Harry era in piedi dietro di me di fronte allo specchio. Vidi le sue mani raggiungere la parte di dietro del suo collo, le sue dita aprire la chiusura della catena d'argento. L'avevo visto indossare quella collana tantissime volte, quindi pensai che l'oggetto avesse un significato per lui. Rimasi completamente in silenzio. Chiusi gli occhi quando Harry abbassò la testa, mentre le sue labbra mordevano la mia pelle. Gli lasciai più spazio, piegando lateralmente la testa. Lui colse l'occasione: i suoi denti mordicchiarono leggermente prima che la sua lingua levigasse la pelle del mio collo.
Aprii gli occhi quando sentii l'argento freddo toccare il mio petto. Harry agganciò attentamente la collana intorno al mio collo prima di lasciar cadere l'aeroplano di carta tra i miei seni. Osservò attentamente le mie azioni attraverso lo specchio, cercando di capire cosa stessi facendo. Le mie dita giocherellarono con il nuovo accessorio penzolante dal mio collo.
"I-io.." La mia bocca era incapace di formulare una frase di senso compiuto.
"Voglio che la tenga tu." Harry sussurrò.
I suoi ricci mi solleticarono la pelle quando mi baciò la guancia.
"Harry." Dissi a bassa voce.
"Così la gente sa che sei mia."
Il mio corpo si girò nella sua stretta.
"Q-questa è l'unica ragione per cui mi porti con te stasera, p-per mostrarmi agli altri."
Premetti la mano sul suo petto, aumentando la distanza tra di noi. Lui aggrottò le sopracciglia, scuotendosi i ricci. Uno sbuffo lasciò le mie labbra quando lo urtai mentre lo superavo, diretta verso la mia camera da letto. Sobbalzai quando Harry chiuse la porta prima che potessi uscire; il mio corpo fu costretto contro il legno.
"Sai maledettamente bene che non è questo il motivo." La sua voce roca era infastidita.
"E allora dimmi il perché."
I suoi occhi si inscurirono alla mia richiesta, il suo livello di irritazione crebbe. Ma non m'importava. I miei occhi erano fissi su di lui aspettando che le sue labbra si muovessero, ma non lo fecero. Rimase in silenzio. Il mio sguardo si spostò dal suo viso, non essendo capace di riuscire a guardarlo ancora. Spinsi Harry via; lui lasciò che aprissi la porta per scappare nella mia camera. Mi sedetti alla fine del letto, guardando verso il basso mentre giocherellavo con le mie mani. Harry entrò lentamente nella stanza; esitò per un momento prima di avvicinarsi.
"Ti voglio con me." Disse a bassa voce.
Le sue mani afferrarono le mie spalle, spostandomi delicatamente indietro sul letto; i miei capelli si sparsero intorno a me sul piumone. Si mise in bilico su di me, abbassando la testa e spostando la mia di lato. I miei occhi si chiusero quando le sue labbra carnose raggiunsero il mio orecchio.
"Sei bellissima, intelligente." Baciò un punto appena sotto il mio orecchio. "Attraente." Arrossii, sentii il calore diffondersi sulle mie guance quando Harry ridacchiò. "Innocente." La sua voce era più bassa e profonda rispetto a prima. Un sospiro lasciò le mie labbra socchiuse quando una grande, calda, mano risalì all'interno della mia coscia. "Aggressiva." Il suo tono divenne malizioso. Le mie unghie premettero nelle sue spalle quando la sua lingua disegnò una linea in mezzo ai miei seni. Sentii Harry mordicchiare la pelle del mio petto prima di prendere la collana tra i denti, tirandola giocosamente. La lasciò andare qualche secondo dopo, osservandola mentre cadeva sul mio petto.
"Voglio che la tenga tu." Harry fece una pausa. "P-per dimostrare a tutti quanto tengo a te." Disse a bassa voce.
Harry guardò in basso verso di me, incerto riguardo la mia reazione. Il mio cuore sobbalzò alle sue parole, un sorriso apparve sulle mie labbra mentre le mia guance arrossivano. Lui sembrò sollevato dal fatto che non mi fossi lasciata prendere dal panico e che non l'avessi spinto via. Alzai la mano sul suo collo, tirandolo dolcemente verso il basso. Le mie labbra sfiorarono le sue prima di spostarsi sul suo orecchio.
"Anche io ci tengo a te." Sussurrai.
***
Eravamo arrivati ad un evento organizzato da un amico di Harry, Sean, da più o meno un'ora: l'avevo visto per poco tempo quella notte al club che cercavo sempre di rimuovere dalla mia mente. L'evento si teneva in una galleria d'arte molto moderna; l'impressionante lavoro di Sean creava un contrasto con le pareti bianche. Mi furono presentate talmente tante persone che ricordare il nome di tutte era un'impresa pressoché impossibile. C'era confusione alla mostra, tantissime persone discutevano riguardo i quadri appesi alle pareti. Continuai ad andare avanti e indietro quando Harry si allontanò per prenderci da bere.
Un dipinto in particolare catturò la mia attenzione. I miei occhi si soffermarono sui colori scuri. Mi avvicinai un po', incuriosita dall'immagine che avevo di fronte. Erano un ragazzo e una ragazza: le braccia di lui erano avvolte in modo protettivo intorno all'esile figura di lei, i suoi lunghi capelli castani svolazzavano al vento. Si tenevano stretti l'un l'altro, come se avessero paura di lasciarsi andare. Spalancai la bocca quando il mio sguardo si concentrò sul ragazzo: era alto, i capelli erano ricci e scuri. Non si vedevano i loro volti visto che erano stretti l'uno all'altro. Una foresta scura faceva da sfondo al loro abbraccio romantico; il luogo scelto aveva qualcosa che ricordava una natura inquietante.
"Ecco qua." Harry mi porse un bicchiere.
"I-io.."
"Cosa c'è?" Sorrise.
Mi voltai verso il dipinto. Lui era dietro di me, le sue braccia avvolsero il mio bacino mentre poggiava il mento sulla mia spalla. Sentii la presa di Harry diventare più stretta mentre assorbiva l'immagine di fronte a noi.
"Ti piace?"
Sobbalzai quando Sean apparve accanto a noi. La mia testa si girò nella sua direzione, Harry sollevò la sua dalla mia spalla. Annuii.
"E' bellissimo." Dissi. "Sembrano innamorati."
Lui sorrise alle mie parole, guardando il dipinto e poi di nuovo verso di noi.
"E' inspirato da voi... tutti e due." Annuì in direzione mia e di Harry.
Dovetti sembrare leggermente sconcertata quando tornai a guardare il dipinto; Harry si spostò accanto a me, le nostre braccia si sfioravano. La mia mente correva cercando di elaborare l'informazione. Era chiaro che il ragazzo dai capelli ricci volesse proteggere la ragazza che teneva stretta affettuosamente tra le braccia. Voleva tenerla al sicuro. Harry.
"Ci vediamo dopo." Disse Sean, rompendo il silenzio.
Il mio sguardo era ancora rivolto verso la tela quando lui se ne andò. Qualche secondo dopo sentii una mano calda scivolare giù lungo il mio braccio: Harry intrecciò le nostre dita, stringendo delicatamente la mia mano. Il suo pollice accarezzò la mia pelle. Il mio corpo si mosse inconsciamente più vicino al suo.
"Harry?!" Una voce stridula echeggiò.