verso questa società incredibilmente falsa.
Lui si avvicina a me, come per assicurarsi che sia vero.
Io sono sorpreso che non sia già pronto ad uccidermi.
-Allora cos'è successo? Dove sei andato? Cosa sta succedendo, Giovanni?- mi incalza.
In questo momento realizzo tutto.
Lui non lo sa.
Come potrebbe? Non gli ho mai confessato nulla su Andrea.
Non gli ho mai detto niente e nel momento in cui me ne sono andato gli è stato detto che stavo combattendo per il mio paese. Cosa altro avrebbe dovuto credere?
Mi rendo conto di dover dire a mio marito che l'ho abbandonato di proposito, che l'ho tradito e che ho violato ogni legge secondo la quale l'uomo ha sempre vissuto.
Deglutisco e cerco di calmare i miei nervi.
-Matteo, non c'è stato nessun arruolamento. In effetti, nessuno mi ha obbligato ad andarmene e sono tonato di mia spontanea volontà- gli dico dolcemente.
Questo lo confonde ancora di più. Mi guarda completamente sbalordito.
-Matteo, ti piace il tuo lavoro?- gli chiedo.
-Sì, va bene. Perché stai cambiando discorso?- mi guarda come se fossi folle.
-Non sto... senti, e se ti dicessi che potresti fare ogni lavoro che vuoi, che potresti scegliere di fare qualunque cosa ti piaccia e che potresti addirittura sposare un altro uomo oltre a me?-
Lui si tira indietro e i suoi occhi si spalancano.
-Giovanni, perché stai parlando così? Cosa ti è successo? Stai bene?-
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Oltre il limite// Camperkiller
FanfikceUna sera, Giorgio e Pietro danno una grande festa a casa loro. Tutti i miei amici sono invitati e in più c'è anche qualcuno che lavora con i proprietari della casa. Mi avvio verso la festa con Matteo. Sono felice di trascorrere una serata con i mi...