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«Vuoi stare ferma un'attimo?» chiede Claudio, buttandosi sul pouf presente nella camera «Ehi, sto parlando con te»
«Che vuoi?» rispondo acida, buttando sul pavimento l'ennesimo vestito
«Niente» alza le mani in segno di difesa «Solo una domanda al volo: in quale locale dobbiamo andare?»
«Non è un locale» scuoto la testa «E solo una festa organizzata da un tuo cugino»  continuo «Voglio solo staccare la spina per una notte» aggiungo
«Bevendo e scopando con qualche spogliarellista del posto» farfuglia.
«Probabile» alzo le spalle «Non sarebbe mica la prima volta. E poi, ricordi il nostro motto?»
«A mali estremi, bevi e rimedi» esclamiamo entrambi, scoppiando a ridere insieme.
«Tornando seri per un momento...» mi fermo a prendere due vestiti «Questo o quest'altro»
«Questo» indica il primo «E come se non avessi nulla addosso e fidati che se indosserai questo, attirerai parecchi ragazzi» ridacchia
«Okay, ora lo metto e mi dici come mi sta» comincio a spogliarmi.
«Ehm... se ti vergogni esco » si massaggia la nuca
«Cla, ci conosciamo da due anni, abbiamo fatto innumerevoli volte la doccia insieme e siamo anche andati a letto» gli ricordo e, sempre con il suo aiuto, mi infilo il vestito «Adesso aiutami a scegliere le scarpe»
«Mettiti le zeppe nere» mi consiglia «stanno bene con il vestito»
«Sei un genio» esclamo, infilandomele.
«Vado a prepararmi, ci vediamo direttamente lì ?»
Annuisco
«Perfetto, a dopo!» esclama, baciandomi la guancia e uscendo.

Mi dirigo in bagno e comincio a lisciare i capelli, sempre con la musica di sottofondo.
Canticchio a bassa voce 'Vietato Morire' e penso a quanto questa canzone possa rappresentarmi in questo preciso istante.

«Cambia le tue stelle se ci provi riuscirai» canticchio
«E ricorda che l'amore non colpisce in faccia mai»
«Non si bussa più ?» ringhio, schiacciando violentemente la spazzola contro il marmo del lavandino.
«Non ti aggitare» risponde, spostandomi e piazzandosi davanti allo specchio «Devo solo sistemarmi i capelli. Faccio subito»
«Sta di fatto che dovevi bussare»
«Si si, va bene» rotea gli occhi
«Sei irritante!» strillo, dandogli un pugnetto abbastanza forte nel braccio.
«Ma che cazzo di problemi hai?» urla
«Tu» rispondo «Tu sei il mio problema»
«Hai fatto lo scientifico, vero?» chiede «Beh, dovresti essere brava a risolverli»
Io rido «No, Federico. Questa faceva proprio schifo»
«Come te» continuo, bisbigliando.
«Farò finta di non averti sentito» mi ignora «Dove vai?»
«Ti importa?»
«Non lo so» risponde sincero «Però voglio saperlo»
Sospiro «Vado alla festa di uno degli innumerevoli cugini di Claudio»
«Ok. Divertiti» dice, uscendo dal bagno
«Non mi dici niente riguardo all'outfit?» alzo un sopracciglio.
Si ferma a guardarmi un attimo «Conquisterai parecchi ragazzi questa sera» osserva
«E... non hai intenzione di fare una delle tue classiche scenate di gelosia ?» chiedo infine, raggiungendolo.
«Perché dovrei?» ridacchia, tornando serio poco dopo «Lena, non mi pento delle parole dette la scorsa notte; penso di aver fatto la scelta giusta e, se tornassi indietro, ti direi esattamente le stesse cose. Per il momento non ho alcuna intenzione di ritornare con te. Aspetta, non fraintendere: Provo ancora dei sentimenti molto forti per te, penso ancora che tu sia la ragazza perfetta  per me e tutto, ma non voglio tornare a stare con te. Non per ora. Lo so, ti sembrerò incoerente visto che fino a meno di una settimana fa ti mandavo messaggi romantici per supplicarti a tornare con me, ma è ciò che mi sento di fare. Al momento ho una confusione totale nella testa e, se ritornassi con te, non farebbe che aumentare peggiorando la situazione. Non ti chiederò di aspettarmi, assolutamente.
Voglio che tu ti viva la tua vita.
Ti auguro tutto il bene possibile di questo mondo.
Ti auguro di trovare un fidanzato che ti ami per ciò che realmente sei.
Ti auguro di essere felice, ma non con me.
Però, se mi permetti, ti chiedo solo un piccolo favore:
Non voglio che tu mi ricordi come il peggior ragazzo presente sulla faccia della terra.
Voglio che tu mi ricordi come il ragazzo dagli occhi azzurri che ti ha fatto tanto battere il cuore.
Spero che un giorno tu possa perdonarmi per tutto questo» conclude in fine.
«Su una cosa sono d'accordo con te» constato, con lo sguardo perso nel vuoto «Sei l'incoerenza personificata» sorrido nervosa
«Bene» annuisce
Abbasso lo sguardo «Posso chiederti un'ultima cosa? Giuro che poi ti lascio andare»
«Tutto quello che vuoi» sussurra, alzandomi il volto e facendo incontrare i nostri sguardi.
Amo i suoi occhi.
«Potremmo tornare a stare insieme?»
Ci pensa qualche secondo «Si, potremmo Ritornare»

Potremmo Ritornare ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora