L'anima di Georgie vagava per le fogne, e dopo indeterminato tempo riuscì a scorgerne l'uscita.
Stava quasi per tramontare il sole, quindi doveva essere rimasto lì dentro alle fogne per molto.
Georgie si sentiva strano, leggero, e si ricordava perfettamente ciò che era successo, ma una strana voglia lo faceva camminare lungo la strada verso casa.
Subito dopo l'uscita da quel macabro posto vide la sua bicicletta.
Provò a montarvi su, ma questa gli attraversava il "corpo" e rimaneva ferma, immobile.
Sapeva di essere morto, eppure qualcosa gli faceva pensare il contrario.
<Perché mi ha fatto questo? Cosa ho fatto di male? Non eravamo forse amici?> disse, ma le sue parole si dispersero nel cielo nuvoloso assieme al vento.
Ormai era quasi arrivato a casa. Entrò dalla finestra, lasciata aperta (attraversare il muro sarebbe stato per lui troppo strano) e per prima vide sua madre, cucinare serena la cena, aspettando che suo figlio facesse ritorno a casa; ma lui sapeva che quell'attesa sarebbe stata vana.
Con un senso di tristezza (e di colpa, per non essere tornato a casa quando ancora poteva) salì le scale in legno bianco che portavano al piano di sopra, quando vide suo fratello Bill.Con le lacrime agli occhi corse per abbracciarlo, ma le sue braccia affondarono nel vuoto: non poteva toccarlo, come non aveva potuto toccare la bicicletta.
<B-Bill...> disse, ma le sue parole non arrivarono alle orecchie del ragazzo.
In quel momento qualcuno bussò alla porta. Scese le scale di corsa e vide sua madre aprire la porta d'ingresso.
Un poliziotto, amico di famiglia, annunciò: <Mi dispiace molto, ma abbiamo trovato il corpo di Georgie vicino ad un canale di scolo. Credo stesse giocando li nelle fogne... non so cosa sia successo, ma credo che l'acqua abbia trascinato via il suo cadavere...> gli occhi della madre rimasero pietrificati <l'unica cosa che sappiamo è che il piccolo ha una gravissima ferita vicino al cuore, nient'altro... Mi dispiace> concluse.
La madre di Georgie cadde a terra, distrutta da quella cruda verità.
Georgie si girò e vide Bill sulle scale, con le lacrime agli occhi: aveva sentito tutto.
Ad un tratto qualcosa lo portava ad uscire di casa, per correre in mezzo ai boschi, in lacrime...
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Eccomi qua!
Come vedete sono riuscita a postare stasera!❤️
Scusate l'ora, ma ho da poco finito i compiti e ho trovato un po' di tempo per pubblicare questo capitolo, quindi spero, come al solito, vi piaccia!Un bacio😘
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L'altra faccia del pagliaccio assassino
RandomE se uno dei personaggi più famosi di Stephen King mostrasse la sua faccia più nascosta e remota? (Per l'inizio della storia ho preso ispirazione da un canale americano "ShadowGlambert", se volete dateci un'occhiata, ne varrà la pena. Premetto che...