capitolo quaranta

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"Grazie per avermi accompagnato. Ci vediamo." Ethan sorrise prima di scendere dalla macchina.

"Ciao," dissi sorridendo in risposta e salutandolo. Sentii anche Harry mormorare un saluto, ma sembrava come se lo stesse facendo in automatico, la sua mente sembrava essere completamente altrove.

Guardai Ethan iniziare a dirigersi verso l'edificio dove viveva, prima che la macchina iniziasse a muoversi di nuovo e rimanessi da sola con Harry.

Poggiai la testa al sedile e lottai per tenere gli occhi aperti. Era quasi l'una del mattino, ma, nonostante fossi esausta, ero sollevata che la serata fosse andata piuttosto bene. Nonostante avessi notato della tensione tra Louis ed Harry, non erano andati oltre le occhiatine. Pensavo stessero provando a comportarsi bene intorno a Niall e a non rovinare il suo buon umore.

Soppressi uno sbadiglio e sbattei le palpebre un paio di volte, cercando di rimanere sveglia. Tuttavia, presto le dolci fusa del motore e il passo fermo della macchina mi cullarono fino al sonno.

***

Sentii le braccia di qualcuno avvolgersi intorno al mio corpo prima che fossi gentilmente sollevata e, in qualche modo, nel mio stato di dormiveglia sapevo che era Harry. Quasi aprii la bocca per dirgli di mettermi giù, poi decisi di rimanere zitta. Appoggiando la testa sul suo petto, tenni gli occhi chiusi, ma non riuscii a riaddormentarmi. Invece sentii la tristezza e il rimpianto riempirmi il cuore. Avevo ignorato Harry tutta la settimana, pensando che stessi facendo la cosa giusta, ma ora, mentre mi portava con così tanta attenzione nonostante come lo avessi trattato, capii che forse stavo facendo la cosa sbagliata. Ero stata così egoista, che mi ero focalizzata solo sui miei pensieri e problemi, dimenticando che anche Harry ne aveva molti. Magari voleva parlarmene, ma non aveva potuto perchè non gli avevo dato una possibilità.

Sentii la schiena colpire il morbido materasso e aprii gli occhi. Harry non sembrò notare che ero sveglia e si girò per lasciare la stanza, ma velocemente gli afferrai la mano fermandolo. Lui si girò e un po' di sorpresa balenò sul suo volto quando mi guardò.

"Aspetta. Non andartene ancora," sussurrai, allontanando la mano dalla sua per mettermi seduta. Dopo aver acceso l'abat jour, colpii il letto e lentamente si sedette accanto a me, ma potei percepire che fosse un po' nervoso per quello che avrei detto.

Presi un profondo respiro e mi tolsi qualche briciola dai jeans, prima di sollevare lo sguardo su Harry. Mi guardava pazientemente e mi sentii anche peggio ora che vidi quanto brillassero i suoi occhi verdi.

"Mi dispiace," dissi con calma e suonò patetico anche alle mie orecchie. "Mi dispiace averti ignorato tutta la settimana..."

"Va tutto bene. Non è un grande problema," rispose Harry con calma. Tuttavia i suoi occhi mi dissero altro.

"No, non va tutto bene," dissi un po' troppo duramente, poi abbassai lo sguardo e continuai con tono basso. "Io...ho pensato a molte cose questa settimana e...mi pento davvero di non averti dato neppure una spiegazione, invece ho preso solo le distanze da te."

Harry rimase in silenzio per un momento e, quando mi voltai a guardarlo, lo vidi guardare lontano con espressione pensierosa.

"Non mi devi nessuna spiegazione, Carissa. Sono pronto a darti tanto il tempo e lo spazio di cui hai bisogno." disse dopo un po' e mi guardò di nuovo. Io scossi piano la testa.

"Non ho più bisogno di tempo, Harry. Nè spazio. Non voglio più provare come se stessi scivolando nella mia testa. Non voglio...sentirmi così lontana da te nonostante tu mi sia vicino. Non voglio più obbligarmi a rimanere lontana da te, quando nel profondo del mio cuore tutto quello che voglio e di cui ho bisogno sei tu."

The Last Time [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora