<...come sei finito qui nelle fogne?> chiese Georgie.
<Un forte vento mi ha soffiato via... ha soffiato via tutto il circo...sai, è triste stare qui, da solo, nelle fogne... senza nessuno con cui parl->
Ad un certo punto il radiocomando, immesso nella tasca dell'impermeabile giallo di Georgie, ricevette un segnale:
<Georgie, m-mamma ha detto che il pranzo è q-quasi p-pronto.... torna a casa. Passo.>
<Arrivo. Passo.>
Georgie si rivolse quindi a Lui e disse:<Mio fratello ha detto che devo tornare a casa... è stato bello parlare con te. Ciao, signor Penny!> (così Lo chiamava Georgie)
<A-aspetta! Non vorrai mica tornare a casa senza la tua barchetta! Bill ti ucciderebbe!>
<Fa niente. Bill e io possiamo farne un'altra. Tienila tu, potrebbe farti compagnia nelle fogne.> così prese e se ne andò, ripercorrendo la strada verso casa a passi veloci.
Intanto, per qualche minuto, da quel tombino uscirono rumori strani, quasi quelli di un animale feroce che ha appena perso la sua preda... e forse era proprio così.
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L'altra faccia del pagliaccio assassino
RandomE se uno dei personaggi più famosi di Stephen King mostrasse la sua faccia più nascosta e remota? (Per l'inizio della storia ho preso ispirazione da un canale americano "ShadowGlambert", se volete dateci un'occhiata, ne varrà la pena. Premetto che...