CAPITOLO 6

2.3K 133 6
                                    

Le settimane passano in fretta e la mia ripresa è miracolosa: le ultime visite mediche hanno dato ottimi risultati, la mia salute è migliorata, le forme hanno ricominciato a farsi notare e il sorriso ha riconquistato il mio viso, ormai non più scarno, mentre la pelle ha riacquistato il suo colorito originale. La forza è tornata a farmi visita, mentre la stanchezza è stata cacciata dall'intero corpo, tornato più sano e bello di prima.

"Sono veramente fiera di te Skylar...hai preso due chili in quattro settimane e ce la stai mettendo tutta per ogni singola cosa che fai. Sei un dono del cielo, stella" Yeri si complimenta, tenendo a stento le lacrime i gioia che minacciano di rigarle il viso da un momento all'altro.

"Grazie Yeri, ma non riesco a stare ferma, sono troppo agitata!" esclamo in preda all'esasperazione.

"Su, respira profondamente e prenditi il tempo che ti serve. Ti aspetto in macchina"

Esce di casa, lasciandomi sola. Ho veramente paura di tornare alla Big Hit, ho il terrore di poter fallire nuovamente o, peggio ancora, di essere buttata fuori prima ancora di raggiungere l'ufficio del direttore.

"Ok, calma Sky...puoi farcela" dico a me stessa, convincendomi di ciò che sto per fare il più possibile.

Raggiungo l'auto ed una volta dopo essere salita, Yeri mette in moto e dà il via al viaggio più ansioso della mia vita.

"Ma Amy?" chiedo, cercando di pensare il meno possibile a ciò che accadrà.

"Dalla nonna, la vado a prendere subito dopo aver riportato te a casa" mi dice la mia infermiera, non distogliendo lo sguardo dalla strada.

Il viaggio sembra durare troppo poco e senza darmi il tempo di realizzare ciò, mi ritrovo davanti alle porte della Big Hit.

"Cazzo" sussurro a denti stretti, sentendo le gambe farsi molli, ma mi costringo a tenere alta la testa e avanzare senza esitazione, sorpassando l'ingresso e arrivando alla sala principale. C'è un viavai di segretari e inservienti, ma tutti si fermano, posando lo sguardo su di me, una volta dopo essersi accorti della mia presenza nella stanza: mi fissano con gli occhi sgranati, chi anche con la bocca leggermente aperta per lo stupore, mentre altri sorridono, facendomi un cenno di saluto col capo o con la mano.

"Bentornata, SKylar"

Mi distraggo dai miei pensieri e osservo la slanciata figura di Bella, davanti a me, sorridente e con un'espressione che lascia trasparire un pizzico di complicità.

"Ciao Bella, come procede qui?"

"Oh sai, è stato tutto molto monotono da quando te ne sei andata, insomma, una ragazza è molto più difficile da accontentare di sette ragazzi" risponde, facendomi l'occhiolino.

"Ma se quei bambini sono più capricciosi di venti ragazzine messe insieme" sentiamo dire da uno dei segretari, scoppiando a ridere seguite da tutti i presenti.

"E' bello rivederti tesoro" mi abbraccia, lasciando perdere i modi formali e stringendomi forte, facendomi quasi soffocare.

"Anche voi mi siete mancati tutti. Bella, ho bisogno di vedere il direttore, devo tornare a far parte di quel gruppo." dico decisa.

La vedo spostarsi di lato e lasciarmi spazio verso il corridoio che conduce all'ufficio del capo.

"Prego signorina" mi fa un piccolo inchino, ridacchiando.

Raggiungo la porta, ma prima che io possa entrare, mi sento chiamare dalla segretaria.

"Ricordati che siamo dalla tua parte, SKylar" mi dice Bella, alzando i pollici in su.

Accenno ad un grazie, per poi prendere un respiro profondo e bussare.

"Avanti"

Ci siamo.

"Che cosa c'è Bel-oh, buongiorno Skylar" il direttore mi fissa, perplesso dalla mia presenza.

"Buongiorno, direttore"

"In cosa posso esserti d'aiuto?"

"Potrebbe riunirmi alla mia famiglia, lei che ne pensa?"

