2.Mikoto: una vecchia conoscenza

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- Ti arrendi già? Avanti Chloe! Pensavo fossi più forte - le parole di Noctis diedero più forza a Chloe, che impugnò di nuovo il suo Keyblade e riprese a cercare di colpire Noctis. I loro allenamenti erano sempre più intensi, ma li aiutavano a migliorare sotto ogni aspetto. Gladio pensava ad allenarli nella forza fisica, Ignis invece cercava di capire le loro migliori qualità per consigliare strategie di difesa o attacco.
Prompto semplicemente li spronava, li incoraggiava e gli dava più autostima. Chloe in 1 anno aveva imparato ad essere più sicura di sè grazie a lui. Tutti a Radiant Garden le volevano bene e la ammiravano per quello che aveva fatto.
- Oh! Chloe senti... - si avvicinò Prompto.
- Cosa? - domandò la ragazza.
- Aerith... a che mese è ora? -
Chloe sorrise - Da poco all'ottavo -
- Quindi tra poco avremo un nuovo piccolo guerriero! Figo - disse Prompto.
- Non era una femmina? - domandò Noctis.
- Esatto - rispose Chloe - Pensa che ancora non hanno idee per il nome -
Il rumore della moto di Cloud li interruppe, facendoli quasi spaventare.
- Ciao ragazzi - disse il biondo, mentre Chloe lo raggiunse.
- Chloe, tra pochi giorni partirò per il mio vecchio mondo, non starò via molto... - spiegò Cloud.
Chloe annuì - Okay -
- Una vecchia fiamma è tornata? - rise Prompto.
- Che? No! - arrossì Cloud - Vado solo a trovare dei vecchi amici -
- Capisco - disse Chloe - Salutami questi "amici" allora -
Cloud risalì sulla sua moto e partì, mentre Chloe riprese il suo Keyblade.
- Posate le vostre armi ragazzacci, è pronto il pranzo - arrivò Gladio dal gruppo.
Prompto saltellò verso la casa, seguito da Chloe, mentre Gladio si affiancò a Noctis.
- Sembra stia meglio ogni giorno che passa - disse al principe.
- Sì, ormai è tutto acqua passata - disse Noctis - Pensi che tutto questo durerà? -
- Non lo so, ora pensiamo alla nostra vita, finché c'è questa pace -
- Già - concluse Noctis entrando in casa.

Erin entrò in casa aspettandosi di trovare subito Rein ad attenderla davanti alla porta, ma non fu così.
- Rein? - domandò entrando - Ehi dove sei? -
Un rumore proveniente dalla cucina attirò la sua attenzione, facendola dirigere lì.
Erin chiamò ancora la sorella, fino a cercare in camera sua, dove si piegò di scatto sotto il letto trovando la sorella nascosta.
- Uffa, volevo farti uno scherzo! - disse la sorella minore uscendo dal nascondiglio.
- Ormai non ci casco più - disse Erin - E ora che ho la benedizione posso sentire e vedere tutto! -
- Certo, come no - disse Rein facendole la linguaccia come una bambina - Raccontami tutto! - esclamò saltando verso il suo letto.
- Allora, una shogun mi ha condotto dalla regina -
- Sì? -
- Poi sono entrata nella stanza per la Benedizione -
- Sì? -
- Mi ha dato la Benedizione e sono uscita -
Un silenzio imbarazzante calò nella casa.
- Tutto qui? - disse Rein delusa - Dai dimmi di più! -
Erin rise - Beh, la shogun era molto disponibile e simpatica, e ovviamente il castello era gigantesco! -
- Non hai visto nessun altro? - domandò curiosa Rein.
- Sì! Ho visto una sciamana che correva per cercare Daga, e dietro di lei c'era il fratello del Re -
- COOOOSA? Non solo la regina! Pure il fratello del Re hai visto! - disse gelosa Rein, Erin continuò a ridacchiare - Dai! Magari un giorno incontrerai la Regina per qualche via, sai che anche lei esce normalmente come noi -
- Ci vuole tanta fortuna - Rein si sdraiò sul letto guardando il soffitto - Sorellona, ora che sei una custode te ne andrai? -
Erin si rattristò sentendoglielo dire, sapeva che non sarebbero più state insieme spesso, ma lo faceva solo per il suo bene alla fine.
- Sì, Rein. Ma ci vedremo lo stesso! - disse cercando di rallegrarla - Magari diventerò famosa e mi inviteranno più spesso al castello! -
- In quel caso ti starò sempre incollata! - esclamò Rein saltando in piedi sul letto.
- Non sarei mai capace di abbandonarti - disse Erin - Sempre insieme, ricordi? -
Rein sorrise e annuì - Sempre insieme -

Erano tutti abbastanza sconvolti dalla presenza di Mikoto, ma Gidan sembrava quello meno preoccupato.
Mentre Eiko la teneva occupata parlandole, Daga riunì Gidan e Kuja.
- Lo so che è strana, ha detto che è venuta qui solo per venire a trovarci - spiegò Gidan.
- Dopo 17 anni? Così dal nulla? - intervenne Kuja.
- Gidan, qualcosa non va, sono sicura. Mikoto deve tornare al villaggio - disse Daga fermamente.
Gidan scosse la testa - Ha fatto tanta strada, aspettiamo pochi giorni -
Kuja sospirò - Non voglio più avere a che fare con questa storia -
- Massimo due giorni - disse Daga - Va bene? -
Gidan annuì - Okay, le parlerò io -
- Non fare cazzate - disse Kuja.
- Senti chi parla - rise Gidan, ricevendo di risposta un'occhiataccia dal fratello.

Mikoto era evidentemente una Jenoma: capelli biondi e corti con delle piccole ciocche legate da nastri rosa, una normale maglietta rosa e bianca così come la gonna, ma soprattutto quella lunga coda da scimmia come quella di Gidan.
Era sempre stata etichettata come una "ragazza misteriosa" per il fatto che fosse una di poche parole, e molto vaga nel parlare. Quando Tera venne distrutta, i Jenoma rimasti andarono a vivere nel Villaggio dei maghi neri, dove vivevano esseri identici a Vivi, e dopo l'ultima visita Daga decise di non andare più a trovarli. Daga ancora non capiva se Mikoto fosse seria, o in uno stato di "trance" quando le disse "Alexandria morirà, tutto il tuo Regno appassirà come una povera piccola margherita da sola in mezzo ad un campo infuocato"
Eiko sapeva che la ragazza che aveva davanti, nascondeva qualcosa.
- Allora, come procede la vita? - domandò Eiko continuando a squadrarla.
Mikoto fece spallucce - Normale - e riprese ad arricciarsi i suoi capelli biondi - Raccontami qualcosa di te, o degli altri -
Eiko drizzò le sopracciglia pensando attentamente a cosa dire: ancora non sapeva cosa tramava.
- Niente di particolare, viviamo la nostra vita normale al castello - rispose la sciamana.
- Capisco - disse Mikoto spostando lo sguardo altrove - Gidan e Kuja stanno bene? -
- Benissimo -
- Anche Daga? -
- Benissimo... - Eiko si stava scocciando della sua presenza, e sperava che Gidan venisse a riprenderla il prima possibile e la riportasse da dove era venuta, ma sapeva già che non sarebbe stato semplice.
- Sai, è un piacere stare qui con voi - disse Mikoto arricciandosi ancora i capelli - Rivedere i miei... fratelli -
Eiko vide qualcosa nel suo sguardo, qualcosa di inquietante e angosciante: non era uno sguardo di una amorevole sorella che voleva rivedere i suoi fratelli.
- Mikoto! Ti accompagno nella tua stanza, ok? - disse Gidan entrando nella camera dove le due stavano parlando.
Mikoto annuì e seguì Gidan, ma Eiko aveva già sentito quel brutto e terribile presentimento.

Ricapitolando: AERITH È INCINTA, SÌ AVETE CAPITO BENE.
Tera è stata distrutta e i Jenoma vivevano lì, ma ora vivono tutti nel Villaggio dei maghi neri (come in Final Fantasy IX yep) e Mikoto è mooooolto strana 🤷‍♀️ stay tuned for more
- Giulia

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