«dodici»

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Kim stava urlando contro Bill, ancora. Di solito lui non riusciva a trattenersi e rispondeva, ma al dire la verità della bionda non gli era mai importato più di tanto. Aveva una tale tristezza addosso da non volerle rivolgere nemmeno una parola. Così rimase in silenzio a guardare la televisione con il volume basso, come se trasmettessero qualcosa di veramente interessante.

In seguito, quasi non si accorse neanche dell'assenza di Kim, avvenuta dopo che quest'ultima riprese con sé quei pochi vestiti o biancheria intima che solitamente lasciava per tutta la casa del ragazzo.

Bill prese qualche bottiglia di vodka e alcolici vari, non dando importanza all'etichetta.
Si sentiva solo il piccolo rumore che provocava il tappo togliendosi, e il mormorio di una giovane donna che annunciava numerose notizie al telegiornale, fingendo di entusiasmarsi.

A Bill mancava Diana, a Bill mancavano troppe cose.
Altri pensieri perforavano la sua mente, indebolendola lentamente, come un qualunque soldato avrebbe fatto con il suo nemico.

Alzò quindi la bottiglia e gettò la testa all'indietro.
Passò diverso tempo, quando Diana entrò in casa e lo vide dormire sul divano, con tante bottiglie vuote sul piccolo tavolo davanti a lui.
Non era mai ritornata in quella casa dopo che successe quello che successe con Kim, ma questo non la impedì di rimettere in ordine la stanza, e di coprire Bill con una coperta.

Rudeness; Bill SkarsgårdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora