8.Una rivincita sanguinosa

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Lea si fiondò subito sul ragazzo - Che succede? Siediti, calmati - disse quasi tremando. Accese la luce: Riku aveva le mani sporche di sangue, e non smetteva di tremare.
- Dove sono Sora e Kairi? - domandò Lea, ma Riku non riusciva a rispondere dallo scioc.
Il rosso decise di andare a controllare da solo: salì le scale e controllò quasi tutte le stanze fino a raggiungere l'ultima dove c'era il buio totale.
- Sora? Kairi? Siete qui? - domandò entrando lentamente.
Un sussurro inquietante lo spaventò - Vattene... - la voce era sicuramente di Sora.
Lea un po' titubante decise di accendere la luce, e lo spettacolo orrendo davanti a lui lo fece cadere a terra.
Kairi era sdraiata sul letto con un aspetto cadaverico e aveva del sangue su tutto il corpo, Sora era seduto a terra  accanto al letto con le mani nei capelli, ma il suo aspetto era peggiore: la sua pelle era piena di macchie e graffi neri.
- Vado a chiamare aiuto - Lea corse fuori, cercando di restare calmo anche se quella scena lo aveva scioccato come non mai.

•••

Erin correva verso il castello, ma un miliardo di paranoie la tormentavano: e se Rein si fosse nascosta in qualche locanda? Se anche lei la stesse cercando?
La ragazza si fermò e riprese fiato, poi si ricordò di una cosa così importante ma che aveva dato per scontato.
- Io... sono una custode - disse voltandosi indietro.
Lei aveva il Keyblade, poteva usarlo per difendersi e non ci aveva ancora pensato.
Chiuse gli occhi e protese il braccio in avanti e da esso invocò la Catena Regale.
Decise di affrontare i nemici, di difendersi, di lottare pur di ritrovare Rein ad ogni costo.

- Kuja! - una voce lontana lo chiamò, e finalmente incrociò lo sguardo di Daga.
- Daga! Cosa stai facendo qui? - domandò Kuja raggiungendo la Regina che si era nascosta in una locanda insieme ad altri civili.
- Ho cercato di seguire Mikoto, era uscita da sola, ma l'ho persa di vista e le persone hanno cominciato ad impazzire... mi ricorda 17 anni fa... - disse la regina timorosa.
- 17 anni fa... no - disse Kuja ricordandosi tutto, ma soprattutto Xehanort - Dobbiamo trovare Mikoto -
- Regina Daga! - esclamò una piccola figura correndo verso i due.
Kuja la riconobbe: era la sorella di Erin, si era nascosta anche lei.
- Torna dentro, aspetta che tua sorella arrivi! - esclamò la Regina, ma Rein l'aveva già raggiunta.
- Ho detto ad Erin di andare al castello, sarà già lì - disse Kuja alla più piccola, che già pensava di raggiungere la sorella maggiore, ma avventurarsi da sola era un pericolo al momento.
- Andiamo a cercare Mikoto, poi torneremo a prendere Rein e la porteremo al castello - propose Daga, poi si voltò verso Rein e le disse dolcemente - Resta lì dentro insieme agli altri finché non veniamo a prenderti, va bene? -
- Va bene - annuì Rein - Grazie Regina Daga - e tornò nella locanda.
- Daga, dobbiamo stare attenti, non sappiamo ancora con certezza cosa stia succedendo - disse Kuja - Beatrix e Steiner stanno setacciando la piazza centrale, andiamo lì -
- Va bene - rispose Daga invocando il suo scettro - Per precauzione -

Le strade erano meno trafficate, le persone spaventate si erano rifugiate nelle proprie case, alcuni sfortunati erano rimasti fuori, ma non avevano un bel aspetto.
La piazza era vicina, e non si sentiva trambusto: che fosse finalmente finito il caos?

- Oh Dio... - sussurrò Kuja vedendo Steiner a terra sanguinante.
Daga si paralizzò dalla paura, poi vide Beatrix in ginocchio davanti ad una figura alta con un cappello in testa accanto ad una figura più bassa.
Daga riconobbe subito Mikoto, ma cosa ci faceva lì immobile davanti a Steiner e Beatrix in quelle condizioni?
La shogun si voltò cercando di parlare, ma la grossa ferita al torace non glielo permetteva dallo scioc.
Kuja riconobbe l'altra figura, si erano incontrati un anno prima.
Ardyn Izunia.
Daga fece un passo per raggiungerli, ma un secondo dopo Mikoto pugnalò Beatrix alla schiena finendola.
- Mi spiace abbiate dovuto assistere - disse Ardyn - È il prezzo da pagare, per farvi capire cosa succederà -
Nessuno dei due riusciva a parlare, solo a fissare quello spettacolo raccapricciante.
- Ora sono io il capo, obbedirete a me dato che se non lo farete... vi succederà questo - proseguì Ardyn indicando i corpi di Steiner e Beatrix.
Daga stringeva talmente forte i pugni che dai suoi palmi usciva un po' di sangue, Kuja se ne era accorto ma non riusciva a parlare.
- Perché? - disse la regina.
- Perché? - Ardyn rise, seguito da una risata inquietante di Mikoto.
- Mia cara, come ho detto, è il prezzo da pagare -
- PER CHE COSA? - urlò a squarciagola Daga.
Ardyn fece un passo avanti - È una rivincita - ancora quel sorriso angosciante.
Daga non aveva più le forze per parlare, ma aveva un brutto presentimento.
- Oh, ricontate un po' gli abitanti, qualcuno mancherà all'appello - concluse Mikoto andandosene assieme ad Ardyn.
Kuja rimase immobile a guardare i due andarsene, mentre Daga cadde in ginocchio davanti ai corpi morti dei due che l'avevano sempre protetta come una figlia.
- Kuja... andiamo a casa - disse Daga ancora in lacrime disperata.
Kuja annuì e si avvicinò a lei - Va bene - si limitò a rispondere, ancora con lo sguardo perso ma diretto verso Beatrix e Steiner.

La strage è appena iniziata.
Rip Beatrix e Steiner 💔
- Giulia

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