«tre»

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Diana era confusa, più di quanto potesse esserlo normalmente. Ma si trattava di Bill Skarsgård, magari per quest'ultimo quel bacio non contava neanche più. Così decise di lasciarsi tutto alle spalle con un sospiro, avrebbe dovuto concentrarsi su come rendere Bill una persona migliore, e non cercare di peggiorarlo.

Lui sapeva che non avrebbe dovuto baciarla, ma le labbra di Diana erano una vera e propria tentazione per tutti, e Bill doveva ammettere di desiderarle già da un po'. E magari anche in un posto che non fosse la sua bocca.

Si evitarono per un bel paio di giorni, fin quando Bill non bloccò Diana tra il suo stesso corpo slanciato e il muro della vecchia scuola, subito dopo la fine dell'intervallo. Lei provò a spostarlo e balbettò senza volerlo qualcosa come «Se mi trattieni ancora per molto farò tardi».

Bill si abbassò alla stessa altezza dell'altra e la guardò negli occhi. Diana voleva tanto distogliere lo sguardo o nascondere il viso dietro ad una ciocca di capelli, ma gli occhi di lui erano particolarmente magnetici.

«Smettila di evitarmi» scandì bene le parole, in modo di intimorire, anche un po', la ragazza.

«Smettila di comportarti come se avessi il mondo in una mano e me nell'altra». Diana voleva quasi urlare a squarciagola quelle parole, ma fecero effetto anche solo sussurrate. Bill rimase stupefatto e si staccò, dopo alcuni istanti, da Diana per raggiungere la sua classe.

La riccia avrebbe dovuto sentirsi fiera e soddisfatta, ma il pensiero di aver risposto male a Bill per lei era tutto fuorché soddisfacente.

Avrebbe dovuto correre in classe, invece corse da lui per abbracciarlo. E Bill sorrise lentamente, quella ragazza non avrebbe mai finito di stupirlo.

Rudeness; Bill SkarsgårdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora