Tyler si svegliò con il suono del monitor che segnava i battiti del suo cuore. Lentamente aprì gli occhi, li sbatté più volte prima di riuscire a vedere qualcosa. La piccola stanza era tutta bianca, l'unica cosa colorata era un fiore rosa messo nel vaso sul comodino, i suoi colori gli ricordavano Josh. Quando andavano a scuola, Josh era l'unica cosa che dava colore a quelle mura grigie. Tyler sorrise pensando a Josh.
Si strofinò la gamba dolorante e ricominciò a guardarsi intorno. Iniziò a leggere le cose scritte sulla flebo, ma non sapeva cosa quelle scritte significassero e questo lo preoccupava.
Cercò di mettersi a sedere, quando un'infermiera entrò nella stanza; la porta di legno fece un leggero rumore. Lei fu molto sorpresa vedendo Tyler sveglio, aveva dormito per un bel po'. "Oh, signor Joseph, si è svegliato! Chiamo subito il dottore." Girò i tacchi ed uscì dalla stanza, chiudendo gentilmente la porta dietro di sé.
Tyler era solo, di nuovo. Si rimise sdraiato e i suoi occhi si posarono nuovamente sul fiore. Qualcosa in esso era diverso rispetto a prima, ma non riusciva a capire cosa.
Poco dopo l'infermiera rientrò nella stanza accompagnata da un uomo che doveva essere il dottore. "Salve signor Joseph, io sono il dottor Anderson. Come si sente?"
"Sto bene. Dov'è Josh?"
Il dottor Anderson guardò l'infermiera, prima di sospirare. "Signor Joseph, mi dispiace doverglielo dire, ma... Josh Dun... Non siamo riusciti a salvarlo."
Gli occhi di Tyler si posarono sul fiore, ma i suoi petali non erano più luminosi come prima, e il rosa stava trasformandosi in marrone. Era appassito.
Lentamente, Tyler si sedette e mise le gambe di lato. Non appena poggiò i piedi sulle fredde piastrelle del pavimento dell'ospedale, il dottor Anderson si avvicinò. "Signor Joseph, deve..."
"Sto bene."
"Signor Joseph!"
Ma lui lo ignorò, e iniziò a muoversi lentamente nella stanza. L'infermiera era pronta a fermarlo, ma si bloccò quando lo vide fermarsi a davanti a quel fiore che un tempo era rosa e toccare delicatamente uno dei petali marroni e appassiti.
"Josh?" Chiese piano Tyler. Iniziò a toccare il fiore anche con l'altra mano, ispezionandolo attentamente. "No, non puoi essere tu." Constatò. Aggrottò le sopracciglia e tolse le mani da quel fiore.
Non appena si girò vide il cielo colorarsi di rosa fuori dalla finestra, e la sua mente si riempì di memorie di lui e Josh al tramonto. "Oh, Josh, eccoti! Il mio ragazzo cielo." Gli occhi di Tyler si fecero bagnati non appena realizzò. Il rosa del cielo si riflesse in una lacrima sulla sua guancia, e lui sorrise guardando il suo fidanzato. Camminò verso la finestra, poi appoggiò i gomiti sul legno bianco del davanzale.
Era così felice da essersi dimenticato della presenza del dottor Anderson. Quest'ultimo gli si avvicinò e gli poggiò una mano sulla spalla. "Signor Joseph, mi dispiace molto per la sua perdita..."
"Perdita? Ma Josh non si è perso! Lui è proprio qui." Disse Tyler appoggiando un dito sul vetro ed indicando il cielo. Guardò le nuvole e sorrise.
"Sì... Venga, deve tornare a letto e riposarsi. Deve guarire, per Josh."
"Okay." Tyler annuì e ritornò a letto, accoccolandosi tra le coperte. Il dottor Anderson gli sorrise, e lui ricambiò il sorriso prima di rivolgere ancora una volta il suo sguardo al cielo.
STAI LEGGENDO
Sky Boy.// Joshler.
Fanfiction"Quindi mi stai dicendo." Il dottor Greyson si fermò un momento. "Che sei fidanzato con il cielo?" Tyler alzò lo sguardo, guardò il suo terapista che sembrava incredulo. "Sì, si chiama Josh." E sorrise. //La storia non è mia, io mi limito solo a tra...