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Stolen Dance - Milky Chance

«Un altro champagne, per favore» dico al barman, indicandogli il mio bicchiere ormai vuoto.

So che non dovrei alzare il gomito, ma ho la necessità di annebbiare i pensieri perché sto ribollendo di rabbia. Prima il dottor Styles e le sue affermazioni scortesi e criptiche, poi la dottoressa Amy Adlon e il suo avvertimento privo di senso. Per quanto mi riguarda, può tenersi stretto il suo adorato perché non mi interessa. Forse la laurea li ha rincitrulliti entrambi, non posso escludere questa possibilità.

La cosa che più mi infastidisce è che tutti credono che io stia tentando di avvicinarmi in qualche modo al dottor Styles, quando vorrei solo andare d'accordo con i miei colleghi, compreso lui. Devo rivedere il mio modo di agire in sua presenza, anche se dubito di aver mai adottato comportamenti fraintendibili.

Il barman mi piazza davanti l'ennesima flûte di champagne e gli rivolgo un mezzo sorriso per ringraziarlo. Non sono abituata a bere alcolici, l'ho fatto poche volte ed è sempre finita male. Oggi, però, ho la sensazione che un po' di alcol mi aiuterà ad affrontare le occhiate del dottor Styles e, probabilmente, anche quelle che Amy ha intenzione di dedicarmi per il resto della serata.

Fisso il liquido per qualche istante, poi lo bevo tutto d'un sorso. Trattengo a stento un conato di vomito e strizzo gli occhi. Forse non è stata una buona idea.

«Hai qualcosa di fruttato, ma analcolico?» chiedo al barman, spingendo via il bicchiere.

«La vodka alla frutta», risponde.

Lo fisso con un sopracciglio sollevato e lui fa lo stesso. Non credo abbia capito la mia domanda.

«Red Bull?» tento.

«Oh, certo.»

Picchietto le unghie smaltate di rosso sul bancone e mi concentro sulla sala. Lydia e Zoey stanno parlando con due ragazze che non conosco, mentre Niall sta rimbalzando da un posto a un altro come se fosse una trottola e intrattiene gli invitati.

Ringrazio il barman quando mi porge un bicchiere e giocherello con la cannuccia verde. Non ho più l'umore giusto per godermi la festa, perciò terminerò questo drink e tornerò a casa.

«Tutta sola, che ti guardi intorno con aria smarrita», esordisce Reed, sbucando alle mie spalle. «Fammi indovinare: ti stai annoiando.»

«Non proprio, ma ci sei andato vicino», rispondo.

«Lo so. Sono bravo a indovinare lo stato d'animo delle persone.»

Mi dedica un occhiolino e io sorrido.

«E allora, dimmi, qual è il tuo stato d'animo, adesso?» chiedo divertita.

«Annoiato. E poi ti ho vista qui, da sola, e ho pensato di annoiarmi con te.»

«Grazie, ma tra poco andrò via.»

«Prima concedimi l'onore di offrirti qualcosa da bere.»

Non voglio trattenermi ancora qui, ma Reed è gentile e mi costringo ad accettare.

«Va bene», acconsento.

Mentre lui ordina due cocktail, occhieggio la sala alla ricerca del dottor Styles, ma non lo intravedo da nessuna parte.

«Chi stai cercando?» chiede Reed.

«Nessuno», mento.

«Uhm...» mormora poco convinto, porgendomi un'altra flûte. Ho già perso il conto e non è un bene. «Sei venuta qui con il dottor Styles, ma ora lui non c'è. Problemi di qualche genere?»

Doctor Dream 1&2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora