Yoongi non riusciva più a trattenersi e cominciò a baciare il collo del minore con foga e sentì quest'ultimo emettere dei versi.
Quei versi però non erano i suoi soliti ansimi, il che gli fece alzare la testa per vedere cosa non andava.
Il verso era un leggero russare che proveniva dalla bocca di Jimin ormai addormentato.
Il maggiore rimase incredulo davanti a quella scena che però gli strappò un sorriso per la sua tenerezza.
Alla fine rinunciò e si coricò vicino a lui abbracciandolo e stringendolo a se cosi dopo poco si addormentò anche lui.
A casa di Jungkook invece regnava l'ansia, si ansia perché Jimin lo aveva cercato di sua iniziativa e addirittura invitato a casa sua!
Appena rilesse il messaggio di Jimin chiamò ovviamente il suo migliore amico per raccontargli tutto sembrando una ragazzina isterica di 13 anni.
Cominciò a farsi mille seghe mentali su come vestirsi, cosa dire, come muoversi e peggio ancora come resistere dal toccare il maggiore data la presenza di Yoongi.
Hoseok era cosi contento che il minore fosse cosi felice anche se agitato, che alla richiesta di accompagnarlo non poté rifiutare.
D'altronde Jungkook gli aveva affidato un compito arduo: quello di dargli consigli e aiutarlo a non sembrare un cretino e di impedirgli di fare cose strane con Jimin.
Jungkook era talmente euforico che si scordò dei regali che il maggiore gli ricordò prima di attaccare.
Cosi in fretta e furia prese il portafogli e le chiavi ed uscì in cerca di regali.
Passò in alcuni negozi per cercare un regalo anche per l'amico che trovò facilmente, delle Action figure dato che amava collezzionarle, mentre per Yoongi scelse un buon vino non sapendo i suoi gusti.
Il regalo di Jimin invece era qualcosa di particolare, un bracciale bianco con una pallina nera che faceva coppia con il suo nero con la pallina bianca come lo yin e yang.
Voleva in qualche modo far capire a Jimin che una parte di sé gli apparteneva e che anche lui custodiva una parte sua dentro di sé.
Poi tornò a casa soddisfatto degli acquisti e si sedette di fronte al suo armadio per scegliere i vestiti che si sarebbe messo per andare a casa di Jimin mentre sgranocchiava qualcosina.
Fu un impresa ardua dato che ci teneva a fare bella figura ma non voleva essere fuori luogo.
Alla fine ci rinunciò e optò per chiedere un consiglio all'amico l'indomani.
Era cosi agitato che decise di rilassarsi facendo un bagno caldo mentre mangiava dei popcorn.
Per poco non si addormentò nella vasca e ormai assonnato uscì mettendosi il pigiama per andare a dormire.
Appena si mise a letto però gli passò il sonno, cosi prese il telefono e cercò qualche canzone su YouTube e cominciò a canticchiare.
A Jungkook piaceva molto cantare, infatti era solito farlo ovunque si trovi per rilassarsi e svagare la mente.
Gli ritornarono alla mente tutte le canzoni che cantava per Jimin e canticchiò la sua preferita, quella che scrisse per lui, mentre lentamente le sue palpebre si fecero pesanti e si addormentò con un sorriso nostalgico sulle labbra.
La mattina seguente si svegliò abbastanza rilassato e aspettando l'arrivo dell'amico preparò la colazione.
Quando finalmente arrivò Hoseok mangiarono e parlarono un po, ovviamente Jungkook era agitato per la sera ma il maggiore riuscì a calmarlo.
Passarono tutto il pomeriggio a scegliere i vestiti che si sarebbero messi e alla fine Jungkook optò per una felpa rossa oversize con una canottiera a righe rossa e bianca e degli jeans attillati neri.
Hoseok invece optò per un maglione grigio, dei jeans neri attillati e come tocco di classe una fascia di seta nera al collo.Per l'occasione il giorno prima andò dal parrucchiere per cambiare colore di capelli e se li fece biondi con una leggera sfumatura di rosa.
Si truccacono e si acconciarono per poi avviarsi a piedi verso casa di Jimin che non era molto distante dalla casa del minore.
Jungkook cominciò a tremare dalla agitazione e Hoseok se ne accorse e si fermò per prendergli le mani e stingergliele.
"Kookie, sta tranquillo sei perfetto e non ce niente che non vada.
Jimin sai com'è fatto quindi rilassati."Quando finì di parlare lo prese sotto al suo braccio e ricominciarono a camminare fino arrivare al vialetto della casa.
Arrivarono alla porta e il maggiore senza indugiare suonò il campanello e dopo poco la porta si aprì e il cuore di Jungkook si fermò per un istante.
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I'll save you
FanfictionQuella mattina era tutto confuso tra urla, pianti e terrore. Jimin non si sarebbe mai potuto dimenticare di quella orribile esperienza...