"Allora Tyler, com'è andato il tuo rientro a scuola?" Gli chiese il dottor Greyson, la sua barba sembrava più bianca del solito e la sua fronte sembrava avere più rughe.
Tyler alzò le spalle, borbottando un piccolo "Bene" e riposizionandosi sulla sedia, in modo da appoggiare la spalla sinistra allo schienale. C'era un quadro sul muro che adesso stava difronte a lui. Era una tela grande ed intricata, il legno scuro della cornice contrastava le pareti chiare della stanza.
Tyler restò a fissare il dipinto senza neanche battere gli occhi, finché la sua vista non cominciò ad annebbiarsi.
"Come ti senti?" Gli chiese il dottor Greyson, e Tyler semplicemente alzò le spalle, non volendo mentire ma non volendo neanche dire la verità. "Lo prenderò come un 'non molto bene', allora."
Tyler alzò nuovamente le spalle, e tornò a guardare il dipinto. Quegli occhi, leggermente coperti dalle foglie, lo stavano guardando, lo stavano giudicando. Quel dipinto era in grado di vederlo nel profondo, dove gli altri non potevano vedere.
"Vedo che ti piace il dipinto." Disse il dottor Greyson, la sua voce risvegliò Tyler dal suo stato di trance. "Lo ha dipinto per me un mio paziente qualche anno fa."
Tyler smise di guardare il dipinto e si girò, sedendosi correttamente sulla sedia. Nonostante questo, continuava a sentirsi osservato da esso. "Tyler, vorrei che continuassi il tuo racconto. Dov'eravamo rimasti? Tu e Josh stavate guardando il tramonto..."
Tyler guardò la finestra alla sua destra, le tende erano chiuse ma non del tutto e gli permettevano di guardare il suo ragazzo. "Sì." Disse, e il suo cuore cominciò a battere più velocemente all'idea dell'incidente. La sua mente fu offuscata da ricordi di vetri rotti e sangue.
Le sue mani tremavano mentre raccontava allo psicologo del vento che entrava attraverso il finestrino abbassato per metà, e delle luci gialle che illuminavano la notte buia.
Il suo respiro si fece pesante quando gli raccontò delle mani di Josh, che strinsero forte il volante, girandolo velocemente non appena vide l'auto che gli stava andando in contro.
Quando finì il suo racconto, rimaneva solo un quarto d'ora. "Tyler... Ti aiuterò a superare tutto questo, ma ho bisogno di sapere se tu pensi di potercela fare, di poter stare meglio."
Tyler alzò le spalle.
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Sky Boy.// Joshler.
Fanfic"Quindi mi stai dicendo." Il dottor Greyson si fermò un momento. "Che sei fidanzato con il cielo?" Tyler alzò lo sguardo, guardò il suo terapista che sembrava incredulo. "Sì, si chiama Josh." E sorrise. //La storia non è mia, io mi limito solo a tra...