A. è tornata

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"Carina la macchina eh?"
" Dipende. Quanta é stato sottratto allo stato per comprarla?" disse A. ironica.
Non era un'accusa ma un parlare liberamente di cui non poteva fare a meno. La libertà di dire, non soltanto quello che si pensa, ma la verità nuda e cruda, era ciò che gli altri odiavano di lei. Ma Lorenzo no. Non la prendeva sul personale ed era affascinato da quella mente acuta e ingegnosa. Sotto una cascata di capelli biondi c'era un cervello, un'anima, una sensibilità che lo attirano come una calamita e un magnete. Sapeva che sotto tutto quel freddo, quella durezza, quell'ironia si nascondeva una grande fragilità: una capacità di amare profondamente e non con superficialità.
" Non tutti i politici sono ladri, piccola. Anche se una buona parte di loro ne ha fatto un secondo lavoro." disse L. non prendendola sul personale e scherzandoci sopra.
"Se è così perché non hai scelto la politica? Ti ci vedo a fare discorsi alle masse,sai?Bel viso, bella presenza, grinta giusta. Forse l'unico problema è il diploma con il massimo dei voti e la tua stupida propensione per le materie scientifiche. Sfigurerebbero accanto alla terza media di alcuni." "tu come fai a sapere del voto del diploma?" Quella non faceva altro che stupirlo!
"Non sei l'unico stalker in giro. Comunque trovo inaccettabile il tuo sufficiente in religione"

"Non sei l'unica ad esporre la tua opinione liberamente e questo, soprattutto in ambito religioso, non è molto gradito."

"Tu credi?" disse A. senza fargli capire lei da che parte stesse.

"No, se intendi Dio. Credo in molte cose: nella scienza, nella medicina, nelle idee.Tu, credi?"

"Si" Lorenzo rise.

"Che c'è, ti fa strano che io creda perché non seguo alla regola tutti i precetti? Sono quella che si definisce Cristiana Cattolica non praticante."

"Non ti ci vedo molto."

"Io non ho scelta. Devo necessariamente credere, ne ho bisogno. La medicina non mi basta, come non mi basta la scienza e tutto il resto."

"Secondo Marx l'uomo crea Dio per protesta contro la miseria reale, l'oppressione, l'infelicità."

"è possibile ma come ti ho già detto non ho scelta. Per me è come trovarmi in un cerchio: per quanto corro finisco sempre per ritrovarmi nello stesso punto.Devo rassegnarmi: io credo."

"A. che si rassegna. Wow! Ci voleva Dio per questo!"

Tutti e due sorridevano. C'era feeling!

"Eccoci qui. Siamo arrivati."

"Lorenzo...ti si accorto che ci stanno fissando tutti?"

"Che guardino. Meglio invidia e mai pietà! Sei pronta?" disse prendendola per mano.

"Come mai in vita mia!"

La situazione cominciava a piacerle molto. Gli studenti di medicina credevano che quello non fosse il posto giusto per Armida. Troppo sentimentale, confusionaria e soprattutto troppo bella. Figurati se una così passa giornate intere sui libri! Quando smise di frequentare i corsi nei corridoi si potevano sentire voci del tipo "Si sapeva non sarebbe durata molto" o "Finalmente si è resa conto che questo non è il posto adatto a lei". Nessuno si sarebbe aspettato di vederla ritornare con il più promettente e brillante allievo del quarto anno.

"Tutti sono sorpresi di vedermi."

"Eppure eccoti qui. Pronta a riprenderti il tuo posto."

"Solo che stavolta me lo tengo."

"Sei un po' indietro ma solo di un esame. Niente che non si possa risolvere."

"Per l'esame di Febbraio avevo quasi già studiato tutto. Devo solo riprendere e completare."

"Tu forse non capisci. Studieremo per questo esame e per il prossimo insieme. Io sono perfettamente in regola e posso dedicarti il tempo che ci vuole."

"Non voglio il tuo aiuto."

"Forse non ti è chiaro bambolina.Non crederanno alle loro orecchie quando avrò finito con te. Sarai la nuova Cristina Yang, solo più bella."

"Sei proprio fuori! Ma dare fiducia ai matti è il mio hobby preferito. Quando cominciamo?"

"Ora. Il primo è quello di chimica, seguito da quello di fisica. Per ora ci interessa chimica: chimica generale, chimica organica e biochimica."

Una ragazza dal finto sorriso si avvicinò a loro. Conosceva Armida e non voleva perdersi l'occasione di conoscere il ragazzo al suo fianco.

"Ciao Armida! Stai benissimo."

"Ehi Paola. Grazie come sei carina."

"Che ci fai qui?"

"In realtà avevo solo sospeso gli studi. Non ho rinunciato al posto."

"Hai fatto bene. Sarebbe stato un peccato." disse con fare sincero.

Doveva presentare Lorenzo o sarebbe stata scortese.

"Comunque lui è Lorenzo il mio ..."

"Ragazzo, stava per dire. Molto piacere."

"Piacere mio."

"Ora dobbiamo proprio andare.Ma ora che sono qui puoi dire agli altri del corso che A. è tornata e che non vede l'ora di rivederli. Potremmo organizzare una pizza."

"Si, fantastico. Ora ti reinserisco nel gruppo."

"Ok allora ci vediamo. Ciaoo" disse A. facendo segno con la mano.

Paola salutò con un sorriso stampato in faccia; poi si girò e scrisse sul gruppo degli studenti del primo anno:

"Ragazzi A. è ufficialmente tornata. E non è neanche sola. Pericoli in vista."















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