Capitolo XVIII

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I due non accennavano a muoversi. L'assassino era seduto su una roccia, mentre Tomoko era in piedi.

Dio della morte: so che ti stanno passando per la testa mille domande... non ho fretta... quindi chiedi pure...

Lei esitò per un attimo. É nervosa, molto nervosa.

Tomoko: come fai ad essere vivo?

Dio della Morte: e andiamo... so benissimo che lo sai anche tu... una semplice esplosione non può uccidermi...

Tomoko: ch- chi ha fatto esplodere il campo?

La voce le muore in gola... non so cosa fare! Devo fare qualcosa!!
Il ragazzo vedendo Tomoko sembrò rattristirsi... abbassò la testa e poi parlò

Dio della Morte:... é colpa mia... il governo mi cercava... volevano eliminarmi... quindi hanno preferito sacrificare delle vite innocenti pur di uccidermi. Non era questo che volevo...

Tomoko era sconvolta... si potevano vedere rabbia e tristezza nei suoi occhi.

Tomoko: dimmi la verità! La verità sul campo!

Gridò lei

Dio della Morte: la verità?... va bene... se quello che vuoi sapere.

Il ragazzo si alzò in piedi.

Dio della Morte: il governo creò il campo per i bambini che secondo loro sarebbero potuti diventare 'pericolosi', con lo scopo di eliminarli... all'inizio pensavo avessero ragione. Io non ho scelto di uccidere quei bambini... sono  stato messo lì come ostacolo, se loro mi avrebbero sconfitto...il governo avrebbe fatto di tutto per ucciderli nel modo più brutale possibile. Io ho semplicemente evitato ciò.

Tomoko: e non potevi fare come con me! Lasciarli in vita!

Lui scosse lentamente la testa.

Dio della Morte: sarebbero diventati sempre più forte.

Tomoko abbassò la testa e delle lacrime iniziarono a colarle sulle guance.

Tomoko: allora... perché non hai ucciso anche me...

Quella domanda lo lasció senza parole.

Dio della Morte: non voglio sconvolgerti ancora di più la vita, dicendotelo.

Tomoko alzò la testa di scatto. I due si fissarono per un po'.

Tomoko: non ho più domande... ora possiamo combattere.

Shinigami: come ai vecchi tempi?

(Da qui lo chiameró Shinigami, per far prima)

Lei sorrise e annuì. Shinigami tirò fuori un coltello e lo passò a Tomoko che lo afferò al volo.

Tomoko: sappi che sta volta ti batterò Onii-san

Shinigami: questa é la mia Tomoko!

Karma: Tomoko!

Si voltó verso di me e mi sorrise. Quell'unico sorriso mi aiutò a capire che era tutto ok.

I due rimasero fermi con il coltello in mano. Poi d'un tratto scattarono l'uno contro l'altro.
Il primo attacco fu quello di Tomoko che attaccò puntando allo stomaco.
Shinigami schivó il colpo andandole dietro. Lei si voltò di scatto e attaccò un altra volta.
Un altro colpo schivato. Ora era il turno di Shinigami. Lui puntò verso la gamba. Lei saltò schivando il colpo.
Per un attimo sembrava sorpreso, poi peró la sua espressione divenne sorridente.
Le saltò addosso buttandola a terra, e riuscendo così a procurarle un graffio sul braccio. Lei con le gambe lo spinse via e si rialzò. Shinigami scattò verso di lei ma invece di attaccarla iniziò a correre velocemente intorno a lei.
É così veloce che non riesco quasi a vederlo.
Tomoko incrociò gli avambracci di fronte alla faccia. E subito dopo una serie infiniti di colpi partirono dal ragazzo. Alcuni per mezzo del coltello. Altri erano solamente pugni.
Quando terminò il corpo di Tomoko era pieno di tagli. Nonostante ciò lei scattò e attaccò come non mai. Con dei colpi che non avevo mai visto. Molti andarono a segno.... l'ultimo era un calcio dall'alto che Shinigami, mettendo gli avambracci di fronte alla faccia, respinse mandandola a qualche metro di distanza.

~L' angelo  Nero~  {[Assassination Classroom]}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora