Quei singhiozzi gli tolsero quasi il respiro facendolo diventare sempre più irregolare.
Poggiò i suoi gomiti sulla superficie di fronte a lui e si prese il viso tra le mani, si strofinò il viso e cominciò a rielaborare quello che vide poco prima.
Non riuscì a pensare molto lucidamente a causa dell'effetto delle pillole e poco dopo si addormentò con il viso tra le braccia.
Nel frattempo nella stanza Jimin e il suo ragazzo erano ancora con lo sguardo fisso a terra per l'imbarazzo.Il silenzio stava diventando davvero opprimente finché il ragazzo dai capelli colorati non decise di rompere quella tensione.
"Hei, amore...come stai? Come...ti senti? Mi dispiace non essere venuto prima ma non sapevo dove fossi..."
"Yoongi non ti preoccupare, ho letto i tuoi messaggi giusto sta mattina quindi tranquillo... Sto bene e mi riprenderò presto"
rispose il minore.
"Sono felice che non ti sia successo nulla di grave, non ce l'avrei fatta a stare senza di te... spero che tutto passi in fretta e che tu possa tornare a casa con me..."
disse il maggiore con gli occhi lucidi, Jimin gli rispose con un lieve sorriso e tirò la mano del ragazzo per farlo avvicinare di più a sé stampandogli un tenero bacio sulle labbra
"Non ti lascierei da solo per niente al mondo perche io ti amo e sei l'unica cosa che mi resta...quindi non lasciarmi solo anche tu...ti prego ho bisogno di te".
Jimin si strinse in un abbraccio bisognoso con il maggiore che lo accolsetra le braccia per dargli protezione e gli sussurrò piano all'orecchio
" io non ti lascerò mai, non pensare neanche per un secondo che io ti possa lasciare solo, ti amo Park Jimin".
Jimin e Yoongi stettero insieme finché verso le 19:50 non arrivò un infermiera che svegliò i due ragazzi che stavano dormendo mano nella mano.
Yoongi prese il giubbotto e lasciò un bacio sulla fronte del fidanzato per poi salutarlo
"buonanotte, a domani jiminie ti amo"
per poi sparire dietro quella porta bianca.
Anche Jungkook fu svegliato dalla sua infermiera che gli ricordò di andare a fare il giro di controlli serale, e si alzò di scatto guardando l'ora e vedendo quanto tardi fosse;
prese le cartelle cliniche che erano impilate sulla scrivania e uscì dalla stanza.
Dopo aver controllato quasi tutti i pazienti gli rimase da controllare solo una stanza : la 203.
Arrivato davanti a quella porta tentennò prima di entrare, ripensando alla scena del bacio, si tirò un piccolo schiaffetto per darsi coraggio, fece il suo solito sorriso da coniglio ed entrò.
Vide un Jimin dormiente tutto sudato e con la maglietta mezza alzata che lasciava intravedere l'addome ben definito del ragazzo anche se ricoperto di bende e rimase a godersi quella visione paradisiaca per alcuni attimi.
Decise di prendere una pezza per asciugargli il sudore, prendendola dal bagno e avvicinandosi al paziente.
Quando si trovò di fronte a lui lo guardò attentamente per studiare i suoi lineamenti a dir poco perfetti mentre cominciò a togliere il sudore dalla sua fronte.
Jimin d'istinto afferrò il braccio del dottore avvicinando il suo viso lasciando pochi centimetri a dividere le loro labbra.
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I'll save you
FanfictionQuella mattina era tutto confuso tra urla, pianti e terrore. Jimin non si sarebbe mai potuto dimenticare di quella orribile esperienza...