32. Cause I'm just a mess you don't wanna fix

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RIDLEY'S POV

Non avevo il coraggio di voltarmi.

Sentivo solo la pioggia, un rumore continuo ed incessante e nient'altro.

Il vialetto di casa era così vicino, ma così lontano...

Mi girai.

I capelli bagnati gli ricadevano sul viso, l'espressione severa non coinvolgeva gli occhi, quegli splendidi occhi nocciola che non erano capaci di mentire, non quando guardavano me.

-Sei indeciso? - Bisbigliai.

Iniziò a camminare nella mia direzione, senza spostare lo sguardo da me e quando mi ebbe raggiunta mi mise le mani sui fianchi attirandomi a sé e le sue labbra si posarono sulle mie: i nostri corpi combaciavano perfettamente, come due tessere di uno stesso puzzle, due frammenti persi, lontani dal resto, mancanti, ma uniti.

Le mie dita correvano lungo il suo collo, gli sfioravano il mento ispido, si aggrappavano alla sua nuca, al bordo della camicia. Le mani ai lati del mio volto mi facevano bruciare la pelle.

Ci staccavamo solo per riprendere fiato, ma i baci non ci bastavano più.

Senza spostare la bocca dalla mia mi fece segno di aggrapparmi alle sue spalle e mi sollevò da terra, le gambe attorno al suo bacino.

L'acqua smise di rigargli il viso una volta sotto la tettoia di casa, ma piccole gocce trasparenti gli erano rimaste tra le ciglia e altre ne scendevano dalle punte dei ricci.

Mi lamentavo sempre della pioggia: i mezzi di trasporto erano più lenti e affollati, la giacca anti-vento elettrizzava i capelli, l'ombrello si incastrava dappertutto e se serviva non l'avevo mai. "Il mondo si ferma quando piove" mi aveva detto una sconosciuta alla fermata dell'autobus una volta "eppure è solo acqua, no?" e io non avevo colto il significato di quella frase, non prima di vedere Shawn bagnato fradicio davanti alla porta di casa: ero una goccia insignificante su quasi otto miliardi eppure davanti a me avevo il mondo, un mondo bellissimo con i capelli spettinati e le guance arrossate.

-C'è Chris? - Chiese rimettendomi con i piedi per terra.

-No, è a dormire da Bill - 

Non feci in tempo ad inserire le chiavi nella serratura che mi riprese in braccio chiudendo la porta con il piede.

La sua lingua cercava la mia, le mie mani le sue, sentivo battere il mio cuore insieme al suo.

Ci guardammo negli occhi.

-Stiamo facendo la cosa giusta? - Era la mia voce, ma non ero sicura di poterla controllare.

L'espressione di Shawn si spense, come se fosse a un passo dal crollo, le sopracciglia si aggrottarono leggermente in un'espressione di resa.

-Menti - Gli dissi - Mentimi Shawn, dimmi una bugia - Non volevo pensare al futuro.

-Sarà tutto più semplice, domani mattina ci sveglieremo e sarà tutto sistemato -

-Un'altra - Lo supplicai.

-L'amore è l'unica cosa che conta - La camicia bianca e bagnata gli si era attaccata al corpo, ero gelosa persino di quel lembo di tessuto, volevo che sparisse il prima possibile.

-L'ultima - Sussurrai contro le sue labbra.

-Non ti amo - 

Mi era sembrato di tornare a respirare.


Song: No Goodbyes - Dua Lipa

SHAWN'S POV 

Do I Ever Cross Your Mind? || Shawn Mendes ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora