4. Musica Rock

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Caroline si svegliò, ma non ne voleva proprio sapere di aprire gli occhi ed essere catapultata nel mondo reale.
Non riusciva a credere di essere davvero uscita con Niklaus Mikaelson.
Temeva che i giorni seguenti sarebbero stati una seccatura, che lui non avrebbe fatto altro che starle tra i piedi in maniera irritante.
Alla fine fu costretta ad aprirli a causa di una telefonata.
Si mise sedere sul letto ed afferrò il suo Smartphone, leggendo il nome sul display e pregando qualsiasi creatura sovrannaturale, inclusi tutti gli dei possibili, che non si fosse trattato di Klaus.
Stefan.
Tirò un sospiro di sollievo non appena lesse una esse iniziale, anziché una kappa, e si affrettò a collegare quella consonante al resto delle lettere sul display, formando il nome del suo migliore amico.
Rispose alla chiamata.
«Ehi, Stefan!» sorrise.
«Caroline, mi spieghi cosa è successo ieri sera?» chiese lui calmo e piuttosto incuriosito.
Il cuore della vampira mancò un battito, ma rimase composta.
«Klaus» si limitò a dire, dopo aver fatto una pausa.
Diventarono entrambi seri.
Il vampiro fissò un punto, dritto di fronte a sé, tremendamente di mal umore, tenendo una mano in tasca.
«Ti ha fatto qualcosa?»
«No lui...» sospirò «Mi ha invitata a cena, dopo che l'ho incontrato alla cava; lui ha insistito molto e...»
«E tu hai accettato» si affrettò a concludere lui, come se fosse scontato.
La ragazza sospirò annuendo, nonostante Stefan non potesse vederla.
«Non ti eri dimenticata di lui? E che ci faceva alla cava?»
«Si, ma lui ha insistito perché io andassi a cena con lui...» rispose solo alla prima domanda, rimanendo poi in silenzio.
«Perché era alla cava?» ripeté il vampiro con pazienza.
«Ecco... non ne ho idea» mentì la ragazza, non era molto brava ad occultare la verità, ma Stefan le credette e rimase in silenzio.
«Credi che dovremmo iniziare a preoccuparci?» chiese lei dopo degli imbarazzanti istanti di silenzio.
«Si, è Klaus. Non si presenta mai da qualcuno, se non vuole qualcosa in cambio. Una cena, una maledizione da spezzare o sangue di doppelgänger, è meglio che restiamo allerta» esclamò lui serio, come se conoscesse i modi di fare di Klaus come le proprie tasche.
«D'accordo...» lei si sforzò di sorridere, poi terminò la chiamata con un movimento del pollice, poggiò il telefono sul comodino e sospirò, guardando l'armadio.
Sospirò e prese il diario, poggiato sul comodino accanto al letto.
Afferrò anche la penna blu, aprì il quadernino blu ed iniziò a scrivere.

"Caro Dario,
Ieri è stata una una giornata a dir poco... strana.
Ironico come alla mattina avessi scritto delle mie riflessioni riguardo Klaus Mikaelson e il pomeriggio lo abbia incontrato alla cava.
Si é presentato alle mie spalle, dopo essere uscita dall'acqua.
È stato insistente.
Inizialmente non volevo neanche vederlo, ma lui ha insistito affinché non lo ignorassi e mi ha invitata a cenare con lui.
Ho pensato che se gli avessi concesso quella cena avrebbe smesso di essere così insistente e che se ne sarebbe tornato da dove era venuto.
È stupido da parte mia, lo so. Dovrei aver imparato la lezione, ma la speranza è l'ultima a morire, no?
La sera è stato piuttosto dolce. Tipico di lui." si fermò per qualche istante.
Sollevò la punta della penna a sfera dalla superficie liscia del foglio bianco e guardò un punto fisso.
Riflesse. Non voleva ammettere a sé stessa che gli era piaciuto il modo in cui l'aveva corteggiata, i suoi fascinosi modi di fare e di parlare.
Pensò che se avesse scritto il contrario di quello che pensava si sarebbe convinta che quella fosse la realtà.
"Era patetico il modo in cui mi parlava. Sono andata avanti, non mi sono fatta intenerire dai suoi discorsi." non lo ammise a sé stessa, ma nessuno l'aveva mai corteggiata in quel modo e inconsciamente che le piaceva, la faceva sentire importante ed apprezzata.
"Spero che smetta di starmi attorno."
Chiuse il quadernino e lo poggiò sul letto.
La sua mente voleva che lui andasse via, in modo tale che lei potesse avere una vita senza problemi, che finisse il college senza Ibridi Originali tra i piedi; ma i sentimenti non concordavano.
Loro volevano che Klaus continuasse a farla sentire importante.
Come al solito, quando si trattava di quell'uomo in particolare, era decisa a dar retta alla sua testa.

The Light To His DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora