Ero arrabbiata e non so perché, presi le cose con foga e uscì da quella maledetta casa.
Io non sarò una psicologa, ma si può sapere che gli era passato per la testa?
Non è successo niente tra di noi e okay, ma... non lo so che mi prende.Fui scombussolata, come la mattina prima, dalla fastidiosa sveglia sul comodino.
Ieri sera non ho fatto altro che pensare a se evitare o parlare a Cameron.
Non volevo metterlo in difficoltà con la sua ragazza, anche se era stato lui a presentarsi alla mia finestra.
Con mio padre non ci parlo ancora, mi ignora sempre e mi cerca solo quando ha bisogno di qualcosa.
Quando ebbi trovato il coraggio per uscire da letto, andai in cucina a preparare la colazione per me e per mio padre, visto che era ancora a letto.
Mentre mettevo il cioccolato sui waffles, sentii bussare la porta.
Dopo di che mi trovai Cherry con la faccia schifata, forse per la mia faccia stravolta, e con cinque o sei vestiti appoggiati sul braccio.Poi annunciò: "ieri dopo che te ne sei andata, ho pensato di comprarti un paio di vestiti per sta sera."
"Tu sei fuori. Torna a casa."
"Tu verrai. E non me ne frega nulla della tua punizione. Hai bisogno di divertirti e quale occasione migliore di questa? Oggi spero tu non abbia organizzato nulla con nessuno, dedicheremo tutto il pomeriggio a cercare di nascondere quelle maledette occhiaie e a cercare di convincerti a mettere dei tacchi. Su dai." Mi spinse in camera e comincio a squadrarmi, forse per scegliere il vestito giusto da farmi provare.Dopo un pomeriggio snervante, pieno di rimproveri e maltrattamenti, Cherry riuscì a trovare il risultato che voleva.
Avevo un vestito nero, pieno di brillantini, i décolleté ed un trucco perfetto tutto rifinito con dei boccoli e una mia borsa che, anche se vecchia, aveva ancora la sua bellezza.In realtà non avevo cambiato idea, ero solo curiosa nel vedermi una volta finito il suo trattamento. Ora non mi rimaneva che diglielo.
"Guarda quanto sei bella, non so come fai ad avere così poca autostima, se io avessi la metà della tua bellezza a quest'ora forse sarei una modella di Victoria Secret." Esagerò lei.
"Ma smettila. Magari dicessi la verità" mi misi a ridere, sospirai e aggiunsi: "Ora mi aiuti a togliermi tutta questa roba?"
"Cosa scusa? Perché te la vuoi togliere? Sei già pronta per dopo. Ti passa a prendere Cameron perché a me portano i miei genitori. E per il resto aggiustati tu per non farti scoprire." Disse Cherry.
"Cioè tu prima mi metti in tutto questo casino, promettendomi di aiutarmi e poi mi dici di aggiustarmi da sola e per lo più mi fai venire a prendere da Cameron?" Ero sorpresa dalla sua ipocrisia.
"I miei genitori sono preoccupati perché è la mia prima festa e Cameron si è offerto per darti il passaggio. Poi tu sei scappata di casa milioni di volte e non ti cambierebbe farlo una in più."
"Tu vacci. Io di sicuro non vengo." E poi cominciai a togliermi tutta quella robaccia.
"Smettila Belle, non voglio metterti nei guai, ma devi capire che non puoi continuare così. In questi giorni ti vedo più stanca che mai, ma non perché dormi poco, sei stanca di tutta questa situazione. Dovresti parlare con tuo padre, d'altronde sei un'adolescente, se non fai queste cose adesso, quando le fai?".
"Grazie Cherry, ma se anche tu ti trovassi con un padre così, faresti la stessa cosa.".
"Per favore Belle, mi hai detto che mi dovevi un favore, e io ti chiedo questo. Verresti per favore alla festa con me?"
"Mi hai incastrata, aiutami a trovare il discorso da fare a mio padre." Avevo il sorriso in faccia ma in realtà sentivo già il nervosismo salire.
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Rimani qui
FanficBella non era mai stata felice veramente. Si era trasferita con suo padre a Boston da Brooklyn dopo che sua madre morì di un tumore grave. In quella città c'erano troppe cose che a entrambi la ricordavano e insieme decisero di andarsene. Bella, senz...