Sky Boy.// Joshler.

Nove

"Tyler." Il dottor Greyson lo accolse sorridendo. "Come stai?"

Tyler lo guardò, per poi guardare la finestra; le tende erano chiuse e gli impedivano di guardare il cielo, e questo gli fece sentir freddo fuori e dentro. "Può aprire le tende?"

Il dottor Greyson sospirò, picchiettando sulla scrivania con le dita. Tyler poteva sentire i tonfi sul legno come se stessero colpendo le sue ossa. "Penso sia meglio se durante i nostri incontri fossimo solo io e te, e Josh non fa eccezione."

Tyler smise di guardare la finestra, e portò il suo sguardo sulle dita dello psicologo che continuavano a battere sulla scrivania. "Tyler, non hai risposto alla mia domanda." Disse lui, smettendo il movimento delle dita e facendo così diventare la stanza più tranquilla.

"Quale domanda?"

"Come stai in questi giorni?"

Tyler prese un bel respiro e si strofinò le gambe con le mani. "Distratto."

"Come mai?"

"Non riesco a concentrarmi su nulla, la mia mente vaga sempre ed io non capisco più cosa succede intorno a me."

"Quanto spesso ti succede?"

"Sempre."

L'unico suono udibile nella stanza era il rumore della biro del dottor Greyson che scriveva senza sosta su un bloc notes. Tyler immaginò le pagine gialle strapparsi ed iniziare a volare in cerchio sopra la testa dello psicologo come fossero uccelli. Girò la testa a sinistra e guardò la libreria, tutti i libri caddero per poi cominciare a volare prima di toccare terra.

"Tyler." Il ragazzo guardò prima l'uomo, poi la libreria, tutti i libri erano al posto giusto. "Tyler." Lo chiamò ancora una volta, e Tyler riportò la sua attenzione su di lui. "Cos'è appena successo?"

"I suoi libri stavano volando."

"Volando?"

"Come uccelli."

Ci fu un momento di silenzio, il ticchettio dell'orologio si fece improvvisamente più forte nella testa di Tyler. Cominciò a battere gli occhi a tempo con l'orologio, e la testa cominciò a girargli. "Ti era già successo prima?"

"Cosa?"

"Ti era già successo prima?"

"Non ricordo. Forse?"

Il dottor Greyson riprese a scrivere sul bloc notes e delle parole apparirono sulle pagine gialle. Tyler iniziò a picchiettare le dita sulle gambe, saltellando leggermente.

"Può aprire le tende?"