capitolo ventisei

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Pochi secondi.

Per soli pochi secondi pensai che avrei dovuto perdonarlo e dargli una seconda possibilità.

Poi sentii dentro di me tutte le cicatrici che mi aveva procurato e fu il dolore a farmi allontanare da lui.

"È troppo tardi."

Quelle parole uscirono dalla mia bocca senza un accenno di emozione, ma non feci nulla per rimangiarmele. Nemmeno quando vidi l'espressione di Harry. Non c'era altro che dolore nei suoi occhi verdi quando lentamente si allontanò. Io rimasi semplicemente al mio posto, guardandolo con calma e, per qualche ragione, sentii dell'empatia diffondersi dentro di me, nonostante la mia mente insistesse di aver fatto la cosa giusta.

"Non mi darai nemmeno una possibilità?" Harry sussurrò passandosi la mano tra i capelli. La disperazione era evidente nella sua voce e, nonostante tutto, ciò mi fece provare compassione nei suoi confronti.

"Io...io ho bisogno di tempo. Non riesco a prendere nessuna decisione ora." risposi dopo un po', mentre provavo a tenere un tono di voce neutrale, ma sembrava che mi stessi scusando. Harry annuì solamente un paio di volte e lo vidi deglutire prima di spostare lo sguardo da me. Presi un paio di profondi respiri, prima di chinarmi per prendere le scarpe e la giacca che mi erano caduti di mano ad un certo punto. Quando mi sollevai di nuovo, notai che Harry aveva riportato lo sguardo su di me.

"Te ne vai?" chiese Harry, guardando gli oggetti che avevo tra le mani.

"Devo pensare...a tutto quello che è successo. E non riesco a farlo se ci sei tu intorno." dissi, provando a tenere il tono di voce fermo. Iniziò a diventare più difficile guardare negli occhi Harry a causa del dolore che vedevo in essi. Conoscevo quel dolore. Era sofferenza dovuta al rifiuto. L'avevo provato troppe volte ormai e sapevo esattamente quanto facesse male.

Deglutii un paio di volte, provando ad evitare che cominciassi a piangere di nuovo, e mi voltai per aprire la porta.

"Carissa..."

Il modo in cui il mio nome uscì dalle sue labbra mi fece fermare e voltare per l'ultima volta.

Potevo vedere le lacrime brillare negli occhi verdi di Harry, facendolo sembrare più vulnerabile. Fece un passo avanti, mantenendo il suo sguardo su di me, mentre io stringevo la maniglia della porta, provando a contenermi.

"So che nulla potrà aggiustare ciò che ho fatto. Ma voglio che tu sappia che...mi dispiace. Mi dispiace davvero per il dolore che ti ho provocato."

La mia vista iniziò a sfocarsi e sbattei le palpebre un paio di volte, spostando lo sguardo. C'erano così tante cose che volevo dirgli, cose che avevo tenuto dentro di me tutti questi anni. Ma quando aprii finalmente la bocca, l'unica cosa che uscì dalle mie labbra fu:

"Addio, Harry."

Non rimasi a sentire la sua risposta. Chiusi semplicemente la porta, mi misi velocemente le scarpe e la giacca, prima di inspirare a fondo.

E poi corsi senza guardarmi indietro.

***

Non sapevo quanto tempo fosse passato. Il mio cellulare era morto e nessuna macchina si era fermata quando avevo provato a farlo. Tutto il mio corpo tremava e, quando provai a strofinarmi le mani gelide per fare un po' di calore, mi aiutò soltanto per pochi secondi.

Ma non importava quanto volessi semplicemente stendermi sul marciapiede della strada e lasciare che il freddo si diffondesse in me finchè non avrei sentito nulla, c'era sempre qualcosa che mi spingeva a continuare a camminare. Tenevo lo sguardo basso sulla mia ombra, che lentamente si muoveva sotto di me, e poi di fronte a me mentre superavo i lampioni sul marciapiede. Nuvolette di aria svanivano nell'aria ogni volta che inspiravo e realizzai di non sentire più macchine da un po'.

Mi avvolsi le braccia intorno al corpo, prima di fermarmi e lentamente sollevare lo sguardo. La luna pallida mi fissava silenziosamente, ricordandomi della notte in cui ero stata catturata per strada. Non sapevo quanto la mia vita sarebbe cambiata dopo quel momento.

Ora, mentre rimanevo completamente sola nel mezzo del nulla e guardavo la luna, potei finalmente pensare alla domanda di Harry.

"...se potessi cancellare tutto ciò che è successo, lo faresti?"

Non era una domanda semplice, nonostante avrebbe dovuto esserlo. Mentre pensavo a quelle ore e a tutto ciò che era successo, capii quante persone erano davvero rimaste coinvolte in quel gioco. Molte persone innocenti che erano semplicemente nei luoghi dove non erano a conoscenza di essere in pericolo. C'erano state morti e profondi cicatrici che non sarebbero mai guarite pienamente, alla fine alcune di quelle persone erano rimaste traumatizzate, almeno dopo gli incidenti in aereoporto e nel centro commerciale. Ma se non fossi stata lì, sarebbe stato diverso? Se non avessi incontrato Harry, Liam, Zayn o qualsiasi fosse coinvolto in quella situazione, sarebbe cambiato qualcosa? E se fosse stato anche peggio?

Sospirai. La luna continuava a fissarmi dal cielo scuro, senza darmi nessuna risposta. La stessa luna che era lì da tutta la mia vita e da prima che nascessi. Erano passati decenni, ma rimaneva sempre lì, guardando con calma le persone che vivevano e morivano, che facevano errori e le cose giuste, che si ferivano tra l'un l'altro e che comunque si perdonavano. Era parte della vita.

In quel momento seppi che la mia risposta alla domanda di Harry era...no. Anche se avessi avuto la possibilità di cambiare il passato, perchè non sapevo dove mi avrebbe portata quel cambiamento. Nessuno avrebbe mai saputo se le cose sarebbero state migliori o peggiori per Harry, per me o per chiunque altro. Il passato era passato, immutabile. Tutto quello che potevamo fare era decidere se lasciarlo coinvolgere nella nostra vita o se lasciarlo andare e andare avanti.

Il vento freddo soffiò sul mio volto e chiusi gli occhi. Non riuscivo nemmeno a spiegare quanto fossi improvvisamente sollevata, era come se una grande parte del mio carico fosse caduto dalle mie spalle. In quel momento sentii il suono del motore di una macchina e fu allora che mi voltai, vidi degli anabbaglianti nell'oscurità. Presto la macchina iniziò a rallentare e, quando si fermò accanto a me, vidi due ragazze che sembravano avere la mia età. Una di esse abbassò il finestrino e mi sorrise gentilmente.

"Hai bisogno di un passaggio?"


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The Last Time [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora