Aveva ragione, da lassù si vedeva perfettamente tutto, senza essere spinti e disturbati. Mi sdraiai, accesi una sigaretta e ascoltai la band. Ero così rilassata, che non ricordo neanche l'ultima volta che sono stata così bene.
Peccato però che quella tranquillità durò neanche venti minuti. Avevo gli occhi chiusi, e sentii dei passi pensanti, sembrava che il solaio dovesse crollare da un momento all'altro. Mi tirai su e mi girai. Trovai davanti agli occhi un uomo ubriaco, pieno di tatuaggi che metteva inquietudine per via della sua magrezza.
Mi fissò per un po' di secondi e poi cominciò: "Che ci fai qui bambina? Questo è il mio posto, lo sanno tutti, come ti sei permessa di invaderlo, eh? Adesso per scusarti dovrai darmi un bacio."
Aveva gli occhi semi chiusi e sembrava che dovesse cadere talmente barcollava.
"Non sapevo fosse il tuo posto, mi dispiace. Che ne dici se me ne vado e basta?" Ribadii io.
"Oh no, adesso mi aspetto qualcosa da te, non capita di vedere tutti i giorni una bella ragazza sdraiata nella tua proprietà." Quanto era fastidioso?
"Ah, grazie, ma forse è meglio come ho detto prima, tolgo il disturbo." Mi alzai e mi diressi verso le scale per scendere.
Ma mi prese per il braccio e mi attirò verso di lui e cominciò a strusciarsi e avvicinarsi per baciarmi. Mi dimenavo e lo respingevo, ma non ero abbastanza forte. Eppure lui era così magro. Volevo prenderlo a pugni ma ero bloccata. Come sono finita fino a qui? La mia vita a Brooklyn era tranquilla e normale. Perché qui a Boston sono cambiata? Forse per mia mamma? Mi venne il nodo alla gola e chiusi gli occhi, arrendendomi agli strattoni, magari facendo così mi avrebbe lasciato andare il prima possibile.Infatti sentì immediatamente allentare la presa. Mi venne da ridere e, aprendo gli occhi, il sorriso mi scomparve subito vedendo l'uomo a terra con la faccia piena di sangue e il ragazzo spiritoso, che mi aveva cacciata in questa situazione, sopra di lui. Il ragazzo alzò lo sguardo, aveva gli occhi rossi e un'espressione cattiva. Mi spaventai e corsi subito verso le scale e poi verso l'uscita. Perché l'ha fatto, se lui stesso mi aveva diretto in quel posto?
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Rimani qui
FanfictionBella non era mai stata felice veramente. Si era trasferita con suo padre a Boston da Brooklyn dopo che sua madre morì di un tumore grave. In quella città c'erano troppe cose che a entrambi la ricordavano e insieme decisero di andarsene. Bella, senz...