Capitolo XV

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Tomoko pov's
Stavo per salire su un elicottero che mi avrebbe portata sull'isola.
Ero nervosa... parecchio, non tornavo lì da due anni. E ritornarci ora, mi spaventava... in quel momento avrei voluto non andare... ma il mio cuore ormai aveva deciso. Devo affrontare il mio passato!
Esitai per un attimo... mentre gli altri salivano io rimasi ferma immobile.

La mia mente cercava ancora di farmi cambiare idea, facendomi vedere tutti i momenti brutti che avevo passato lì. I miei occhi erano spalancati e presto il mio respiro divenne pensante e affannato. Tutto continuò finché qualcuno mi mise la mano sul fianco facendomi tornare come prima.
Mi voltai verso Karma, che con il suo dolce sorriso mi rassicurò...

Karma: ce la farai...

Annuì e salimmo sull'elicottero.

Skip time
Dopo un ora, eravamo finalmente arrivati. Le porte dell'elicottero si aprirono mostrando una scena di distruzione e caos totale. Le macerie erano ancora lì, e la vegetazione non accenava a crescere.

Per un attimo mi sentii vuota... come se fosse colpa mia.
Presi un respiro profondo e iniziai camminare in avanti, lasciando i miei compagni alle mie calcagne. Si erano offerti di accompagnarmi, ma ho rifiutato... mi dispiace ragazzi, ma voi non centrate in questa faccenda.

Camminai per molto continuando a guardarmi intorno. Il cielo era grigio, come la terra. Sembrava come se quella zona del mondo avesse perso completamente il suo colore. Le mura, le attrezzature, tutto era per terra... mischiato al colore del sangue.

L'aria... gelida e silenziosa... non c'era alcun suono, l'unica cosa che sentivo era il rumore dei miei passi solitari.

Dopo aver camminato a lungo, finalmente arrivai nel posto che cercavo. La riva...
Quando sono arrivata per la prima volta, é stato il primo posto che ho visto... e anche l'ultimo.
A differenza delle rive normali, qui non c'era la sabbia. Solo erba e legno. Il porto era stato distrutto, ma l'erba era ancora in parte salva.

Mentre la brezza marina mi spostava delicatamente i capelli... iniziai a guardare in avanti, verso il mare... quel mare che per anni avevo ammirato, ma anche odiato.
Quel mare che era sempre stato un ostacolo insuperabile per me. Quel mare che alla fine... sono riuscita ad oltrepassare.

Guardai in basso e notai e vicino al mio piede c'era una pianta... anzi precisamente un fiore... azzurro chiaro e con il centro leggermente tendente al verde. Mi ricordo di questo fiore...
Lo avevo chiamato Yukio, perché gli assomigliava molto.
Mi abbassai e lo raccolsi tenendolo un po' tra le mani.

Ripresi a camminare. Fino ad una costa rocciosa. Lì sopra ... avevo costruito la loro tomba... non solo di Yukio e Haru, ma di tutti gli innocenti che erano morti.
Le onde sbattevano contro la pietra, producendo degli schizzi che bagnavano la lapide. Mi inginocchiai e posai delicatamente il fiore sulla tomba e intrecciai le dita pronunciando una preghiera.

Volevo rialzarmi, e tornare dicendo che ero riuscita a sconfiggere il mio passato... ma le mie gambe erano come bloccate. Le mie mani erano sopra di esse, e guardandole mi resi conto che stavo tremando...Non ho vinto contro il mio passato... perché? Dove ho sbagliato?

Gli occhi mi pungevano.

Tomoko: Yukio, signor Haru... tutti voi... mi dispiace... anche questa volta, ho fallito... non sono riuscita a vincere. Vi ho delusi, mi dispiace...

Delle calde lacrime iniziarono a scendere lentamente sul mio viso. Tenevo la testa bassa.
Ad un tratto sentii una mano sulla spalla. Alzai la testa, e vidi Yukio... non era cambiato di una virgola, era ancora un bambino. Di fianco a lui, il signor Haru. Entrambi mi guardavano sorridenti... non riuscivo a crederci... di fronte a me, c'erano due spiriti.

Haru: non ci hai delusi... sei finalmente riuscita a essere felice... ora hai degli amici, e questo ci rende veramente fieri di te...

Yukio: e non hai perso... sei riuscita a chiedere perdono, cosa che non avevi mai fatto...

I due si alzarono e fecero qualche passo indietro. Alle loro spalle comparvero un sacco di altre persone, erano tutte le persone che avevano passato gran parte della loro vita ad addestrarsi come me...

Yukio: hai davvero vinto Tomoko...

Le mie lacrime avevano smesso e si era formato un sorriso.

Tomoko: sconfiggerò Shinigami... concluderò la prova finale anche per voi... e finalmente saremo liberi.

Haru: a quanto pare il destino vuole che l'allievo superi il maestro.

Il mio sorriso divenne sempre più deciso.
Yukio si avvicinò di nuovo a me e mi strinse la mano.

Yukio: ricorda che saremo sempre con te... ora vai e vinci!

Lentamente uno dopo l'altro svanirono. Strinsi la mano in un pugno e continuai a guardarla. Era come se la mia forza fosse aumentata.

Karma pov's

Ero nascosto insieme a Ryo
e guardavamo Tomoko,  aveva parlato da sola per un po' e adesso si stava guardando la mano. Lei socchiuse gli occhi e alle sue spalle vidi delle ali di angelo. Ma non erano normali, erano di colore nero. Ryo notò la mia faccia sbalordita.

Ryo: che succede?

Karma:  tu non le vedi?

Ryo: che cosa?

Karma: le ali... le ali di Tomoko...

Lei guardò poi si rivolse a me con uno sguardo confuso. Mi mise una mano sulla fronte.

Ryo: sicuro di star bene?

Ali nere? Che cosa vuol dire? E perché Ryo non le vede. Ho sentito parlare di ali di angelo nere, ma non le avevo mai viste. Probabilmente ha ragione Ryo, ho le allucinazioni...

(Come fai a essere così sorpreso? Il tuo prof é un polipo giallo parlante! 😂😂)

Devo scoprire che succede...






continua....

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Yo minna!!
Eccoci in un nuovo capitolo! É un po' più corto del solito, ma come sapete a volte i capitoli scialli ci vogliono

L: *spunta dal nulla* Capitoli scialli?! La protagonista ha appena parlato con un fantasma! E i suo ragazzo ha le allucinazioni! Cosa ci sarebbe di sciallo!!?!

Io: ancora tu! Lasciamo stare...  😧😧

Va beh... spero che comunque vi sia piaciuto e niente ci vediamo nel prossimo!

~L' angelo  Nero~  {[Assassination Classroom]}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora