CAPITOLO 8.

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Harry strinse forte un braccio intorno alle mie spalle, avvicinandomi al suo corpo caldo. Era buio fuori, la strada era scarsamente illuminata solo dai lampioni tremolanti mentre ci allontanavamo dalla sua auto. Era strano, ma per quanto Harry potesse farmi paura, mi sentivo sicura in sua compagnia. Forse anche perché sapevo che nessuno avrebbe osato attaccar briga con lui.

"Fai questo con tutte le ragazze?"

Harry abbassò lo sguardo, osservandomi.

"Che intendi?" Mi chiese.

Rivolsi lo sguardo verso terra mentre continuavamo a camminare.

"Farle mettere paura di stare con te." Dissi a bassa voce.

Lui rise alle mie parole, le sue dita premevano sulla mia spalla.

"Quindi io ti spavento." Confermò a sé stesso.

Fece una pausa prima di riprendere a parlare.

"Tu sei l'unica, la maggior parte delle ragazze sono più che disposte." Sorrise.

Il vento soffiava, spingendo i miei lunghi capelli all'indietro. Rabbrividii leggermente quando la fresca brezza toccò la parte scoperta del mio collo e del mio petto. Harry mi strinse ancora più vicina al suo corpo quando mi vide stringermi nella giacca.

"Tua madre mi ha detto che non tornerà a casa stanotte, puoi rimanere da me."

"Cosa? No." Lo interruppi bruscamente.

Il suo braccio si spostò dalla mia spalla prima che la sua mano stringesse forte il mio avambraccio.

"Voglio che tu rimanga a casa mia." Disse Harry con voce roca.

"Starò bene a casa mia."

Vidi la sua mascella tendersi alla mia obiezione, ma decise di lasciar perdere.


***


Avevo come l'impressione che Harry conoscesse il buttafuori all'entrata del club. Si strinsero la mano prima che il grosso uomo si spostasse lateralmente permettendoci di entrare, con grande disappunto delle persone che erano ancora ferme in fila fuori ad aspettare.

Le mie dita s'incrociarono a quelle di Harry mentre lui mi trascinava attraverso la folla sudata e oltre una cabina sul retro. Qui c'era un gruppo già seduto al tavolo, con i bicchieri ancora vuoti sparsi ovunque, che cercava di parlare sopra la musica assordante. Harry fu accolto calorosamente prima che mi tirasse davanti a sé: le sue mani afferrarono saldamente il mio bacino mentre mi presentava a tutti. Sorrisi gentilmente e annuii prima di sedermi ad un posto accanto ad una bellissima ragazza, la quale mi rivolse un sorriso.

"Quindi Bo, che ne pensi di Harry?" Mi chiese Hayley.

Si spostò i capelli neri dietro l'orecchio mentre parlava. Lanciai uno sguardo verso Harry, il quale era intento a parlare con un ragazzo non molto distante da me.

"Um, ha qualche problema a trattenere la rabbia." Ammisi.

Hayley sorrise quando dissi un'ovvietà. Lei scivolò più vicina a me, afferrando il mio avambraccio e chinandosi leggermente.

"Tu gli piaci."

Hayley annuì incoraggiante quando si allontanò di nuovo. Le sorrisi di rimando, sobbalzando quando una mano si poggiò sulla mia spalla. Guardai in alto vedendo Harry: si tolse la giacca e la poggiò sulla spalliera della sedia, rivelando una maglietta bianca.

"Vado a prenderci qualcosa da bere."

"Grazie."

Lo osservai mentre si allontanava, mentre un'altra persona entrò invece nella mia visuale.

"Io sono Jake." Disse, sedendosi accanto a me.

"Bo."

Qualche minuto dopo Hayley strinse il mio braccio, sorridendo.

"Noi andiamo a ballare." Ci informò.

Osservai il resto del gruppo alzarsi, perdendoli subito dopo di vista mentre si disperdevano tra la folla. C'eravamo solo io e Jake. I miei occhi cercarono Harry, ma lui era ancora al bar.

"Quindi tu sei la ragazza di Harry?"

Girai la testa verso Jake, trovandomi in difficoltà di fronte al suo sorriso. Cercò discretamente di scivolare più vicino a me, movimento che mi mise subito sull'attenti. Il suo ginocchio sfiorava il mio.

"No." Scossi la testa.

Non volevo appartenere a nessuno. Cercai urgentemente Harry nella folla di fronte a noi. Un sospiro uscì dalle mie labbra quando una mano afferrò la mia coscia. Guardai in basso, vedendo le dita di Jake premere sulla mia gamba prima di scivolare più su.

"Allora questo rende tutto più facile." Sorrise.

Allontanai le sue dita dal mio corpo cercando di scivolare via da lui, ma fu più veloce e mi afferrò un polso. Mi fece alzare dal tavolo e mi trascinò lungo un corridoio poco illuminato.


***


"Lasciami." Mi dimenai nella sua presa stretta.

"Harry aveva ragione, sei aggressiva."

Lanciai un grido quando mi trascinò oltre la porta sul retro. Mi afferrò quando inciampai tra le sue braccia.

"Stai ferma." Ridacchiò.

Puntai i talloni a terra quando provò a trascinarmi via dal palazzo lungo il passaggio laterale. Si voltò verso di me, costringendomi ad accasciarmi all'indietro.

"Non rendere tutto più difficile." Sputò.

Andai in panico quando mi trascinò ancora più lontano, tanto che il suono della musica cominciava gradualmente a diminuire. Afferrò bruscamente la mia spalla e mi spinse violentemente contro il muro. Trasalii, stringendo forte gli occhi al contatto rude. Quando li riaprii, lo sguardo di Jake si era abbassato sul mio petto. Le sue dita scivolarono lentamente sul mio torace. Mi paralizzai a quel contatto, mentre la mia mente cominciò a correre senza sosta. Feci poi l'unica cosa che mi era fisicamente possibile in quel momento.

"HARRY!" Gridai.

Riempii d'aria i polmoni per gridare di nuovo, ma una mano viscida mi coprì velocemente la bocca.

"Stai zitta."

So che non c'era molta scelta, ma avrei preferito mille volte Harry a Jake. Anche se Harry mi terrorizzava, speravo mi avrebbe aiutata se mi fossi trovata nei guai. Gemetti quando le sue dita premettero dolorosamente nei miei fianchi per tenermi ferma.

"Che diavolo stai facendo?" Una voce ringhiò dietro di Jake.

Il tocco di Jake si allontanò dal mio corpo, mentre il respiro che non sapevo di star trattenendo uscì dalle mie labbra in uno sbuffo.

"Mi sto solo divertendo un po', amico." Rise.

"Non con lei." Harry si avvicinò. "Lei è mia."

Per la prima volta da quando avevo conosciuto Harry, ero felice di vederlo. Era arrabbiato, potevo dirlo dal modo in cui strinse i pugni e tese la mascella. I suoi occhi verdi sembrarono più scuri quando mi guardò.

"Bo."

Harry tese una mano verso di me. I miei occhi si spostarono dal suo braccio al suo viso. Accettai frettolosamente il suo gesto, il mio corpo sfiorò quello di Jake mentre Harry mi attirava verso di sé. Mi mise dietro la sua alta figura; si posizionò in modo protettivo davanti a me mentre io guardavo oltre il suo corpo.

"Andiamo, Haz." Scherzò Jake. " Ci stavamo solo divertendo un po', giusto Bo?"

Jake mi guardò aspettando che rispondessi, ma non lo feci. Afferrai invece saldamente la parte di dietro della maglietta di Harry, spostandomi completamente dietro di lui. Le mie dita strinsero disperatamente il tessuto, troppo spaventata per lasciarlo andare.

"Non fare così, piccola. Pensavo ci stessimo divertendo."

Lo sentii iniziare a camminare verso di noi, ma Harry rimase immobile di fronte a lui.

"Bo, vai dentro." Harry disse dandomi ancora le spalle.

Le mie dita erano ancora strette alla sua maglia. Si voltò, inchiodando le sue iridi verdi nei miei occhi.

"Vai."

Gli obbedii, e le mie gambe camminarono veloci verso la porta sul retro del club. Mi fermai sulla soglia, sporgendomi leggermente verso l'esterno. Le loro voci erano difficili da distinguere, ma capii subito cosa stava succedendo quando il pugno di Harry colpì la faccia di Jake. Lui inciampò all'indietro, finendo con il corpo contro il muro. Harry non esitò a dargli una ginocchiata nello stomaco, mentre Jake guaiva di dolore. Lo colpì nuovamente con un pugno, causando con il suo braccio muscoloso dei seri danni al volto di Jake, tanto che del sangue cominciò a sgorgargli dal naso. Trattenni il respiro quando Harry si mise a cavalcioni sul ragazzo gravemente ferito. Il suo pugno destro colpì ancora ripetutamente Jake.

Non riuscivo a continuare a guardare. Harry lo avrebbe ucciso se avesse continuato così, ed ero abbastanza sicura che non aveva intenzione di fermarsi. Corsi velocemente verso di lui. Il mio cuore batteva forte mentre afferravo saldamente le spalle di Harry, cercando disperatamente di allontanarlo. Ma lui non si mosse.

"Harry, Harry basta!"

Il suo braccio si allontanò per sferrare ancora un altro pugno, le mie mani stringevano i suoi muscoli tesi.

"Finirai per ucciderlo."

Fui costretta a lasciarlo quando il suo braccio allontanò la mia mano, mentre il suo pugno colpì Jake ancora una volta. I miei occhi si spalancarono mentre guardavo Harry togliergli pian piano la vita. Avevo ora avuto la prova concreta del perchè le persone avessero così paura di lui: la faccia di Jake era ricoperta di sangue, tagli e lividi velocemente cominciarono a formarsi. Andai in panico: sarei stata testimone di un omicidio se non avessi fatto qualcosa.

"Verrò con te!!" Gridai.

La testa di Harry si girò velocemente verso di me, facendo cadere dei riccioli scuri sui suoi occhi. Li spinse all'indietro mentre mi guardava. Avevo la sua attenzione.

"Ti prego. Verrò con te se ti fermi." Dissi a bassa voce.

Ci mise qualche secondo a prendere una decisione, dopodiché si alzò da Jake e afferrò la mia mano. Mi trascinò lungo il passaggio per tornare indietro alla porta sul retro del club. Mi voltai velocemente indietro per vedere Jake che gemeva a terra dal dolore: il suo corpo malmesso si sollevò mentre si stringeva le ginocchia al petto. Era una persona orribile, ma non volevo vederlo morto.

Camminammo lungo il corridoio poco illuminato dove si trovavano i bagni. Non importava quanto Harry mi terrorizzasse, era comunque venuto a salvarmi, anche se aveva finito per picchiare qualcuno quasi fino alla morte. Mi fermai bruscamente, il corpo di Harry si girò verso di me.

"Bo, andi.."

Non riuscì a finire la frase poiché lo spinsi contro il muro. Harry apparve scioccato per qualche secondo quando poggiai le mani sulle sue spalle, sollevandomi esitante. Un respiro caldo accarezzò il mio viso quando le mie labbra sfiorarono per un momento le sue. Le mie ciglia svolazzarono a quella sensazione. Allontanandomi leggermente, non riuscii a capire la sua espressione. Lentamente mi avvicinai di nuovo, in attesa. Delle grandi mani si poggiarono sui miei fianchi quando il suo volto si avvicinò. Il suo naso sfiorò il mio come per testare se mi sarei tirata indietro. Non lo feci. Le labbra piene di Harry premettero sulle mie. Erano calde, i suoi movimenti delicati rispetto a quando mi aveva baciato precedentemente.

"Bo." Mormorò.

"Mmm."

I miei occhi si chiusero quando mi allontanai, assaporando il suo tocco.

"Dobbiamo andare."

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