Per te, signor Penny

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Quel giorno il cielo iniziò a schiarirsi... l'aria si fece meno umida e qualche raggio di sole s'intrufolava fra le nuvole, anche loro schiarite.

<Dove stiamo andando, Bill?>

<V-verso la v-vecchia casa a-abbandon-nata.>

<Perché?>

<I-io e i m-miei amici st-stiamo facendo delle ricerche...>

<Ok.>

Le ruote delle due biciclette correvano sulla strada umida, su quella strada dove vi era il giorno prima il piccolo Georgie.

Ad un certo punto una delle due biciclette si fermò.

<Bill, aspetta, devo dare una cosa al signor Penny.>

<S-signor Penny?>

<Si, l'ho incontrato proprio qui, ieri.>

Georgie indicò quindi il tombino. Poi si diresse verso di esso.

<Ti ho portato un po' di popcorn, come quelli che avevi nel tuo circo, e due bustine di tè, così ti riscalderai in quelle fredde fogne...> il bambino posò quindi davanti al tombino i popcorn e il tè <...ah, e grazie per avermi riportato la barchetta...> sussurrò.

Salì sulla sua bicicletta blu: <Ciao, signor Penny!>

<T-tu credi v-veramente che lì c-ci sia qualc-cuno?>

<Certo, il signor Penny mi ha raccontato che un forte vento ha spazzato via tutto il suo circo, lui compreso.>

<Mmm.... v-va bene, n-non perdiamo altro t-tempo...>

Le due biciclette ripresero la corsa verso quella casa abbandonata, mentre dal tombino uscirono strani rumori.

Poi, una mano avvolta in un bianco guanto di seta uscì dal tombino, trascinando con sé il regalo ricevuto...

L'altra faccia del pagliaccio assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora