La festa

35 0 0
                                    

Appena entrai, il mio naso si riempì di puzza di alcol e droga. Avevo un gran mal di testa. Avevo fatto bene a cacciarmi in questa situazione? No, ma cercavo di pensarci il meno possibile e godermi la libertà fuori dai rimproveri di mio padre.

Mi trovai davanti al naso una mano che reggeva una bottiglia di vodka così l'afferrai subito. Non avevo intenzione di ubriacarmi, ma neanche stare a guardare gli altri che si divertivano. Ne bevvi un po' e cercai di entrare nella stanza dove la band suonava. Impossibile, c'era una marea di gente. La serata stava già andando a rotoli, e non era neanche iniziata. Mi misi a piangere. Perché ero venuta qui? Che avevo in mente? Da sola in una cozzaglia di adolescenti ubriachi. Perché non do ascolto a mio padre? Perché faccio sempre scelte sbagliate? Perché sono stupida, ecco cosa sono.

Quando decisi andarmene, mi scontrai con un ragazzo che mi vide con le guance rigate e, senza presentarsi, mi disse: "Ehi ragazzina, che c'è? Vuoi la mamma? Non credo che questo sia il posto giusto per cercarla".
Ma guarda questo!
" Ma chi ti credi di essere? Perché non te ne torni tu dalla tua di mamma? Hai una brutta cera amico" ribadii io.
"Ahahah, si certo, vuoi fare pure la dura ora? Non so quanto ti convenga per la tua età. Ma vai alle medie?" urlò lui con tono beffardo cercando di sovrastare la musica.
"Sai fare pure lo spiritoso? Wow quante cose nascondi ancora? Senti lasciami passare e basta. Voglio andare a casa" dissi rassegnata io.
"Oh povera, comunque se non riesci a entrare nella sala concerti, là ci sono delle scale, credo che reggano ancora, non te lo posso assicurare purtroppo, però da lassù la vista è bellissima e poi non c'è nessuno." Disse il ragazzo con l'espressione seria. Quando si accorse che non avevo intenzione di rispondergli ma solo di fissarlo sorpresa per il suo aiuto, se ne andò, lasciandomi alle spalle.

Quando mi ripresi, con lo sguardo cercai le scale. Appena le individuai corsi per la loro direzione. Neanche due sorsi ed ero già brilla e felice, possibile?

Rimani quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora