SHAWN'S POV
La guardavo attraverso la vetrina sorridere ai clienti. Non avevo pensato ad altro se non a quegli occhi scuri e profondi dopo la conversazione con Josh. Avevo le scarpe piene di sabbia, mi sanguinava la faccia e probabilmente avevo anche un occhio nero: non avevo pianificato di farmi vedere in certe condizioni da lei.
Alzò gli occhi nella mia direzione mentre sparecchiava un tavolo. Quando mi vide si fermò, abbandonò lo strofinaccio e corse fuori.
- Che diavolo hai fatto?! - disse travolgendo la porta d'entrata.
- Dovresti vedere l'altro tizio - Scherzai, ma lei non rise.
RIDLEY'S POV
Gli appoggiai delicatamente entrambe le mani sul viso, costringendolo a girare il mento prima a destra poi a sinistra. Lo presi per mano, così istintivamente e lo trascinai nelle cucine.
- Sapevo che non dovevo venire... Non volevo disturbarti mentre lavori, non è niente, davvero... - Blaterò.
Lo feci sedere su una sedia mentre aprivo la cassetta del pronto soccorso.
- Spero che ne sia valsa la pena almeno - Sussurrai tra i denti.
- Che hai? - Mi chiese.
"Che hai? Potevi farti male sul serio, brutto imbecille!" pensai.
- Non mi piace la violenza, ecco tutto... - Lasciai cadere le braccia in grembo sedendomi di fronte a lui.
Shawn si sporse in avanti prendendo le mie mani tra le sue, i suoi occhioni nocciola fissi nei miei. Tutto quel contatto mi generava una strana sensazione alla bocca dello stomaco, un brivido si propagò in tutto il mio corpo.
Avvicinò il suo viso al mio, lentamente, senza smettere di guardarmi, ma io mi alzai di scatto dalla sedia. Presi il disinfettante ed indugiai un secondo fingendo di leggere l'etichetta mentre cercavo di far fermare il tremolio delle mani. Quando mi girai, lui stava sorridendo.
- Interessante la composizione dell'acqua ossigenata vero? Chi l'avrebbe mai detto? Acqua e ossigeno, geniale no? -
- Sta zitto, teppistello - Risi.
Passai il tovagliolo imbevuto sul suo labbro inferiore più delicatamente possibile, il bruciore gli fece chiudere gli occhi. Soffiai come ero abituata a fare con Chris quando tornava a casa da scuola con le ginocchia sbucciate. Shawn diventò improvvisamente rosso in faccia.
- Anche mia madre fa così -
- Ti ricordo tua madre? - Chiesi con il viso a pochi centimetri dal suo.
- Decisamente no - Mi spostò una ciocca dietro l'orecchio.
Avevo le guance in fiamme ed una strana scossa elettrica mi fece tremare le ginocchia.
L'entrata furibonda del mio capo interruppe il nostro contatto:
- E' così che si lavora forse? Le effusioni ve le potete scambiare nella pausa, LONTANO da qui! I clienti aspettano e la tua collega mi chiama disperata per dirmi che sta gestendo il negozio da sola! Io ti pago, stellina! E non credere che sia facile mantenere il Bubbles! Per questa volta passi, ma prova a lasciarmi nella merda un'altra volta e dovrai fare le valige! E sappiamo entrambi che ti serve questo lavoro -
Mi girai istintivamente per bloccare Shawn con il palmo della mano: si era alzato e sembrava pronto a spaccare la faccia a Martin, i suoi occhi arrabbiati erano uno spettacolo.
Uscimmo dalla cucina, il locale era vuoto e Mariah rideva in un angolino giocando al cellulare. "Disperata", quella stronza.
Shawn non riuscì a trattenersi, era fatto così, le ingiustizie gli provocavano un malessere fisico.
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Do I Ever Cross Your Mind? || Shawn Mendes ||
FanficUn ragazzo si innamora di una ragazza, semplice. A volte però il passato è più presente di quanto vorremmo, a volte l'amore non basta e anche la magia più bella si spegne sotto il peso della vita vera. Forse lei non era poi così speciale, forse lui...