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«Chi cazzo è stato ad impostare la sveglia?» sbraita il mio coinquilino, rigirandosi nel letto e sbattendo la testa contro il comodino.
«Tu, coglione» rispondo io, con la mia solita finezza.

Apro gli occhi e subito vengo accecata dalla luce del sole filtrata dalla serranda e mi maledico mentalmente per non averla abbassata la sera precedente.
Dopo svariati minuti li apro del tutto, rendendomi conto del casino che mi circonda.

«Ah, giusto» si massaggia la nuca «Che cosa è successo ieri sera?» domanda, guardandosi intorno.
Scuoto lentamente la testa «Non lo so. Ricordo solamente che c'erano tanti, tantissimi, drink, Emily stava facendo sesso nel bagno con uno dei quattro spogliarellisti presenti alla festa, tu ci provavi spudoratamente con una Barbie vivente dalle tette rifatte ed io ho fatto il bagno nuda con Jay.» sbadiglio
«Un venerdì sera tranquillo, insomma» commenta ironico.
«Già» gli reggo il gioco «Vado a farmi una doccia» lo informo, prima di alzarmi e dirigermi verso il bagno.

Entro e, con un leggero calcio, chiudo la porta.
Apro il getto dell'acqua e dopo aver fatto ciò comincio a spogliarmi.
Una volta dentro, numerosi brividi percorrono la mia schiena, facendomi genere leggermente per la piacevole situazione.
Le note di 'Photograph' mi aiutano a rilassarmi e, soprattutto, a perdermi nei miei soliti pensieri.
Ridacchio sottovoce pensando che, dopo tutto, sono sempre la solita ragazzina di diciassette anni che ero un paio d'anni fa.

«Non cambiare mai, sei stupenda così come sei»

Beh, un po' però sono cambiata; sia in meglio che in peggio.
Il mio carattere, grazie a lui, si è letteralmente trasformato.
Adesso sono più forte, determinata e decisa, ma non nego che appena vedo un film come il Titanic scoppio a piangere come un'adolescente egocentrica.
Anche il mio corpo si è trasformato;
Ad esempio, i tatuaggi sulla mia pelle sono aumentati a vista d'occhio e i capelli si sono allisciati, come se già non lo fossero abbastanza.
Molti, compresa me rare volte, mi definiscono una 'bad girl', ma io so di non essere così.
Dentro di me so di essere ancora la ragazzina di diciassette anni che preferiva le converse al posto dei tacchi vertiginosi.
So di essere la ragazzina che preferisce le tute dell'Adidas al posto delle minigonne in pelle.
So di essere la ragazzina che preferisce giocare a 'Uno' o al monopoli al posto di bere o ubriacarsi.
So di essere la ragazzina che preferisce passare una serata davanti al computer con Netflix a palla al posto di ballare tutta la notte in discoteca.
So di essere la ragazzina che preferisce sognare e vivere nel suo mondo al posto di affrontare la vita.
Ma, nonostante abbia la certezza di non essere cambiata, lo nego: sia a me stessa che alle altre persone.

«Con tutte queste domande sto cominciando ad odiarti, sai?»
«Perché, prima mi volevi bene?»
«Non proprio ma, se prima ti odiavo, adesso ti odio di più»

Adesso sono io ad odiarlo.
Lo odio per tutto ciò che abbia fatto.
Lo odio per avermi tradito.
Lo odio per avermi usata.
Lo odio per essere così dannatamente bello.
Lo odio per il suo carattere di merda, ma meraviglioso allo stesso tempo.
Lo odio per i suoi occhi color cielo, seducenti e provocanti.
Lo odio per i suoi 'Ti amo' più finti delle labbra di Tina Cipollari.
Lo odio per tutti i suoi baci sul collo.
Lo odio per tutte le carezze date.
Lo odio per avermi fatto innamorare.
Però, nonostante ciò, una piccolissima parte di me continua ad essere innamorata di lui.
Nonostante tutto, continuo ad amarlo.

«Mi sento in dovere di proteggerti»

Si sentiva in dovere di proteggermi, ma in realtà è stato il primo a tradirmi, a ferirmi.
Siamo stati insieme otto mesi e metà di questi lui è stato a letto con un'altra.
Di quella sera ricordo ben poco, giusto lo stretto necessario.
Provo costantemente a dimenticare quei mesi, favolosi da un lato e terribili da un'altro, ma non ci riesco.
Quest'esperienza mi ha segnato, non solo negativamente.
Non ho mai raccontato a nessuno di quest'esperienza.
Andrea e Claudio, attuali miei migliori amici, sanno solamente qualche piccola briciola, ma la storia vera e propria ce la portiamo dentro io e il biondo.

«Non puoi lasciarmi»
«L'ho già fatto, Federico.»

Ricordo ancora l'amarezza di queste parole.
Le ho dette con tutto l'odio che avevo in corpo ma, alla fine, sono servite a qualcosa.
Alla fine noi ci siamo lasciati.
No, mi sbaglio.
Non esiste più un 'Noi', non c'è mai stato.
Per lui, non è mai esistito.
Per me, non è mai finito.
Come ho già detto, una parte di me continua a pensare a lui.
A quanto cazzo eravamo belli insieme.
Ricordo tutte le lacrime versate, le ricordo una ad una.
Ricordo le chiamate alle quattro di notte con Andrea, tutti i suoi consigli e le sue consolazioni.
Non saprei cosa fare senza di lei.
Andrea per me c'è sempre stata e, se mai dovesse capitarle qualcosa, non esiterò ad esserci per lei.

«Siediti.
Ora.
Non importa dove, ma fallo.
Chiudi gli occhi.
Tira un respiro profondo.
Senti i tuoi polmoni gonfiarsi d'aria per poi perderla?
Sì,sei viva.
Tieni ancora gli occhi chiusi.
Calmati.
Continua a respirare.
Da quanto non riesci a piangere?
Da quanto stai male?
Non trovi una via d'uscita, lo so.
Respira ancora.
Stai in silenzio.
Senti il battito regolare del tuo cuore?
Sì,sei viva.
Ammettilo.
Fallo.
Urlalo.
Gridalo che stai male.
Stai male, stai soffrendo e non vedi via d'uscita.
Lui non c'è più.
Oggi stai male.
Domani starai un po' meglio.
Il giorno dopo ancora di più.
Ma tu ricordatelo ogni giorno che sei viva.
Lui non c'è ma il tuo cuore continua battere e il tuo cervello continua a ragionare.
Apri gli occhi.
Piangi.
Sfogati.
Vai avanti.»

Queste sono le parole che mi disse una notte, dopo l'ennesima chiamata.
Quando penso ai vecchi momenti passati con Federico, oltre alle lacrime mi sale anche l'istinto omicida.
Quest'ultimo riesco a controllarlo abbastanza bene, a differenza delle lacrime.
Le lacrime non riesco davvero a controllarle.
Come non riesco a controllare i miei sentimenti verso di lui.
Dopotutto, sono ancora disgraziatamente innamorata di lui; ma questo resterà solamente un mio segreto.

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Ehi! ♥️
Come state? Spero bene...
Per la felicità di molte di voi, sono tornata con una nuova storia.
Questo sarà il sequel di 'Due in una stanza' quindi, se non avete letto quella, vi consiglio di andarla a leggere perché in caso contrario potreste non capire molto.
Vi anticipo già che sarà una storia breve però, come la precedente, sarà piena di molti colpi di scena.
Spero possa piacervi come le precedenti e nulla, vi auguro una buona lettura.
Un bacio,
Mart 🌺

Potremmo Ritornare ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora