Counting stars - OneRepublic
Non ho neanche chiesto a Harry di rallentare, perché ammetto di voler arrivare il prima possibile a casa. Infatti, dopo qualche minuto, vedo il palazzo in cui abito in lontananza e slaccio la cintura, pronta a scendere dall'auto. Non appena Harry parcheggia davanti al portone d'ingresso, usciamo tutti e due dall'abitacolo. Non so perché mi stia seguendo, ma sono troppo in ansia per poter prestare attenzione anche a lui.
Saliamo velocemente le scale, io davanti e lui dietro; la prima cosa che vedo è Cindy che, cellulare alla mano, sta scattando alcune foto alla porta. Attirata dal rumore dei nostri passi, si volta di scatto e fa per parlare, ma si blocca non appena nota Harry dietro di me. Senza un minimo di pudore, mi fa l'occhiolino e la fulmino con lo sguardo, fermandomi al suo fianco.
«Cosa è successo?» chiedo.
Cindy fa spallucce e indica la porta. «Hanno disegnato quello» dice, sollevando la mano.
Sento Harry al mio fianco e ci voltiamo entrambi. In effetti, sulla porta del nostro appartamento c'è un disegno. Mi avvicino, incuriosita, e Harry fa lo stesso. «È una... forchetta dentro un cerchio» spiega Cindy dietro di noi.
Osservo attentamente il disegno. È davvero una specie di cerchio, ma all'interno non è stata disegnata una forchetta come ha detto Cindy. Sembra più un forcone capovolto. «Ma che diamine...» sussurro. Sollevo l'indice e tocco la vernice rossa, che è ancora fresca. Ciò che attira la mia attenzione, però, è una piccola lettera direttamente sotto il cerchio: D.
«È...» mormoro, facendo qualche passo indietro.
«Inquietante? Molto» mi interrompe Cindy, annuendo con forza.
Harry non dice niente e si avvicina ancora di più alla porta per scrutarla meglio.
«Potrebbe averlo fatto il ragazzino che abita al piano superiore» tento.
Cindy scuote la testa. «Lui e i genitori sono fuori per il fine settimana. Me l'ha detto il signore che abita vicino a loro.»
Ammetto che questa cosa è davvero inquietante. Perché mai qualcuno dovrebbe disegnare una cosa del genere? E, soprattutto, perché proprio l'appartamento mio e di Cindy?
Vedo Harry fare un passo indietro e mi posiziono al suo fianco. Sta fissando la porta e sembra totalmente assorto nei suoi pensieri. «C'è una lettera», sussurro.
Lui annuisce ma non dice niente. Non mi guarda neanche; è troppo concentrato a guardare quello strano disegno.
«Sarà qualche bravata di qualcuno. Ho telefonato comunque a mio fratello, sta arrivando» dice Cindy.
«Sì, è possibile» affermo, ma non ne sono totalmente convinta. Insomma, a chi potrebbe saltare in testa di fare una bravata del genere dentro un palazzo? Avrebbe potuto farlo su qualche porta di qualche villetta. Sarebbe stato più facile, anziché farlo qui, dato che questa ipotetica persona è per forza di cose entrata e poi uscita dal portone principale.
«Cosa diamine sta succedendo?» esordisce una voce dietro di noi. Ci voltiamo tutti e vedo Liam, il fratello di Cindy, salire le scale. Si ferma direttamente vicino alla sorella e fa un cenno con la testa verso Harry. «Ciao, Harry.»