Scoperte

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"Ma si può sapere che ti sta succedendo? Ci mancava solo che facessi entrare ragazzi in casa dalla finestra!" Mi rimproverò mio padre, beh non aveva tutti i torti.
"Mi sembra di non riconoscerti neanche più. Non ti è bastata la punizione di prima? Sei veramente incorreggibile. E poi dov'è la mia cena? L'ha mangiata il tuo amico vero?"
"Ehm... non stiamo insieme, appena lo conos..."
"Basta, non mi interessa niente, vai in camera." Era arrabbiatissimo.
Io con la testa bassa, mi chiusi in camera e passai il resto della serata a rimpiangere i vecchi tempi e una vita più semplice.

Quando la sveglia suonò mi scosse dai miei sogni e mi accorsi di avere ancora le lacrime sulle guance.
Andai in bagno e cercai di sistemarmi il meglio possibile e quando uscì trovai mio padre addormentato sul divano con le borse agli occhi e una faccia che sembrava ancora tanto arrabbiata.
Gli baciai la fronte e, quando uscii di casa, presi la sua auto e andai a scuola.

Passarono così in fretta le lezioni che, in un baleno, fui già sulla strada per tornare a casa, prima però sarei passata da Cherry.

"Ehy lady" mi diede il solito bacio sulla guancia appena entrai in casa.
Volevo incontrare anche Cameron, per chiedergli di non fare più cose del genere, altrimenti avrei avuto solo altro odio in cambio da mio padre.

"Allora come va la vita? Sembri molto stanca, perché non vai a riposarti? Domani devi essere più bella di come lo sei già." Disse Cherry.
"Si, in realtà sono molto esausta, ma mi spieghi che c'è domani? Io non ho intenzione di uscire sappilo." Dissi contrariata io.
"Beh, mio fratello mi ha inviato, per la prima volta nella mia vita, ad un party che fanno tutti gli anni a casa del suo migliore amico Aaron e mi ha chiesto di andarci e invitarti, magari me lo ha chiesto perché qualche suo amico ti ha notata.. e non mi dispiacerebbe neanche a me svagarmi un po'."
"No, neanche per idea, mio padre mi ha confinata in casa, non posso uscire per un mese dopo la famosa festa quindi abbandona l'idea." Mi seccava l'idea di rifiutare ma d'altronde non avrei potuto comunque.
"Se non vuoi solo perché tuo padre che non ti fa uscire, non c'è problema, mi hanno chiamato Cherry Dallas la sgattaiolatrice non per nulla" mi fece l'occhiolino.
Risi e scossi la testa. Non volevo avere altri problemi.
Mentre mi stava rimproverando perché sono noiosa, entrò Cameron.
Feci un balzo e lo guardai male.
Cherry smise di parlare e la situazione si fece tremendamente imbarazzante.

"Beh lo so che sono bello, ma c'è bisogno di essere così insistenti?" Già mi stava antipatico, di nuovo.
"E c'è bisogno invece di entrare nelle finestre degli altri?" Ero seccata.
Cherry mi guardò sbigottita e poi guardò Cameron e aggiunse: " per caso mi sono persa qualcosa scusate?"
Mi ero messa nei guai da sola.
"No stava scherzando, quando mai, beh io vado ciao" e sparì nel corridoio della grande casa.

Decisi anch'io di andarmene. Salutai Cherry e le promisi che le avrei spiegato tutto al più presto e che in quel momento non stavo tanto bene. Poi andai verso la porta, la quale si aprì da sola e comparve una ragazza che credo quasi fermamente sia stata una modella e che mi guardò storto. E intanto nell'altra stanza ricomparve Cameron correndo che gridava: "amore!"

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