Capitolo 10

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La mattina dopo, dormo un po' di più del solito. Salto la corsa, avendo ancora i sintomi della serata precedente e arrivo in ospedale un paio d'ore più tardi, sono il primario adesso, posso farlo..

Proprio per questo, il mio abbigliamento stamattina è consono al mio ruolo.

Dopo essermi presa un caffè nello starbuks di fronte all'ospedale, sorseggiandomelo con un po' di tranquillità, vedendo il mio riflesso, sul vetro della finestra, mi accorgo di sorridere, è tanto che non mi capitava, ma quella sensazione di benessere svanisce subito, appena varco la soglia della reception, trovandomi davanti una scena a dir poco agghiacciante:

Christian e Jonathan che stanno chiacchierando allegramente, con la confidenza di due vecchi amici,inizio a ridere interiormente.  Quante probabilità ci potevano essere che si conoscessero?

Ma Per farvi capire l'imbarazzo,devo fare una piccola premessa: io e Christian in questi mesi ci siamo avvicinati tantissimo, abbiamo continuato a prenderci dei caffè post running, ai quali abbiamo aggiunto delle cene e a volte anche dei pranzi, anche qui in ospedale.
Ci siamo avvicinati così tanto da esserci addirittura baciati, anche se è successo solo una volta, è stato Qualcosa di trascendentale, sia per me che per lui... Non ha mai provato a portarmi a letto, forse perché aveva capito prima lui di me, quello di cui avevo bisogno, insomma forse mi stavo rendendo sempre più conto di quando Christian fosse la persona della quale avessi bisogno in questo momento... ora è chiaro il mio imbarazzo??

Jonathan ha la mia borsa in mano, ora si è fermato li con Loro anche Justin, no va beh

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Jonathan ha la mia borsa in mano, ora si è fermato li con Loro anche Justin, no va beh.. poi, ancora qualcuno?  Mi faccio coraggio e vado incontro ad un umiliazione imponente, quando al gruppo si aggiunge anche Andrew, potrei essere più sfigata? non ci posso credere.. sono a pochi metri da loro, mi salutano tutti, Kate un po più lontana, si sta gustando tutta la scena, morta dalle risate..

- Non serve guardare film, Ana è la mia Bridget Jhons reale! Ahahah!

Saluto tutti,  Christian poverino stava iniziando la mia presentazione quando vede Jonathan darmi un bacio sulla guancia e restituirmi la mia borsa.

Tutti e tre ci guardano... poi come se non bastasse esclama:

- hai bisogno di un passaggio per andare a recuperare la macchina in albergo? Ho ancora un po di tempo, intanto l'aereo senza di me non parte!!

io sbianco...

Sento Kate scoppiare a ridere in lontananza, riconoscerei fra mille la sua risata, me la paga questa, anziché star li a ridacchiare, poteva intervenire e con una scusa portarmi via da quel manicomio, così mi faccio coraggio e rispondo al comandate:

- Grazie mille per la borsa! sei stato gentilissimo, non dovevi disturbarti. Per il passaggio, Non ce n'è bisogno, mi accompagna dopo una amica che è di strada, ma ti ringrazio!

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