12.Nessuno deve restare solo

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Chloe e Noctis si allenavano determinati, ma con il pensiero fisso di salvare Gladio.
Mentre il vento si alzava, una voce familiare veniva verso di loro.
Noctis si fermò, vedendo Iris avvicinarsi a loro seguita da Prompto che cercava di fermarla e parlarle.
- Ragazzi, ci ho provato - disse il biondo, mentre Iris arrivò ad un centimetro da Noctis in lacrime.
- È vero? - domandò - Gladio è stato rapito? -
Tutti rimasero pietrificati, senza saper cosa dire.
Il principe fulminò subito Prompto, pensando che fosse stato lui ad aver fatto la spia.
- Non è stato lui - disse Iris - Vi sentivo parlare -
Chloe sospirò, pensando a cosa inventarsi, ma ormai era venuto tutto a galla.
Era ora di dirle la verità?
- Iris - disse Noctis - Ascoltami, devi fidarti di noi -
Iris strinse i pugni, quasi in preda ad una crisi di pianto - No! Voglio rivedere Gladio! -
- Lo troveremo - intervenne Chloe calma - Devi fidarti di noi, davvero. Troveremo Gladio, ma tu ora devi restare qui -
Iris non riusciva a parlare, piangeva singhiozzando e basta.
Chloe capiva come dovesse sentirsi, come quando aveva perso Blue... per quel motivo non avrebbe lasciato andare nemmeno Gladio.
•••
Erano giorni che Aqua restava in silenzio da sola a pensare, e Terra e Ventus non sapevano come comportarsi dato che non l'avevano mai vista in quello stato.
La guardiana aveva un terribile presentimento per la sua amata Radiant Garden, sentiva che qualcosa di orribile sarebbe accaduto, già lo aveva intuito dalla morte di Kairi.
Ancora non riusciva a realizzare: la dolce Kairi, che aveva incontrato quando era solo una bambina... era volata via, per chissà cosa...
Aqua non avrebbe permesso che sarebbe successo qualcosa alle sue persone care, le avrebbe difese a costo della sua stessa vita.
Una maestra del Keyblade doveva essere pronta a tutto, ad ogni catastrofe possibile.
- Aqua - la chiamò Ventus - Alexandria è in contatto con noi -
I due raggiunsero la sala delle comunicazioni, e insieme a Terra andarono davanti al grande schermo per le telecomunicazioni.
Su di esso apparvero Gidan e Daga, non sembravano affatto avere una bella faccia.
- I nostri saluti - disse Terra.
- Salve, ci dispiace contattarvi all'improvviso ma la situazione nel regno è terribile - disse Daga stringendosi nelle spalle.
I tre guardiani rimasero in silenzio ascoltando i due sovrani.
- Ardyn Izunia è tornato, e ha fatto una strage qui, insieme ad un'altra persona... - proseguì Gidan.
Aqua rimase a bocca aperta: Ardyn? Era tornato davvero? - Cosa è successo? -
- Alcuni abitanti sono impazziti, altri sono morti... sembra che siano malati, hanno la pelle di uno strano colore e dicono cose senza senso - spiegò Daga - Ardyn... ha anche ucciso delle persone, e una ragazzina è sparita -
Ventus scosse la testa - Sappiamo poco di Ardyn, ma conosciamo le voci sul suo potere -
- Penso che per prima cosa dobbiamo andare ad aiutare Alexandria - intervenne Terra, ma Daga sembrava preoccupata per loro - Non voglio che altre persone rischino la vita -
- Non si preoccupi maestà - disse Aqua - Ci lasci aiutare il regno, la prego -
Gidan annuì - Accetteremo volentieri il vostro aiuto -
La chiamata si concluse, i tre guardiani erano pronti a tornare in azione per aiutare le persone a sconfiggere l'oscurità.
•••
Ienzo rimase scioccato nel vedere quelle analisi, era come se i cuori di Sora e Riku fossero avvolti da delle catene oscure che si diffondevano in tutto il corpo fino ad incatenare anche il cervello.
Non aveva mai visto qualcosa di simile, come poteva succedere una cosa simile?
- Sora! - urlò Riku dall'altra stanza.
Ienzo corse dai due ragazzi e vide Riku e Sora per terra: l'albino teneva tra le braccia l'amico che sembrava messo peggio del solito: le vene nere sul viso erano molto più evidenti, la carnagione variava dal bianco al nero.
- Io... io chiamo aiuto, cerca di tenere Sora sveglio - disse Ienzo sbiancando e correndo fuori.
Sora sentiva le forze abbandonarlo, vedeva tutto sfocato e sentiva a malapena la voce di Riku che cercava di tenerlo sveglio.
- Sora? Sora guai se mi lasci anche tu ok? - disse Riku cercando di non piangere, odiava dover piangere, per di più davanti ai suoi amici.
Doveva farsi vedere forte, in grado di gestire la situazione e di poter aiutare il suo amico.
Non avrebbe permesso a nessuno di portargli via anche lui, dopo Kairi... non poteva perdere Sora.
- Riku... - sussurrò Sora - Non voglio morire -
- Non moriremo idiota! - esclamò l'albino - Non pensarlo nemmeno! -
Sora sforzò un sorriso, cercava sempre di farlo quando Riku era giù, ma quella volta sapeva che non avrebbe aiutato molto sorridere.
Il castano cominciò a perdere sangue dal naso, ma era di un colore più scuro del normale, e per di più usciva rapidamente.
Sora iniziò a tossire, ma Riku afferrò in tempo la stoffa bianca del lettino medico e la strappò, Sora la posò sul naso stringendo forte.
- Stanno arrivando Sora, tranquillo - disse Riku.
La presa al naso si fece più debole, non resisteva più, le palpebre si chiusero da sole e sentì soltanto un urlo prima del buio.

Ora mi odierete... o forse no?
Ops
Al prossimo capitolo hehehe
- Giulia

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