22-In ospedale....

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Ormai ero tornata a casa,ed ero a poco così a chiamare la polizia!!
Non mi importava se lo avrebbero arrestato per stolker o altro,mi bastava che sparisse dalla mia vita!!
L'unica persona a cui dovevo pensare era Cameron.

Infatti perché non chiamare la polizia?Inizia a comporre il numero,mi sentivo soddisfatta"ora vediamo se  continui ad ossesionarmi??"dissi tra me e me.
Stavo per premere il tasto per la chiamata,ma entrò mio padre più sfinito che mai"Papà, come stai?Ti vedo stanco!"
"In eff..."! Non fece in tempo a finire la frase che svenne davanti a me" Papà?Papà? Svegliati ti prego?"inizia a digitare velocemente il numero per l'ambulanza.
E dopo qualche minuto arrivò immediatamente.
Lo portarono via da me,come un peluche a una bambina indifesa.

Lo raggiunsi in ospedale,non mi andava di chiamare Cameron,o Mely,o qualcun altro, ora dovevo stare sola con mio padre.

Rimasi in sala d'aspetto per circa un ora,non lo vedevo più uscire da quando era entrato in sala rianimazione.Aspettavo,aspettavo e aspettavo,tentando di non piangere come l'ultima volta.Finché non vidi in lontananza una barrella,doveva essere lui, ne ero certa!
Corsi verso di lui,ma fui fermata immediatamente dall'infermiera che mi continuava a dire di stare lontano.Manco fosse in quarantena.Capì che non era un semplice mancamento quello di mio padre.

Autrice:
Il padre di Summer si trova in una situazione critica.Quale?
Ho voluto infatti terminare il capitolo qui,proprio per lasciarvi il momento di sospance.
Ciao a tutti,e continuate a leggere il libro

Io Te e l'OceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora