«Papà!» esclamo, buttandomi tra le sue braccia «Mi sei mancato tantissimo»
Lui mi stringe di più a se «Anche tu, bambina mia, anche tu»
«Ed io, ti sono mancata?» domanda Morena con quel suo solito tono allegro «Dai, vieni qua. Fatti abbracciare» mi invita.
«Mi sei mancata tanto anche tu» ridacchio.
«Sei cresciuta davvero tantissimo» osserva mio padre
«Merito di tutta la verdura che questa pannocchia mi ha fatto mangiare» rispondo, indicando Claudio.
«Ehi! Non dare la colpa a me» sbuffa, ritornando serio poco dopo «Piacere di conoscervi, io sono Claudio»
«Mia figlia mi ha parlato molto di te» osserva «Devo ringraziarti per esserle stato accanto. Come saprai, non è stato per niente un bel periodo per lei»
Claudio sorride «Non deve ringraziarmi. Dopotutto, sono o non sono il suo migliore amico?»
«Per prima cosa, non farmi del lei. Mi fai sentire vecchio» viene bloccato da me
«Perché, che cosa sei?» domando ironica, facendo ridere tutti i procedenti nella stanza.
Papà mi guarda male «Stavo dicendo... visto che mi stai simpatico, chiamai semplicemente Davide»
«Va bene» sorride
«Vieni, ti mostro la tua stanza» dice morena, invitandolo a seguirla.«Papà, passiamo alle cose serie» dico con tono autoritario, voltandomi verso di lui.
«Hai ragione» scuote la testa «Allora, ho mandato Federico a stare da un suo amico, un paio di giorni. Non lo vedrai sennonché il giorno del matrimonio. Così, per la maggior parte del tempo, potrai rilassarti e stare tranquilla. Va bene?» conclude.
«Io intendevo dirti che non mi metterò quei tacchi orribili viola della foto che mi hai mandato su WhatsApp ...»
«Ah, va bene anche questo» sussurra, scoppiando a ridere insieme a me «Adesso, prima che io possa dire altre stronzate, vai a sistemare le valigie»•••
«Non è cambiato proprio nulla» osserva la donna dai capelli corvini
«Intendi la disposizione dei miei oggetti?»
«Oltre a quello... mi riferisco principalmente a te»
«Credo di non essere d'accordo con te» rispondo, avviandomi verso lei «Non sono più la diciassettenne dolce, innocua e riservata, credimi»
«Beh, io non credo che tu sia la diciannovenne acida, pericolosa ed estroversa delle serie Tv» alza un sopracciglio, incrociando le braccia al petto «Sono più convinta del fatto che tu cerchi di farti conoscere come la persona che realmente non sei»
Io a Morena farei una statua.
È sempre riuscita a comprendermi, a differenza di molti oserei dire.
«No, non sono affatto d'accordo con te» mento
«Non voglio controbattere, anche perché sarebbe inutile e servirebbe solamente a perdere del tempo»
«Già» annuisco «Perché sei qua, allora?»
Sospira «C'è una persona per te»
Merda.
«Quella persona ?» chiedo, con un filo di preoccupazione nella voce, guardandola.
Ma non doveva stare fuori per due giorni?
«Si, proprio quella» risponde, facendo un gesto con la mando al di fuori della stanza «Ora vi lascio da soli, credo abbiate molto di cui parlare» farfuglia, uscendo di fretta dalla stanza, facendo entrare a sua volta il ragazzo un tempo biondo.Dire che è cambiato tantissimo non rende l'idea.
Non ha più i capelli biondi platino, ma mori col ciuffo.
Gli occhi, a differenza di due anni fa, sono spendi, freddi e senza colore; Quasi mi viene un colpo al cuore.
Stiamo entrambi fermi anche se, personalmente, vorrei correre dal lui e abbracciarlo ma, allo stesso tempo, urlagli contro quanto faccia schifo.
Da come si morde il labbro qualche idea deve pur balenargli in testa...'Cazzo, Federico, muoviti. Vieni qua ed abbracciami. Non ti ammazzo mica. Al massimo posso solo decapitarti con l'orologio in una frazione di secondo. Nulla di serio'
Vorrei dirgli, ma mi trattengo per la paura di spaventarlo.
Non nego però, che un suo abbraccio lo vorrei.
Davvero.«Ciao...» sussurra per primo, cercando di sorridere appena
«Ehi...» ricambio io, con un sorriso talmente ampio da farmi spuntare le fossette.
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Potremmo Ritornare ||Federico Rossi||
Fanfiction•••SOSPESA••• "...diglielo in faccia a voce alta di ricordare quanto eravamo belli e di aspettare, perché potremmo ritornare..."