"Assolutamente no, Skylar. Sai cosa è successo due anni fa e non voglio che questo riaccada."

"Signore"-prendo un respiro profondo per mantenere la calma-"le ricordo che lei ha deciso di scegliermi come nuovo membro, lei ha portato a questo, lei ha avuto l'idea, lei ha creato tutto e la colpa non è mia, non del tutto almeno. E' stato un esperimento, questo è vero, ma perché rovinare tutto per un semplice errore? So di essere stata un'irresponsabile e una stupida, ma signore, i ragazzi sono la mia famiglia, i miei fratelli, coloro con cui voglio passare giornate intere a non far nulla su un divano, come a viaggiare di città in città, esplorando l'intero mondo e facendo musica. Questo è il mio sogno e, se non ricordo male, lei è stato il primo a dire che fossi fatta per questo tipo di cose, vorrebbe forse contradirmi? Capisco gli sbagli, accetto le punizioni, mi faccio privare di tutto ciò che volete, ma non dei ragazzi. Non della mia seconda famiglia, l'unica che ormai mi è rimasta" sputo tutto e quando finisco, sento un lacrima amara scorrere lungo la mia guancia.

Il direttore mi guarda attentamente, soppesando le mie parole una per una., per poi lasciarsi andare sulla sedia e prendendosi la testa fra le mani.

"Cosa devo fare con te..."-sussurra disperato-"va bene Skylar: potrai avere una seconda possibilità, ma le cose andranno diversamente. Non ti sto dicendo che da oggi fai di nuovo parte dei Bangtan, ma ti sto offrendo l'opzione di partecipare a delle selezioni che si terranno fra un paio di giorni qui alla Big Hit e, se fra tutti i Trainees riuscirai a spiccare e a dimostrarmi che hai ancora quel talento che io ho intravisto in quella piccola ragazzina trovata due anni fa seuta a quel pianoforte in quel piccolo negozietto del centro commerciale, sarai di nuovo dei nostri"

A quelle parole il mio cuore comincia a raddoppiare il battito. Non mi aspettavo di essere convincente e soprattutto, non pensavo di riuscire a farcela! In questo momento vorrei soltanto saltare sul tavolo e darmi ad una danza pazza, ma mi trattengo, mostrandomi determinata a farlo.

"Non la deluderò, signore" mi alzo e dopo essermi inchinata apro la porta dell' ufficio, facendo cadere a terra sette ragazzi e una dozzina di segretari.

"Ma che cosa?!"

"Oh, ehi guarda chi si rivede! Esclama Bella, alzandosi immediatamente e aiutando i ragazzi a rimettersi in piedi, assieme al resto degli impiegati.

"Mi spiegate cosa stavate facendo?" chiedo, incrociando le braccia e attendendo una risposta credibile.

"Noi ecco...stavamo cercando di capire da dove provenisse un rumore strano" si inventa Jimin e tutti quanti lo assecondano, ma vedendo la mia espressione accigliata, si arrendono.

"Va bene, Bella ci ha informati della tua presenza nell'ufficio e così abbiamo deciso di ascoltare la conversazione...sai quanto siamo curiosi!" piagnucola, venendo ad abbracciarmi e dandomi dei leggeri colpi sulla testa.

"Jimin! Lasciami!" dico spintonandolo.

"Quindi credo abbiate capito come si andranno svolgendo le cose" mi rivolgo a tutto il gruppo, che annuisce.

"Bene, allora ci vediamo tra due giorni" concludo, lasciandoli spiazzati ed uscendo dalla Big Hit.

Entro in macchina e finalmente mi lascio rilassare sul sedile, improvvisamente comodo.

"Allora?" chiede Yeri curiosa.

"E' solo l'inizio, ma ce l'ho fatta"

"Uh, quindi devo cominciare a servirti come una vera VIP?" chiede, sognando a occhi aperti.

"Oh si, per domani mattina brioches calde e una tazza di cioccolata calda, grazie" rispondo, stando al gioco.

Ridiamo per un paio di minuti, fra battute e pacche sulla schiena, poi Yeri mette in moto e sfrecciamo per le strade di Seoul.

THE 8TH MEMBER 2 (BTS FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora