Uno

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I due avevano ricominciato a guidare solo da qualche minuto, e Tyler si era già addormentano nel suo sedile. Josh lo guardava di sfuggita, sorridendo, per poi riportare la sua attenzione sulla strada.

Josh vide davanti a lui delle luci gialle farsi sempre più luminose, ma non si spostò. Neanche l'altra auto lo fece.

Tyler era ormai sveglio, e gridò quando l'altro veicolo si schiantò a tutta velocità sul lato del guidatore della loro auto.

Josh, con un enorme taglio sulla fronte e gli occhi pronti a chiudersi, guardò il suo ragazzo. "Josh! Josh!" Gridò Tyler, cercando disperatamente di slacciare la cintura di sicurezza che si era inceppata per andare da lui.

"Tyler?" Chiese piano Josh, combattendo con tutte le sue forze per restare con gli occhi aperti.

"Amore, resta sveglio. Ti prego Josh." Disse Tyler piangendo. "Aiuto! Aiuto!" Gridò fuori dal finestrino. Finalmente riuscì a sbloccare la cintura di sicurezza ed avvicinarsi a Josh. Con una mano gli accarezzò il viso, mentre con l'altra prese il cellulare per chiamare i soccorsi.

Il viso di Josh era freddo e il suo respiro si faceva sempre più pesante. Le sue braccia sembravano così pesanti, e con molta fatica riuscì a poggiare la sua mano sulla guancia piena di lacrime di Tyler.

"Josh, resisti amore. Sto chiamando aiuto." Disse Tyler mentre, con la mano che tremava, digitava il 911.

"911. Qual è la vostra emergenza?"

"A-aiutatemi, vi prego! Io e il mio ragazzo abbiamo avuto un incidente stradale e-e lui sta diventando incosciente."

"Manderemo subito un'ambulanza."

"T-ty-ler." Disse Josh, lettere confuse uscirono dalle sue labbra.

"Sono qui amore, sono qui." Rispose Tyler, incapace di trattenere i singhiozzi.

"Ti-ti a-amo." Una lacrima rigò il suo viso mentre riportava la mano sulla guancia di Tyler.

"Anche io ti amo, ragazzo cielo." Pianse Tyler, posando la sua mano su quella di Josh. E poi si avvicinò e lo baciò, le loro lacrime si mischiarono insieme. Si staccò solo quando sentì il rumore delle sirene farsi vicino.

"Sono arrivati, Josh, resisti ancora un po'." Disse baciandolo un'altra volta.

"I t-tuoi o-occhi." Disse piano Josh. "Ve-vedo le stelle n-nei tuoi o-occhi." Le sue palpebre erano sempre più pesanti.

"Ed io vedo il cielo in te, Josh." La portiera accanto a Tyler si aprì e lui fu portato via dall'auto. "No! Josh! Josh!" Urlò, i paramedici tirarono fuori dal veicolo distrutto Josh e lo misero su una barella.

L'uomo che aveva fatto uscire Tyler dall'auto lo portò verso l'ambulanza. Tyler mise una mano sul retro della sua testa, ma la tolse non appena sentì qualcosa di bagnato, e anche se era buio poté vedere il sangue che ricopriva le sue dita. Fu solo in quel momento che sentì il dolore.

Le sue orecchie cominciarono a fischiare, e le gambe si fecero sempre più pesanti ad ogni passo. Gli sembrava di star camminando da ore, quando in realtà aveva fatto solo pochi passi.

E poi non ce la fece più. Cadde.

L'aria era fredda e faceva quasi male, ma sentirla sulla sua pelle gli faceva capire che era ancora vivo.

Guardò in alto il cielo, era nero e tempestato di stelle. E poi il buio.

Sky Boy.// Joshler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora